Paura di volare (o aerofobia): come affrontarla
La paura è un’emozione per nulla piacevole da provare, ma che risulta molto preziosa, perché ci mette in allerta e ci fa reagire davanti a un pericolo: come affrontare la paura di volare?
Paura di volare (o aerofobia): come affrontarla
Quando la paura si manifesta in modo spropositato rispetto allo stimolo percepito potremmo essere di fronte a una vera fobia. Queste paure infondate, o fobie, sono presenti quotidianamente nella vita delle persone, ma esistono periodi o situazioni che possono favorire la comparsa dei sintomi.
La paura di volare rientra tra queste e si fa più forte nei periodi di vacanza, quando si vive l’idea e poi il viaggio stesso con angoscia. Se trattata correttamente, però, l’aerofobia può essere superata. Ne parliamo con la dott.ssa Giulia Gialdi, psicologa e psicoterapeuta all’Istituto di Cura Città di Pavia.
Aerofobia: cos’è e in cosa consiste
L’aerofobia, come dice la parola stessa, è la fobia legata al volo, al viaggiare in aereo. È una paura intensa e irrazionale che si manifesta, come tutte le fobie, con attacchi di ansia legati a una situazione che non ha una reale pericolosità. Spesso questa paura di volare è legata alle preoccupazioni riguardo la:
- sicurezza del volo;
- claustrofobia;
- perdita di controllo della situazione e delle proprie reazioni emotive.
Le persone che ne soffrono tendono a scegliere mete di vacanza che non prevedono un viaggio in aereo o a utilizzare più mezzi di trasporto, impiegando più tempo, piuttosto che salire in aereo. Per chi, invece, è costretto a volare per motivi di lavoro, spesso il viaggio si rivela un vero e proprio evento traumatico.
Sebbene siano paure infondate è evidente che le persone che soffrono di fobie molto spesso limitano la propria vita, e anche quella dei loro cari, evitando o riducendo il numero di viaggi e opportunità.
Una paura irrazionale e collegata alla aerofobia è la paura irrazionale del viaggio in generale. Queste persone hanno spesso il timore di allontanarsi da casa, andando a limitare anche la vita dei familiari, perché potrebbe succedere qualcosa mentre non ci sono, come, ad esempio, un furto.
I sintomi
Tra i sintomi principali dell’aereofobia:
- palpitazioni;
- sudorazione profusa;
- fame d’aria (dispnea);
- tremore o vampate di calore;
- formicolio agli arti;
- problemi intestinali;
- pensieri intrusivi e viziosi.
In alcuni casi, la sintomatologia può culminare in un vero e proprio attacco di panico.
Non dimentichiamoci, però, dei sintomi psicologici che possono accompagnare queste situazioni:
- pensieri catastrofici (“L’aereo cadrà”);
- evitamento attivo di situazioni che comportano il volo e la sensazione di perdita di controllo o di imminente pericolo.
Questi sintomi possono manifestarsi già giorni o settimane prima del volo, peggiorando progressivamente con l’avvicinarsi dell’esperienza.
Le cause
La mancanza di controllo, quindi il fatto di non essere alla guida, e l’impossibilità di scendere dal mezzo di trasporto sono tra le cause più forti all’insinuarsi della fobia.
Altro elemento che può peggiorare la permanenza in aereo è il fattore tempo: più il volo è lungo più la paura sarà forte. Si associa anche ad altre forme di fobia come quella legata agli spazi chiusi, come la claustrofobia.
L’aerofobia può derivare anche da una combinazione di fattori psicologici, esperienze personali e predisposizioni genetiche. Tra le principali cause possiamo trovare:
- esperienze negative legate al volo, come turbolenze gravi o emergenze a bordo;
- l’ascolto di storie di incidenti o l’esposizione mediatica a eventi drammatici;
- una predisposizione genetica all’ansia che può contribuire allo sviluppo di una fobia.
Come affrontare la paura del volo
Affrontare la paura del volo, o aerofobia, richiede un approccio combinato di strategie pratiche e tecniche psicologiche. La terapia consigliata anche in questi casi è quella cognitivo comportamentale, che si è rivelata la più efficace in letteratura.
Esistono diverse modalità per sconfiggere lo stimolo fobico e in alcuni casi è necessario utilizzare anche la realtà virtuale, quando lo stimolo fobico non è immediatamente fruibile, come nel caso della paura di volare.
I passi essenziali sono:
- comprendere la paura e imparare ad affrontare i pensieri negativi con delle tecniche di ristrutturazione cognitiva per sostituire i pensieri catastrofici con riflessioni realistiche e rassicuranti;
- utilizzare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda o tecniche di mindfulness, per concentrarsi sul momento presente, evitando di anticipare paure o situazioni improbabili;
- effettuare delle tecniche di esposizione in cui gradualmente si affronta la situazione legata al volo per ridurre l’ansia e per abituarsi gradualmente all’esperienza.
Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti del viaggio in aereo è alcune volte un aiuto. Ad esempio, può essere una buona strategia:
- pensare al volo come una parte necessaria e temporanea di un’esperienza gratificante (vacanza, lavoro, ecc.);
- visualizzare l’atterraggio e i momenti piacevoli successivi al volo per ridurre la focalizzazione sulla paura.
In questo modo si impara a spostare l’attenzione su un qualcosa di positivo e non più sulle conseguenze catastrofiche che possono avvenire.
Le principali forme di fobia
Le fobie si suddividono in 3 principali categorie, riconosciute in ambito clinico e ogni fobia può variare in intensità e impatto sulla vita quotidiana:
- fobie specifiche: paure irrazionali e intense scatenate da oggetti, situazioni o animali specifici. Per esempio, paura degli animali, delle altezze, spazi chiusi, paura di volare, ecc.;
- fobie sociali: paura marcata e persistente di situazioni sociali o di performance in cui si teme di essere giudicati negativamente, imbarazzati o umiliati;
- agorafobia: paura di trovarsi in luoghi o situazioni da cui potrebbe essere difficile fuggire o ricevere aiuto in caso di panico. Per esempio, spazi aperti, trasporti pubblici o luoghi affollati.
Fonte: www.grupposandonato.it