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Approfondimenti Medicina

Infiltrazioni al ginocchio: come avvengono e a cosa servono?

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Redazione 2 Novembre 2021
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Si sente spesso parlare di infiltrazioni al ginocchio per curare dolori e problemi causati dall’artrosi: vediamo cosa sono, come avvengono e a cosa servono.

Infiltrazioni al ginocchio: cosa sono e a cosa servono

Le infiltrazioni al ginocchio sono iniezioni locali di preparati terapeutici, usate allo scopo di conservare l’integrità delle articolazioni contrastare l’infiammazione causata dai processi degenerativi a carico delle cartilagini. Il ginocchio, infatti, è soggetto a fenomeni di osteoartrosi che portano ad una progressiva usura dell’articolazione, provocando rigidità, dolore e limitazioni funzionali.

Le infiltrazioni si utilizzano nei casi in cui la terapia analgesica sia risultata insufficiente per il trattamento dell’artrosi, che deve essere localizzata, non troppo infiammata e in uno stadio non ancora avanzato.

Infiltrazioni al ginocchio: cosa si utilizza?

Le sostanze ad oggi più utilizzate sono:

  • cortisone
  • acido ialuronico (HA)
  • gel piastrinico o Plasma Ricco di Piastrine (PRP)
  • cellule staminali mesenchimali

Un tempo i farmaci cortisonici erano i più utilizzati nella terapia infiltrativa. Negli ultimi anni si è affermato l’impiego dell’acido ialuronico, una sostanza viscosa naturalmente presente nelle nostre cartilagini, in grado di lubrificare le articolazioni e ammortizzare le sollecitazioni prodotte dal movimento. Oggi, accanto all’acido ialuronico si ricorre al gel piastrinico, che oltre ad avere un’azione analgesica e antinfiammatoria ha anche una funzione biologica, poiché contiene dei fattori di crescita che favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Sempre nel campo della medicina rigenerativa, un’altra opportunità è offerta dalle cellule staminali mesenchimali prelevate dal paziente stesso, in particolare dal midollo osseo o dal tessuto adiposo.

La procedura è simile in tutte le tecniche utilizzate e può essere eseguita in regime ambulatoriale: il paziente viene fatto accomodare su un lettino o su una sedia; il medico individua la zona interessata (aiutandosi, se necessario, con un ecografo); procede quindi a disinfettare l’area e infine esegue l’iniezione. La somministrazione in genere non comporta dolore ma solo un leggero fastidio. Dopo l’infiltrazione il paziente potrà ritornare a casa, avendo cura di mantenere il ginocchio a riposo per 24-48 ore.

Fonte: www.clinicacellini.it

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