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Approfondimenti Medicina

Vitamina B12: l’alleata dei globuli rossi

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Redazione 25 Marzo 2022
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La vitamina B12, nota anche come cobalamina o cianocobalamina, è una vitamina essenziale per la salute dell’organismo: parliamo dei suoi benefici e dei sintomi che ne provoca la sua carenza con la Dottoressa Sara Piazza, dietologa a Ravenna Medical Center.

Solubile in acqua, discretamente stabile all’aria e al calore, è sensibile alla luce e ai raggi ultravioletti. Il corpo umano non è in grado di produrla da solo per cui deve essere introdotta, regolarmente, con l’alimentazione.

Il suo fabbisogno giornaliero raccomandato è di 2,4μg/die (dati LARN, livelli di assunzione di riferimento di Nutrienti ed Energia).

A cosa serve

La vitamina B12 è fondamentale per:

  • la formazione e il corretto sviluppo dei globuli rossi, infatti, affinché il corpo umano sia in grado di produrre sempre un numero sufficiente di eritrociti (globuli rossi), è importante assicurargli un corretto apporto di questa vitamina con la dieta
  • il corretto funzionamento del sistema nervoso, perché interviene nella formazione della guaina mielinica, il rivestimento protettivo dei nervi.  La perdita o il deterioramento della mielina provocano un’errata conduzione dell’impulso nervoso, principale fattore di rischio delle patologie neurodegenerative
  • la sua azione sul metabolismo dell’omocisteina, in quanto livelli elevati di questo aminoacido possono essere associati a un maggiore rischio cardiovascolare (ictus, patologia cardiaca coronarica, patologie dei vasi periferici) 
  • prevenire l’osteoporosi, perché gli osteoblasti, cellule che producono il tessuto osseo, si attivano solo in presenza di un apporto sufficiente di vitamina B12
  • ridurre lo stress, perché contribuisce alla trasformazione del cibo in energia
  • alleviare i sintomi della depressione e migliorare il buon umore, in quanto insieme agli acidi grassi essenziali, omega 3 e omega 6, partecipa alla produzione di neuromediatori quali dopamina, serotonina, noradrenalina. Per questo motivo, insieme alla vitamina B1, B6, B9, viene definita una psicovitamina 
  • favorire la sintesi di DNA e RNA, perché interviene, insieme all’acido folico (Vitamina B9), nel metabolismo di aminoacidi, acidi grassi e nucleici 

Dove si trova

La vitamina B12 è presente soprattutto negli alimenti di origine animale, con una concentrazione maggiore in pollame, uova e latticini. Un’altra ottima fonte di questa vitamina è il lievito di birra così come le alghe, oltre a salmone, sardine e trota. 

Carenza: che cosa provoca 

Le riserve di vitamina B12 sono immagazzinate, a livello del fegato e, in parte anche nei muscoli, per lunghi periodi di tempo (2-3 anni) e utilizzate dall’organismo nei casi di scarso apporto o di un disturbo dell’assorbimento. 

I sintomi caratteristici di una carenza di cobalamina sono:

  • anemia megaloblastica (aumento delle dimensioni dei globuli rossi)
  • astenia ossia uno stato di stanchezza provocato dalla perdita o diminuzione della forza muscolare 
  • pallore delle mucose e della cute e glossite (infiammazione e gonfiore della lingua) 
  • patologie neuropsicologiche e psichiatriche (depressione, perdita di memoria, variazioni dell’umore, ansia, apatia) 
  • infiammazione del nervo ottico o neurite ottica
  • mancanza di appetito e perdita di peso

Un aumento del fabbisogno di vitamina B12 può essere di aiuto nei seguenti casi:

  • anemia perniciosa, patologia autoimmune che impedisce all’organismo di assorbire la vitamina B12 perché il sistema immunitario attacca le cellule dello stomaco, quelle che producono il fattore intrinseco
  • apporti alimentari insufficienti come la dieta vegana che esclude il consumo di pesce, carne e latticini o diete inadeguate dal punto di vista nutrizionale
  • dopo i 50-60 anni perché con l’età si riduce la capacità di assimilazione a livello intestinale, dati SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana)
  • gastrectomia (asportazione dello stomaco dove viene prodotto il fattore intrinseco) 
  • patologie come il  Morbo di CrohnCeliachia, resezione della porzione terminale del tenue, ma anche gastrite e ulcera
  • gravidanza per fornire il giusto quantitativo al feto
  • Morbo di Addison (patologia autoimmune caratterizzata dalla distruzione della parte più esterna delle ghiandole surrenaliche)
  • periodi di forte stress psicofisico
  • interazione con l’uso di alcuni farmaci, come gli inibitori della pompa protonica (IPP), farmaci utilizzati per la cura dell’ulcera e della gastrite che causano una riduzione dell’assorbimento di vitamina B12 perché limitano la produzione dei succhi gastrici necessari per estrarre la vitamina dagli alimenti. 

Eccesso: che cosa provoca

E’ molto difficile riscontrare un sovradosaggio di vitamina B12 perché gli eccessi vengono eliminati con le urine. Nei rari casi in cui si possa verificare un eccesso di questa vitamina, i principali sintomi sono: gonfiore, eccessivo nervosismo, reazioni allergiche, battito cardiaco accelerato, problemi renali e tremori.

Un aiuto per l’anemia 

L’attività principale della vitamina B12 è di intervenire nel processo di formazione dei globuli rossi all’interno del midollo osseo, regolare la sintesi dell’emoglobina, proteina presente negli eritrociti con il compito di trasportare ossigeno ai diversi distretti corporei e del DNA (materiale genetico contenuto nelle cellule). La sua azione si svolge insieme alla vitamina B9 (acido folico). Pertanto una carenza di questa vitamina può provocare anemia perniciosa o megaloblastica.

Fonte: newsroom.gvmnet.it

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