“Solitudini contemporanee”, il convegno di Milano Bicocca per capire ed affrontare la solitudine
L’Università di Milano Bicocca organizza un interessante convegno per offrire una panoramica sulle molteplici tipologie di solitudine, non sempre e soltanto, negativa: la solitudine, infatti, è una condizione che abita tutte le età della vita, da quando nasciamo fino alla morte.
Nella nostra contemporaneità siamo soli e sole in molti momenti della nostra quotidianità: nei luoghi del lavoro; nelle metropolitane affollate; nella pausa pranzo consumato velocemente in mensa o al bar, oppure dopo il Covid, più spesso, nel nostro stesso ufficio.
“Solitudini contemporanee”, il convegno di Milano Bicocca per capire ed affrontare la solitudine
La solitudine è una condizione che abita tutte le età della vita, da quando nasciamo fino alla morte. È un’esperienza complessa e molto variegata per cui sarebbe meglio parlare di solitudini, al plurale.
Il convegno “Solitudini contemporanee” (6 marzo 2024, ore 9.00), organizzato nell’ambito dell’insegnamento di Educazione degli adulti e degli anziani della professoressa Micaela Castiglioni (Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “R .Massa”) offrirà una panoramica sulle molteplici tipologie di solitudine, non sempre e soltanto, negativa: da quella che, a volte, può riguardare le neomamme, a quella degli adolescenti e degli anziani, delle persone che vivono l’esperienza di malattia, fino a quella, delle persone detenute, o che può essere provata da un prete.
A introdurre la giornata, sarà il vice-direttore di Dipartimento, professor Mario Vergani, a cui seguiranno interventi di relatori come Don Gino Rigoldi (Istituto Penale per i Minorenni di Milano “Beccaria”) che racconterà la solitudine del prete; Don Virginio Colmegna (Presidente Onorario della Casa della Carità) che parlerà della solitudine/auto-emarginazione dei senza fissa dimora e dei migranti; Susanna Ronconi (attivista e ricercatrice sociale) con Micaela Tosato (Fondatrice della Rete Nazionale Sbarre di Zucchero) che daranno voce alle solitudini delle donne detenute e/o ex-detenute.
I volti delle solitudini odierne saranno evocati da un Reading Teatrale a cura del Teatro Officina.
A chiusura della giornata, Micaela Castiglioni e Martino Gozzi (Scuola Holden-Torino) converseranno sulla pratica della scrittura come esperienza di solitudine generativa e come possibile strumento nell’agire di cura educativo volto a ricercare il significato personale da attribuire alla condizione di solitudine per poter so-stare in essa.
Dal 5 al 7 marzo, un’installazione artistica (presso l’area antistante l’Aula Martini) ideata e realizzata dalla studentessa Chiara Grigolato, dal titolo “La casa delle solitudini”, offrirà una rappresentazione visiva delle solitudini affrontate durante i corsi in università e nel convegno dando parola anche ai vissuti delle studentesse e degli studenti coinvolti.
Per partecipare occorre registrarsi tramite form online.
Fonte: www.unimib.it