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Milano, donne vittime di violenza: al via il progetto ‘La luna nuova’

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Francesca 31 Ottobre 2023
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La Luna nuova è il progetto di pronto intervento disponibile a Milano per l’accoglienza di donne vittime di violenza, con o senza figli, che devono essere immediatamente allontanate dal nucleo familiare a causa dei maltrattamenti subiti, ma che contemporaneamente devono essere messe nella condizione di poter avviare un percorso di fuoriuscita dalla violenza.  Il servizio è attivo 24 ore su 24, anche il sabato e la domenica.

La Luna nuova, progetto per donne vittime di violenza

L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Lombardia alla presenza di Elena Lucchini, assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità. Con lei Marco Bosio, direttore generale Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Rossana Giove, direttore socio sanitario ATS Città Metropolitana di Milano, Elena Lattuada, delegata del sindaco alle Pari opportunità di genere Comune di Milano, Stefania Bartoccetti, fondatrice Telefono Donna.

Secondo il Dipartimento per le Pari Opportunità nel 2019 circa il 31% delle donne in Italia ha subito violenza fisica o sessuale da parte del partner o dell’ex partner. Molte vittime purtroppo però non denunciano gli abusi subiti per paura, vergogna. O per mancanza di fiducia nel sistema giudiziario. In pratica, una donna su tre.

Dati più recenti, registrano da inizio 2023 a fine ottobre 96 donne uccise. Di queste, 77 sono state assassinate in ambiente domestico.

La certezza di una casa o di un luogo fisico protetto rappresenta spesso l’ago della bilancia che depone per la scelta, da parte delle donne che subiscono abusi dal proprio partner, di lasciare la propria abitazione per spezzare il perpetuarsi del ciclo della violenza.

Lucchini: ‘Non sei da sola’ deve valere ogni giorno

“Telefono Donna, da oltre trent’anni – ha dichiarato l’assessore Lucchini – testimonia il suo quotidiano impegno a sostegno e a difesa delle donne. Una realtà che ha saputo costruire un luogo di ascolto, accoglienza e assistenza per tutte le donne in difficoltà offrendo assistenza e servizi integrati”.

“Regione Lombardia riconosce questa realtà come un’eccellenza sociale – ha proseguito – capace di distinguersi per competenze e umanità. L’attività svolta da Telefono Donna come soggetto gestore di centro antiviolenza e casa rifugio riveste un ruolo centrale in qualità di partner delle Reti territoriali antiviolenza”.

“Per questo, Regione Lombardia che considera una priorità di mandato il contrasto alla violenza di genere – ha detto ancora – ha voluto finanziare il progetto sperimentale, ‘La luna nuova’.
Un percorso che vede come capofila l’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda e che garantirà un pronto intervento 24 ore su 24 per 365 l’anno. Perché il nostro motto ‘Non sei sola’ deve valere ogni giorno”.

Grazie a questo nuovo progetto sperimentale, le donne possono trovare una risposta immediata e concreta, un punto di partenza per la ricostruzione di una nuova vita affettiva, economica ed abitativa. All’interno della casa rifugio, in una situazione di protezione e sicurezza, è possibile elaborare i traumi vissuti e acquisire autonomia nella gestione della propria vita quotidiana.

Questo tipo di intervento, inoltre, è utile ad evitare anche quei ricoveri ospedalieri impropri che nascono non da motivi sanitari ma sociali, fornendo la soluzione più idonea ai bisogni delle vittime e dei loro figli.

Telefono donna, da 30 anni un servizio prezioso

“La missione di Telefono Donna, fin dalla sua nascita – ha commentato Stefania Bartoccetti – è rimanere al fianco delle donne che non vogliono arrendersi. Questa iniziativa, innovativa e sperimentale, sarà certamente utile per garantire la migliore tutela intervenendo tempestivamente nel momento di maggior bisogno emergenziale. Telefono Donna sarà in grado anche di intercettare e fornire aiuto e percorsi di fuoriuscita dalla violenza ad un target di donne vittime di abusi che potrebbe non rivolgersi mai spontaneamente ai servizi”.

‘La Luna Nuova’ nasce dalla trentennale esperienza del centro antiviolenza Telefono Donna e dalla collaborazione con l’ospeslae di Nigiarda. La sede centrale è peraltro proprio all’interno del grande nosocomio milanese.

Bosio (Dg Niguarda): fondamentale fare rete con territorio milanese

“L’alleanza fra Telefono Donna e il Niguarda – ha evidenziato Marco Bosio – è fondamentale. Offre infatti una risposta completa alle donne vittime di abusi che arrivano al nostro Pronto soccorso. Oltre ad un intervento clinico e sanitario infatti spesso hanno bisogno anche di un supporto tempestivo e concreto. Tutto ciò per poter uscire dalla condizione di violenza in cui si trovano. Questa ulteriore iniziativa rafforza ancora di più la collaborazione con Telefono Donna.  Inoltre, grazie a questa iniziativa l’esperienza maturata a Niguarda si diffonde ulteriormente e fa rete con il territorio milanese”.

I partner coinvolti

Il protocollo sperimentale si basa sulla collaborazione di Ats Città Metropolitana di Milano. Coinvolge anche la rete dei servizi territoriali del sistema sanitario regionale, dei medici di medicina generale e dei pediatri. C’è anche il supporto del Comune di Milano, capofila della rete antiviolenza territoriale e dell’Ordine degli Avvocati di Milano, per il sostegno e l’orientamento legale gratuito. Collaborano inoltre, per la condivisione di protocolli comuni, gli ordini professionali lombardi degli assistenti sociali e degli psicologi. Il progetto coinvolge anche l’ordine dei farmacisti delle provincie di Milano Lodi Monza e Brianza per le iniziative di sensibilizzazione.

“Questa iniziativa – ha chiarito Rossana Angela Giove – è strategica per Ats Città Metropolitana di Milano. Permetterà infatti di coinvolgere la rete dei servizi territoriali del sistema sanitario regionale, dei medici di medicina generale e dei pediatri. Sarà inoltre  fondamentale per promuovere iniziative di formazione e sensibilizzazione sulla violenza di genere. Tema fortemente sentito dalla nostra Ats tant’è che negli ultimi anni ci ha visto convolti in vari progetti”.

“La tempestività degli interventi – ha commentato  Elena Lattuada del Comune di Milano – è un elemento fondamentale nel percorso di una donna che prova ad affrancarsi da una situazione di violenza e soprusi”.

Luoghi protetti e assistenza immediata

“Costruire alleanze virtuose tra le istituzioni, le grandi strutture sanitarie e il Terzo settore – ha concluso – è la chiave. L’obiettivo è infatti quello di offrire risposte sempre più adeguate mettendo a disposizione luoghi protetti e assistenza immediata. Il progetto ‘La luna nuova’ è, in questo senso, un prezioso tassello che si aggiunge alla composita offerta cittadina.  Infine è anche un’occasione importante di collaborazione e coordinamento con la rete antiviolenza attiva da anni sul territorio di Milano”.

Fonte: www.lombardianotizie.online

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