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Approfondimenti Medicina

Che cos’è la lesione al menisco, come si riconosce e cura

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Francesca 19 Settembre 2024
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La lesione del menisco è la patologia più diffusa a carico di questa articolazione. Runner e calciatori sono i più a rischio di soffrirne, a causa dei movimenti di rotazione e dei cambi repentini di direzione che caratterizzano queste 2 discipline sportive.

In molti casi può essere sufficiente un approccio conservativo, ma in quelli più gravi o che riguardano persone che praticano sport ad alti livelli, la soluzione può essere rappresentata dalla chirurgia. 

Quali sono i sintomi con cui si manifesta? E i tempi di recupero? Lo abbiamo chiesto al professor Marco Bigoni, direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica del Policlinico San Pietro.

Lesione al menisco: cos’è e quali sono le cause

Il menisco, o meglio i menischi (menisco mediale e menisco laterale), sono 2 strutture anatomiche composte da tessuto fibrocartilagineo, a forma di C, situate tra la superficie articolare del femore e della tibia. La loro funzione è quella di:

  • ridurre lo stress articolare: agiscono, infatti, migliorando una corretta distribuzione delle forze di carico sulla superficie articolare, attutendo i carichi del ginocchio e assorbendo le sollecitazioni di tipo meccanico;
  • contribuire alla stabilità articolare, come “cuscinetti” (migliorando la congruenza tra tibia e femore);
  • integrare la propriocezione (sistema di controllo del corpo);
  • nutrire la cartilagine articolare distribuendo le sostanze presenti nel liquido articolare.

Le lesioni del menisco possono avere sostanzialmente 2 origini:

  • traumatica: la lesione è causata da un trauma di tipo distorsivo che, oltre a danneggiare il menisco, provoca spesso la rottura di altre strutture articolari (legamenti collaterali, legamento crociato anteriore, cartilagine articolare e l’altro menisco). Circa la metà delle rotture acute si verifica durante un’attività sportiva e colpisce principalmente persone giovani;
  • degenerativa: le lesioni degenerative sono tipiche dell’anziano e associate di solito all’artrosi di ginocchio. L’evento traumatico è minimo, talvolta quasi impercettibile (a volte può bastare anche un banale sollevamento da posizione accovacciata), poiché va ad agire su un tessuto già degenerato e usurato o indebolito da traumi precedenti.

I sintomi della lesione meniscale

Il sintomo principale di una lesione al menisco è il dolore, che può essere localizzato: 

  • nella parte esterna del ginocchio, se viene interessata la parte laterale del menisco; 
  • nella parte interna, se viene interessata la parte mediale. 

Si tratta di un dolore di tipo acuto nel caso di lesioni traumatiche, mentre in quelle degenerative può avere un’insorgenza più lenta e progressiva. 

La comparsa del dolore può essere associata anche a un rumore articolare, simile a uno schiocco. 

Insieme al dolore in genere si possono manifestare anche gonfiore e rigidità articolare, fino ad arrivare nei casi più gravi al blocco articolare per cui il ginocchio non riesce più a estendersi. 

La diagnosi

La diagnosi della lesione meniscale è innanzitutto clinica. Durante la visita lo specialista esegue alcuni test e verifica se esiste dolore nell’area anatomica del ginocchio in cui si trova il menisco. 

In caso di un preciso sospetto clinico, la conferma è data dalla risonanza magnetica.

Come curare il menisco lesionato 

In caso di lesione del menisco, la terapia può essere conservativa o chirurgica. La scelta dell’approccio terapeutico dipende da diversi fattori (clinici, anamnestici, strumentali, chirurgici):

  • il tipo di lesione e la localizzazione della lesione;
  • l’età del paziente, la sua attività (lavorativa, sportiva, ecc.) intesa come richieste funzionali e aspettative relative alla condizione clinica;
  • tempistica e modalità dell’intervento (quando una lesione non è più acuta, ad es., nell’ipotesi di una sutura);
  • la presenza di altre lesioni o condizioni particolari che indirizzano la scelta.

L’approccio conservativo

L’approccio conservativo, insieme al riposo, può essere utile se la lesione è di lieve entità. È costituito da programmi di riabilitazione e fisioterapia personalizzati con esercizi di rinforzo muscolare, che aiutano a migliorare la stabilità dell’articolazione, e terapie fisiche per accelerare la guarigione. 

Le diverse tipologie di intervento chirurgico

Nelle lesioni più gravi o nei casi in cui il dolore persista nonostante il trattamento conservativo, diventa necessario ricorrere all’intervento chirurgico che può avvalersi di diverse tecniche a seconda del tipo di lesione.

L’intervento è mini-invasivo e si svolge in artroscopia, ovvero senza praticare tagli, ma introducendo speciali strumenti all’interno dell’articolazione del ginocchio attraverso piccoli fori. 

Il menisco è una struttura in parte vascolarizzata, cioè irrorata dal sangue, in parte no. A seconda che la lesione sia localizzata nella parte vascolarizzata o non vascolarizzata deve essere affrontata diversamente:

  • sutura meniscale: le lesioni che si verificano nella parte del menisco vascolarizzata e che rispettano determinati criteri, valutabili in via definitiva solo durante la procedura chirurgica, possono essere riparate utilizzando punti di sutura; 
  • asportazione della sola parte di menisco lesionato (meniscectomia selettiva): con questo intervento, effettuato in artroscopia, viene rimossa esclusivamente la parte di tessuto lesionata, risparmiando quella sana;  
  • asportazione totale del menisco lesionato (meniscectomia); questo intervento trova ormai indicazione in casi rari. Rimuovere completamente il menisco, infatti, espone a un alto rischio di degenerazione artrosica; 
  • trapianto di menisco: se l’articolazione del ginocchio è ancora in buono stato, è possibile sostituire il menisco con sostituti meniscali sintetici o con un trapianto di menisco da cadavere, questa procedura è possibile solo in particolari condizioni. 

I tempi di recupero

I tempi di recupero per una lesione del menisco variano a seconda del trattamento.

La riabilitazione è di fondamentale importanza sia nel preparare il paziente all’intervento chirurgico sia nel recupero post operatorio. Negli atleti, in particolare quelli di alta prestazione, la riabilitazione gioca un ruolo centrale nel ritorno all’attività che a volte, a seconda della procedura chirurgica e delle condizioni del ginocchio, può richiedere molto tempo.

Fonte: www.grupposandonato.it

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