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Approfondimenti Medicina

Anche il cervello può fare ginnastica: come allenarlo?

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Francesca 12 Marzo 2024
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Sappiamo davvero ancora poco sul cervello e sulle sue potenzialità: come allenarlo e prendersene cura?

Anche il cervello può fare ginnastica: come allenarlo?

Si stima che l’essere umano utilizzi solo tra il 3 e il 5 per cento delle proprie capacità cerebrali. Sembra una percentuale esigua, ma pensiamo a tutto ciò che siamo in grado di fare, ricordare e imparare nel corso della nostra vita. Dall’11 al 17 marzo 2024, la Settimana del Cervello ci offre l’occasione per imparare qualcosa di nuovo e – soprattutto – come prendercene cura e mantenerlo “allenato”.

Come spiega Sara Subacchi, neuropsicologa all’Asst di Cremona «è stato osservato che il cervello non cresce in modo uniforme. Per esempio, la corteccia prefrontale, che è quella da cui dipende il giudizio e la capacità critica, è l’ultima a svilupparsi e la prima a degenerare. La sua maturazione termina verso i trent’anni, quando il cervello raggiunge le sue prestazioni ottimali ed è in grado di apprendere di più e più velocemente. Dai settant’anni si può verificare un’atrofia fisiologica, dovuta alla perdita di neuroni e sinapsi; questo ci rende via via più lenti, meno attenti e più ripetitivi».

Nonostante si tratti di un processo fisiologico e irreversibile, è possibile ridurne gli effetti stimolando la plasticità neurale, ovvero la capacità del cervello di creare nuove connessioni (sinapsi) tra i neuroni, anche in età adulta. «Ciò vale anche in caso di patologie che compromettono un’area cerebrale- prosegue Subacchi – basti pensare all’ictus, i cui effetti possono essere mitigati dalla riabilitazione cognitiva, che in buona parte dei casi può aiutare a recuperare buona parte delle capacità compromesse». Anche in assenza di patologie, è importante mantenere in salute, con i giusti stimoli e una buona dose di costanza.

ANCHE IL CERVELLO PUO FARE “GINNASTICA”

Come sottolinea la neurologa Francesca Caprioli, «Allenare il nostro cervello è possibile. Lo dimostra l’esperimento condotto da Marianne Diamond, neuroscienziata californiana, tra i fondatori delle moderne neuroscienze. Ha preso in esame una popolazione di topi in età adulta (paragonabile alla fascia di età 60-90 degli esseri umani) e li ha suddivisi in due gruppi omogenei. Il primo è stato messo in una gabbietta illuminata e dotata di ruota e giochini con cui gli animali potevano interagire. Il secondo è stato messo in una gabbietta al buio e priva di stimoli.

Trascorso lo stesso tempo, sono stati messi alla prova in un piccolo labirinto, cronometrando la rapidità con cui riuscivano a percorrerlo. Il gruppo esposto alla luce e agli stimoli ludici ha impiegato molto meno tempo di quello non stimolato. Non solo: «Gli studi eseguiti successivamente hanno confermato che la qualità della loro corteccia cerebrale era differente: quella dei ratti stimolati era più spessa e vascolarizzata, mentre gli altri presentavano condizioni d’iniziale atrofia».

IMPARARE, MUOVERSI E NUTRIRSI BENE

L’esperimento condotto da Diamond dimostra la possibilità di agire sulla nostra plasticità neurale, per creare nuove connessioni e far “funzionare” meglio la nostra mente. «Sono tante le cose che si possono fare – prosegue Caprioli -Leggere, fotografare, fare le parole crociate, disegnare e dipingere, imparare una lingua straniera, viaggiare, sono tutti stimoli che ci aiutano a rimanere in forma e preservare le nostre capacità intellettive, sviluppandone di nuove».

Ciò vale anche per l’attività sportiva: oltre a favorire il rilascio di endorfine e mantenere in salute il sistema cardiocircolatorio, migliora la coordinazione e la capacità di acquisire nuovi schemi motori». Il tutto è da associare ad una dieta completa ed equilibrata: «Anche il nostro cervello ha bisogno di alimenti di qualità – conclude Caprioli – La dieta mediterranea è un ottimo alleato, sempre cercando di limitare il consumo di alcolici, bevande gassate, tè e caffè. Sono piccoli accorgimenti, che possono aiutare a tenerci sempre in forma, non solo fisicamente».

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Hai buona memoria? Clicca qui per mettiti alla prova

ATTENZIONE: il test non ha validità clinico-scientifica, ma può essere un passatempo utile per allenare la mente.

Fonte: www.asst-cremona.it

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