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Torino, servizi gratuiti per le donne per la Giornata contro la violenza

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Francesca 22 Novembre 2023
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Violenza sulle donne: dal 22 al 28 novembre servizi gratuiti all’ospedale Sant’Anna di Torino ed in oltre 200 ospedali con il Bollino Rosa di Fondazione Onda e Centri antiviolenza.

Torino, servizi gratuiti per le donne nella settimana della Giornata contro la violenza

L’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino e Fondazione Onda, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, lanciano la terza edizione dell’(H) Open Week che si terrà dal 22 al 28 novembre con l’obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio ed avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo strumenti concreti ed indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.

Gli eventi

L’ospedale Sant’Anna, con il Centro antiviolenza, offre alla popolazione due eventi con l’obiettivo di avvicinare le donne alla rete di servizi antiviolenza. Venerdì 24 novembre 2023 alle ore 14,30 si terrà un webinar “CON-SENSO” – Verso una cultura della non violenza tra gli adolescenti (Online: Webex accesso https://bit.ly/471RhUe). Martedì 28 novembre 2023 dalle ore 8,30 alle ore 16,30, presso l’Aula Dellepiane dell’ospedale Sant’Anna (piano terra – via Ventimiglia 3), si terrà l’evento formativo regionale “Alza lo sguardo…” – Giornata di sensibilizzazione regionale sulla violenza di genere.

I Bollini Rosa

Gli oltre 200 ospedali con il Bollino Rosa che hanno al loro interno percorsi dedicati ed i Centri antiviolenza aderenti all’iniziativa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile consulenze, visite, colloqui, info point e distribuzione di materiale informativo.

«L’obiettivo dell’edizione di quest’anno è sensibilizzare il pubblico sull’esistenza di diversi tipi di violenza, oltre a quella fisica e sessuale. Esistono, infatti, violenze verbali, psicologiche e persino economiche, che possono culminare o meno in episodi di stalking e di violenza fisica. È importante sottolineare come il controllo che può essere esercitato su una donna non scaturisce solamente dalla forza fisica, ma anche dalla volontà di controllare e limitare la sua libertà personale in tutti i sensi, con lo scopo di isolarla e lederne la dignità. A tutto ciò, si aggiunge anche una tematica nuova, quella della “violenza della malattia”. Quando una patologia irrompe nella vita di una persona, può avere – oltre alle conseguenze psico-fisiche – un impatto drammatico sulla qualità di vita, stravolgendo la quotidianità e le relazioni, minando il senso della propria identità. Proprio per questo, a partire dal 18 novembre promuoveremo anche la campagna di sensibilizzazione #Violenzaalplurale, finalizzata a far luce su tutti i tipi di violenza femminile ed a dare supporto alle donne che vivono situazioni di disagio», afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e rappresenta un giorno significativo poiché agisce sulle vittime come effetto motivazionale nella ricerca di un supporto esterno. Inquesta settimana Fondazione Onda vuole dare un aiuto attivo per proteggere ed aiutare le donne in difficoltà.

«Purtroppo, vi sono ormai affermazioni standard, che, troppo spesso, non vengono riconosciute quali insulti, e questa violenza verbale, rivolta contro troppi atti ed azioni del tutto innocenti delle donne, non viene condannata. Perché? Forse in quanto le donne sono considerate inferiori? Sono senz’altro considerate tali o, meglio, alla stregua di prede, nelle troppe guerre, benché non solo, a cui stiamo assistendo: vengono violentate dai nemici del loro popolo. Non posseggono “armi” con cui difendersi, se non quelle di azzerare i loro cinque sensi, a partire dalla vista, nel tentativo di zittire il loro, proprio corpo, al fine di non cadere nel baratro. È anche perché troppi uomini nel mondo ritengono che debbano possedere le donne; da ciò le donne non possono, né riescono a trovare una via di fuga. Coloro che vi provano vengono spesso massacrate. Troppi uomini nel mondo confondono le donne, che sono persone, e di cui non si può, né si deve fare ciò che si vuole, con oggetti, con giocattoli», commenta Nicla Vassallo, Professore Ordinario di Filosofia Teoretica, Ricercato associato Cnr, Alumna King’s College London.

Tutti i servizi offerti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it. È possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti.

Fondazione Onda dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento del Bollino Rosa; il network, in fase di rinnovo, è attualmente composto da 354 ospedali dislocati sul territorio nazionale, e sostiene Fondazione Onda nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.

L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di Ministero dell’Interno, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Fondazione Libellula e DonnexStrada, con la media partnership di Adnkronos, Baby Magazine, Panorama della Sanità, Salutare e Tecnica Ospedaliera e grazie al contributo non condizionante di Aurobindo Pharma Italia, Crédit Agricole, Korian, Prodeco Pharma e TIM.

Fonte: www.cittadellasalute.to.it

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