fbpx



Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Medicina Milano e Hinterland Notizie Locali Lombardia

Policlinico, in pochi millimetri un dispositivo per trattare un aneurisma cerebrale

blank
Francesca 7 Settembre 2023
blank

Al Policlinico di Milano è stato effettuato il primo intervento di ‘embolizzazione endovascolare’ per trattare un aneurisma cerebrale: uno speciale dispositivo metallico di soli 2 millimetri di spessore è stato posizionato nel punto in cui l’arteria cerebrale si era indebolita, favorendo la riparazione del vaso sanguigno.

Policlinico di Milano, in pochi millimetri un dispositivo per trattare un aneurisma cerebrale

Circa 1 persona su 30 nel mondo potrebbe avere un aneurisma cerebrale: molto spesso si scopre di averlo per caso, durante un esame fatto per altri motivi. Un aneurisma è un indebolimento della parete di un’arteria: nella maggior parte dei casi è asintomatico, ma raramente può rompersi e provocare un’emorragia cerebrale mettendo in pericolo la vita del paziente. La ricerca clinica sperimenta costantemente nuove soluzioni per curare gli aneurismi cerebrali in modo sempre più efficace: e al Policlinico di Milano è appena stato effettuato un intervento di ‘embolizzazione endovascolare’ in cui uno speciale dispositivo metallico di soli 2 millimetri di spessore è stato posizionato nel punto in cui l’arteria cerebrale si era indebolita, favorendo la riparazione del vaso sanguigno.

L’operazione è stata effettuata dall’equipe di Neuroradiologia Interventistica del Policlinico di Milano, coordinata da Giorgio Conte. In particolare è stato utilizzato un dispositivo chiamato Woven EndoBridge (WEB): “Questo dispositivo – spiega Conte – è già in uso da diversi anni ed è indicato per il trattamento endovascolare di aneurismi ad ampio colletto. Durante il nostro intervento abbiamo usato per la prima volta in Italia una sua versione con nuove dimensioni: è infatti largo soli 2 millimetri e lungo 7”. L’intervento è avvenuto con successo in anestesia generale con l’assistenza dei neurorianimatori del Policlinico: il paziente è stato dimesso dopo soli 2 giorni di degenza ed è potuto tornare alla vita di tutti i giorni senza necessità di assumere farmaci.

Il dispositivo WEB è metallico, di forma cilindrica e durante l’intervento viene posizionato nel punto dove l’aneurisma cerebrale provoca la dilatazione del vaso sanguigno. L’intervento avviene attraverso un microcatetere inserito con una semplice puntura all’inguine o al polso, senza necessità di accedere chirurgicamente al cranio. Una volta in posizione, il dispositivo ‘protegge’ il punto in cui l’arteria è dilatata ostacolando il passaggio del sangue al suo interno, evitandone così la rottura e favorendone la guarigione. “Questa è solo una delle tante opzioni terapeutiche di cui dispone la Neuroradiologia Interventistica per il trattamento degli aneurismi cerebrali – continua lo specialista – e sapere di poter contare su dispositivi sempre più avanzati e di diverse dimensioni rappresenta un’ulteriore implementazione che consente di estendere le indicazioni del trattamento endovascolare ad aneurismi di differente misura e forma”.

L’aneurisma cerebrale

L’aneurisma cerebrale è una dilatazione di un’arteria che rappresenta un punto di debolezza della parete del vaso. La prevalenza nella popolazione mondiale è di circa il 3% (1 persona su 30), mentre i principali fattori di rischio sono l’età avanzata, l’ipertensione ed il fumo. La maggior parte degli aneurismi sono silenti, non danno sintomi, e vengono diagnosticati occasionalmente nel corso di un esame radiologico mirato alla testa. Alcuni aneurismi vengono diagnosticati in seguito alla rottura che determina un’emorragia cerebrale, evento con alto tasso di morbidità e mortalità che richiede un trattamento in urgenza. La decisione di trattare o non trattare un aneurisma non rotto è multifattoriale: occorre tenere in considerazione l’età, le caratteristiche dell’aneurisma (sede, dimensioni, forma) nonché le comorbidità. Qualora indicato, il trattamento può essere endovascolare mininvasivo o chirurgico: la scelta viene effettuata mediante la discussione multidisciplinare di un’equipe di neuroradiologi, neurochirurghi e neurorianimatori. Al Policlinico di Milano è disponibile un ambulatorio congiunto di neurochirurghi e neuroradiologi (Ambulatorio di Neurochirurgia Vascolare) con appuntamenti prenotabili mediante il Call Center unico di Regione Lombardia (specificando il codice S49V).

Fonte: www.policlinico.mi.it

Tags: