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San Paolo di Milano, la nuova tecnica per curare l’obesità

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Francesca 20 Aprile 2023
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Eseguiti all’Ospedale San Paolo, dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, i primi due interventi di gastroplastica verticale endoscopica, cioè totalmente per via trans-orale, detta Endosleeve, ideata per far perdere peso a pazienti affetti da obesità o in grave sovrappeso, senza incisioni e cicatrici.

Endosleeve, la nuova tecnica endoscopica trans-orale eseguita al San Paolo per curare l’obesità

L’ASST Santi Paolo e Carlo è il primo centro pubblico in Regione Lombardia ad effettuare questo tipo di intervento con una piattaforma innovativa POSE – Primary Obesity Surgery Endoluminal, unico dispositivo sul mercato certificato CE per l’utilizzo specifico del trattamento dell’obesità tramite plicatura gastrica.

Un uomo di 42 anni e una donna di 43, entrambi con sindrome dismetabolica, che avevano fallito precedenti trattamenti medici e dietetici (ivi incluso posizionamento di palloncino intragrastrico), sono stati i primi 2 pazienti obesi sottoposti all’intervento di gastroplastica verticale endoscopica eseguita all’Ospedale San Paolo presso la struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva in collaborazione con la Struttura di Chirurgia Generale e Bariatrica.

I 2 interventi, della durata di circa 45 minuti ognuna, eseguiti in anestesia generale, hanno consentito ai pazienti di alzarsi ed iniziare a bere già dopo poche ore dal termine della procedura, con un rapido ritorno alle attività quotidiane dopo 2 sole notti di degenza ospedaliera.

La nuova tecnica

“L’Endosleeve rappresenta un’opzione terapeutica mini-invasiva sicura, efficace che integra e complementa la chirurgia bariatrica, talvolta ne costituisce un’alternativa in quei pazienti non candidabili all’approccio chirurgico o che rifiutano l’intervento tradizionale. dichiara il prof. Paolo Pietro Bianchi, Direttore del Dipartimento Chirurgico dell’ASST Santi Paolo e Carlo.

“È un approccio ad azione sia restrittiva che funzionale con una conservazione d’organo attraverso una plicatura a tutto spessore dello stomaco, riducendone dimensioni e volume, permettendo quindi di avvertire precocemente il senso di sazietà e rallentando lo svuotamento gastrico. Questa tecnica ha anche unimportante  impatto sulla funzione metabolica, determinandone una riduzione dei livelli di ormoni implicati nella regolazione dell’appetito spiega il Dott. Luca De Luca, Direttore della struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva che ha effettuato gli interventi con la supervisione del prof. Milutin Bulajic dell’Ospedale Fatebenefratell–Gemelli Isola Tiberina, tra i massimi esperti di endoscopia bariatrica nel panorama internazionale.

Possiamo senza dubbio parlare di una vera e propria endoscopia chirurgica “metabolica”, per sottolineare il suo effetto non solo nella riduzione del peso corporeo ma anche nel trattamento delle comorbidità associate, dove è imprescindibile un approccio multi-modale, multi-dimensionale ed interdisciplinare.

A chi è rivolta

Sono candidabili alla procedura endoscopica i pazienti con indice di massa corporea (BMI) tra 30 e 40, che non vogliono o che non possono, per età e comorbidità, sottoporsi a procedure chirurgiche, o pazienti con BMI maggiore di 40, come ponte alla chirurgia.

“La chirurgia bariatrica oggi costituisce il gold standard  nel trattamento dell’obesità una volta falliti gli approcci più conservativi come dieta, esercizio fisico, terapie comportamentali.  Possono sottoporvisi esclusivamente pazienti con adeguata consapevolezza e motivazione necessarie, soprattutto nella fase post-operatoria, a garantire aderenza ai regimi alimentari e al follow-up a lungo termine” dichiara il dott. Enrico De Nicola, Responsabile dell’ambulatorio di Chirurgia Bariatrica dell’ASST Santi Paolo e Carlo

Come per tutti gli interventi bariatrici, riveste un ruolo fondamentale il team multidisciplinare composto da chirurgo bariatrico, endocrinologo, endoscopista, nutrizionista, psichiatra oltre che da endocrinologi, diabetologi e pneumologi e psicologo, per cui nella nostra ASST è attivo già da tempo un ambulatorio specifico.

“Ci impegnamo e lavoriamo per una Sanità Pubblica al servzio del cittadino con i migliori professionisti e tecnologie all’avanguardia. Con l’avvio di questa nuova metodica l’ASST Santi Paolo e Carlo si pone come centro di riferimento  per il trattamento dell’obesità»” dichiara il dott. Matteo Stocco, Direttore Generale ASST Santi Paolo e Carlo.

Dati

L’obesità (ed il sovrappeso) ad oggi rappresenta una malattia cronica progressiva, responsabile di grande invalidità e morbilità come diabete, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, che interessa il 59% degli adulti europei, il 46% di quelli Italiani (oltre 23 milioni!), per non parlare del 26,3% dei bambini e adolescenti tra i 3 e i 17 anni (2,2 milioni). Sovrappeso e obesità sono infatti tra le principali cause di morte e disabilità nella Regione europea dell’OMS e stime recenti suggeriscono che causano più di 1,2 milioni di decessi all’anno. E’ quanto emerge dall’Ufficio regionale europeo dell’OMS pubblicato nel Rapporto 2022 e dell’Italian Barometer Obesity Report. Esistono inoltre prove schiaccianti del fatto che l’obesità aumenta il rischio di diversi tipi di cancro. Una vera e propria epidemia con un impatto socio-economico-sanitario devastante.

Oltre ai dati, a preoccupare gli esperti è il fatto che una larga quota di italiani non riconosca di avere un problema di peso: l’11,1% degli adulti con obesità e il 54,6% degli adulti in sovrappeso ritiene di essere normo peso e ben il 40,3% dei genitori di bambini in sovrappeso o obesi considera i propri figli sotto-normo peso.

Fonte: www.asst-santipaolocarlo.it

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