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Approfondimenti Medicina

Congiuntivite allergica, cos’è e come si cura

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Francesca 28 Settembre 2023
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Occhi arrossati, lacrimazione copiosa e fastidioso prurito sono alcuni dei sintomi che caratterizzano la congiuntivite allergica che si manifesta in un particolare periodo dell’anno o se si entra in contatto con ambienti e sostanze specifiche. Il Dott. Francesco Sandolo, Responsabile dell’équipe di oculistica dell’Istituto di Cura Città di Pavia ci spiega come affrontare la problematica. 

Congiuntivite allergica: in cosa consiste 

La congiuntivite è un’infiammazione del sottile strato di tessuto trasparente, chiamato appunto congiuntiva, che copre la superficie interna delle palpebre e quella anteriore dell’occhio. 

“La congiuntivite allergica – spiega lo specialista – è un’infiammazione acuta o cronica, dovuta a una reazione di ipersensibilità nei confronti di svariati allergeni (antigeni). 

Le allergie in generale sono reazioni immunitarie inappropriate o esagerate verso antigeni estranei (quelle che sono indirizzate erroneamente contro i componenti del proprio organismo portano alle malattie autoimmuni). Le reazioni di ipersensibilità sono suddivise in 4 tipologie (I a IV) e le allergie spesso coinvolgono più di un tipo di reazione”.

I tipi di congiuntivite allergica

Esistono diversi tipi di congiuntivite allergica:

  • congiuntivite allergica acuta: è dovuta a una reazione di ipersensibilità di tipo I, come per la dermatite atopica (eczema), l’asma e la rinite;
  • congiuntivite allergica stagionale è causata da polline di alberi, piante o erbe spontanee, da spore di muffa presenti nell’aria. Si manifesta durante la primavera, la tarda estate o all’inizio dell’autunno e tende a scomparire durante i mesi invernali;
  • congiuntivite allergica perenne (atopica) è provocata da forfora di animali, acari della polvere e da altri allergeni non stagionali che, particolarmente quelli presenti in casa, tendono a causare sintomi tutto l’anno;
  • congiuntivite primaverile (detta anche vernal, dal latino ver=primavera):  una forma meno comune, ma più grave di congiuntivite. Colpisce in genere bambini (la maggior parte dei quali supera la condizione quando diventano giovani adulti) e adolescenti di sesso maschile che, oltre alla congiuntivite, presentano di solito anche eczema atopico, asma o allergie stagionali. La congiuntivite primaverile in genere si riacutizza in primavera, dura l’intera estate e scompare in autunno. 

Sintomi

“I sintomi della congiuntivite allergica – spiega il dott. Sandolo – comprendono: 

  • prurito oculare; 
  • lacrimazione; 
  • iperemia congiuntivale (occhi rossi); 
  • fotosensibilità e nei casi gravi fotofobia; 
  • eritema ed edema palpebrale (arrossamento e gonfiore delle palpebre); 
  • secrezione acquosa o filamentosa”.

Diagnosi

La diagnosi delle congiuntiviti allergiche è solitamente clinica e la distinzione va fatta con le forme infettive (virali, batteriche).

Trattamento

Per la prevenzione della congiuntivite allergica, per quanto possibile, bisognerebbe evitare gli allergeni noti. 

Per quel che riguarda i trattamenti: “I sintomi della congiuntivite allergica – spiega lo specialista – si possono ridurre con:

  • impacchi freddi;
  • uso di sostituti lacrimali

La terapia topica si avvale di: 

  • colliri antistaminici da banco (ad es., feniramina, olopatadina, bepotastina, azelastina, cetirizina) per i casi lievi; 
  • stabilizzatori dei mastociti (p. es., nedocromil, cromolina); 
  • FANS. 

Utili anche gli antistaminici per uso orale (p. es., fexofenadina, cetirizina o idrossizina), specialmente quando i pazienti manifestano altri sintomi allergici (ad es., rinorrea). 

corticosteroidi topici (p. es., loteprednolo, fluorometolone 0,1% o prednisolone acetato 0,12% a 1% in gocce 4 volte/die) – continua il dott. Sandolo – possono essere utili: 

  • nei casi resistenti; 
  • quando è importante un rapido sollievo dei sintomi (il loro impiego deve essere iniziato e monitorato dal medico oculista). 

Infine – specifica il dottore -, la ciclosporina topica va riservata ai casi più gravi.  I corticosteroidi o le pomate a base di tacrolimus applicati sulla pelle sono molto efficaci nel trattamento della dermatite atopica (eczema) palpebrale. 

Per alcune allergie è utile l’immunoterapia specifica, nota anche come desensibilizzazione. Diversamente dal trattamento farmacologico dei sintomi, l’immunoterapia specifica è volta a eliminare le cause dell’allergia”, conclude lo specialista.

Fonte: www.grupposandonato.it

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