fbpx



Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Approfondimenti Medicina

Sintomi e cura per il carcinoma polmonare a piccole cellule

blank
Francesca 2 Gennaio 2024
blank

Il microcitoma polmonare è una tipologia di tumore poco diffuso, strettamente legato al tabagismo, che origina dalle cellule neuroendocrine dei polmoni ed ha una rapida evoluzione. Come avviene la diagnosi, quali sono i sintomi della malattia e le opzioni terapeutiche possibili? Lo abbiamo chiesto alla prof.ssa Giulia Veronesi, chirurgo toracico e direttrice del programma strategico di Chirurgia Robotica Toracica presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele.

Cos’è il carcinoma polmonare a piccole cellule

Il carcinoma polmonare a piccole cellule, detto anche microcitoma, rappresenta circa il 10% dei tumori polmonari. Si tratta di un tumore polmonare abbastanza raro, caratterizzato però da una elevata aggressività. Origina dalle cellule neuroendocrine presenti nei polmoni e si sviluppa prevalentemente a livello delle vie aeree centrali. 

In circa il 75-80% dei pazienti, alla diagnosi si riscontra già una diffusione metastatica, più spesso a linfonodi mediastinici e del collo, cervello, ghiandole surrenali e ossa. 
La maggior parte dei pazienti affetti da microcitoma sono uomini, in età avanzata (superiore ai 70 anni), attuali o ex forti fumatori.

I sintomi del microcitoma polmonare

Nella maggior parte dei soggetti affetti da carcinoma polmonare a piccole cellule, la malattia viene riscontrata per la comparsa di alcuni sintomi e, solo raramente, in modo occasionale grazie ad esami eseguiti per altri motivi. I sintomi più frequenti sono: 

  • quelli respiratori, quali dispneatosse secca o produttivaemoftoe o emottisi (emissione di sangue, in seguito a un colpo di tosse, proveniente dalle vie respiratorie); 
  • quelli dovuti a infiltrazione di strutture circostanti il polmone come la disfagia, il dolore toracico o la comparsa di tumefazioni linfonodali al collo

Spesso si hanno anche sintomi sistemici come l’astenia e la perdita di peso

Inoltre, possono comparire le sindromi paraneoplastiche, dovute al rilascio nel sangue di sostanze prodotte dal tumore, generalmente ormoni o anticorpi contro antigeni tumorali. 

Da ultimo, possono essere coinvolti il sistema nervoso ed ormonale, con disturbi come: 

  • alterazioni del sistema nervoso; 
  • abbassamento della glicemia; 
  • diarrea; 
  • incremento dei livelli di calcio o riduzione dei livelli di sodio; 
  • incremento della pressione sanguigna.

Le cause e la prevenzione del microcitoma polmonare 

Il fumo di sigaretta rappresenta il fattore di rischio principale, causando circa il 95% dei microcitomi polmonari

La prevenzione primaria, cioè l’abolizione del fumo, rimane infatti una delle poche misure preventive per ridurre l’impatto di questa malattia.

Come si diagnostica

La diagnosi viene fatta con una TC del torace e addome con contrasto, che evidenzia la presenza di una lesione polmonare ed eventuali metastasi linfonodali. 

La Pet permette di stadiare la malattia ed evidenziare la sua estensione locale e ai vari organi. 

La RMN encefalo consente al medico di verificare se il cervello è stato intaccato, mentre per identificare le cellule e il tipo istologico è necessario eseguire una biopsia con broncoscopia e/o una biopsia polmonare guidata dalla TC, in modo da ottenere un campione di tessuto tumorale necessario per eseguire la caratterizzazione istologica.

Le opzioni terapeutiche possibili

Dopo aver definito lo stadio della malattia, se localizzato o esteso, il medico valuta la strategia terapeutica. 

Se la malattia si trova in stadio localizzato, le armi terapeutiche oggi a disposizione sono la chemioterapia e la radioterapia. Nel caso in cui, invece, sia in stadio metastatico, la principale arma terapeutica resta la chemioterapia in associazione all’immunoterapia

Solo il microcitoma “in stadio I senza linfonodi” prevede l’applicazione della chirurgia, con rimozione del lobo polmonare e i linfonodi ilari e mediastinici. 

In caso di risposta clinica completa a livello polmonare o in pazienti con malattia limitata, l’irradiazione profilattica dell’encefalo si utilizza come trattamento radioterapico preventivo a livello encefalico, frequente sede di metastasi da microcitoma.

È possibile sopravvivere o guarire da un microcitoma polmonare?

L’aspettativa di vita dei pazienti con tumore microcitoma dipende dall’estensione della malattia. 

In pazienti con microcitoma localizzato, l’aspettativa di vita è circa di 15-20 mesi, tuttavia è possibile anche la guarigione. La percentuale di pazienti con microcitoma polmonare che sopravvive almeno 2 anni è infatti del 20-40%. 

È, quindi, necessario ottenere una diagnosi quanto più precoce possibile: per i soggetti a rischio, ad esempio, è possibile anche aderire ai programmi di diagnosi precoce per fumatori, che prevedono TC torace a bassa dose di radiazione periodica.

Fonte: www.hsr.it

Tags: