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Medicina Notizie Locali Piemonte Torino

32 anni, impiantata valvola aortica biologica di ultima generazione

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Redazione 23 Novembre 2021
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La storia di Samuele, 32 anni, che affronta problematiche al muscolo cardiaco dall’età di 10 anni, operato dall’équipe di Cardiochirurgia di Maria Pia Hospital di Torino, per un intervento di sostituzione della valvola aortica per la terza volta nella sua vita: questa volta gli è stata impiantata una valvola biologica di ultima generazione.

A causa di una problematica congenita abbiamo utilizzato una valvola biologica anziché una valvola meccanica, che avrebbe una durata a vita ma richiede una terapia anticoagulante quotidiana – spiega il dott. Mauro Del Giglio, corresponsabile dell’U.O. di Cardiochirurgia a Maria Pia Hospital –. Le valvole biologiche necessitano di una sostituzione dopo diversi anni per naturale usura, ma la valvola precedentemente impiantata era durata solo 6 anni per un’improvvisa insufficienza valvolare. Abbiamo avuto la possibilità di intervenire impiantando una nuova valvola biologica di ultima generazione con metodica mininvasiva con aspettative di durata mai avute finora”.

L’intervento ha consentito dunque la sostituzione della valvola danneggiata con una nuova e innovativa dalla durata auspicata di oltre 20 anni (studi attestano la durata del modello precedente a 17 anni). Il grado di complessità dell’operazione è dovuto anche dall’aver impostato le basi per poter intervenire in futuro, quando – appunto, auspicabilmente tra vent’anni – si renderà necessaria un’ulteriore sostituzione, tramite TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation), ovvero un impianto valvolare aortico transcatetere che consente di inserire la nuova valvola passando dall’arteria femorale collocandola all’interno della precedente, senza dover aprire lo sterno e senza anestesia totale. Una nuova sostituzione quindi, ma con tecnica mininvasiva, così come raccomandato dal GISE (Società Italiana di Cardiologia).

Un’altra particolarità di questo intervento è stata l’adozione di un particolare protocollo anestesiologico: “A Maria Pia Hospital prestiamo molta attenzione allo sviluppo di protocolli anestesiologici con un impatto minimo sul paziente – spiega il dott. Del Giglio –. Questo grazie alla sinergia di diverse competenze che confluiscono nell’Heart Team, una squadra di professionisti del cuore in tutte le sue peculiarità e per tutte le fasi di trattamento. In particolare per quanto riguarda l’anestesia stiamo adottando metodiche che non richiedono l’utilizzo di oppioidi e che consentono anche il risveglio immediato del paziente senza lasciare il ricordo dell’intubazione”.

A 10 anni il paziente è stato colpito da un’endocardite reumatica che lo ha portato dopo poco tempo alla prima sostituzione della valvola aortica. Dopo una decina d’anni i medici sono dovuti intervenire nuovamente, a causa della naturale usura della valvola stessa, e si è sottoposto al secondo intervento di sostituzione. In quel caso era stato sostituito anche il primo tratto dell’aorta, divenuto aneurismatico. Il terzo intervento di sostituzione è stato però improvviso: un’insufficienza valvolare non prevista lo ha portato nuovamente in ospedale.

Oggi Samuele, a distanza di due mesi, sta bene: “Sono sorpreso della ripresa così rapida – racconta –, già dopo l’intervento, quando ero in terapia intensiva, mi sentivo meglio rispetto alle precedenti operazioni. Ringrazio molto l’équipe di Maria Pia Hospital e il dott. Del Giglio che mi ha fin da subito trasmesso grande fiducia e competenza”.

Fonte: www.cardiochirurgia.com

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