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Retinolo contro l’acne: come funziona e come usarlo

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Redazione 15 Luglio 2022
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Il retinolo, una delle forme attive della vitamina A, è un grande protagonista delle terapie dermatologiche e, in particolare, in due grandi ambiti: le terapie per contrastare l’acne e i trattamenti estetici anti-rughe. Perché il retinolo sia efficace e per limitare i potenziali effetti collaterali, è importante sapere come usarlo al meglio.
La dottoressa Emanuela Fogli, specialista in dermatologia presso San Pier Damiano Hospital di Faenza, ci spiega come funziona il retinolo per il trattamento dell’acne e quali accorgimenti prendere durante il suo utilizzo.

Come agisce il retinolo contro l’acne?

Il retinolo (vitamina A) è indicato per il trattamento dell’acne dalle forme lievi/moderate fino alle forme gravi (nodulo/cistiche), ed anche come terapia di mantenimento per la gestione di eventuali esiti cicatriziali.
I derivati della vitamina A (farmaci retinoidi) possono essere utilizzati sia per via sistemica (i più utilizzati sono isotretinoina ed etretinato per le forme di acne severa) sia per via topica
Localmente, diverse sono le molecole proposte: tretinoina, adapalene, tazarotene, trifarotene e acido retinoico sono considerate farmaci e quindi più’ potenti e veloci (necessitano pertanto di prescrizione medica). Altre molecole (retinolo ed esteri del retinolo, come retinil palmitato, retinil acetato e retinil linoleato) hanno invece indicazioni più cosmetiche, anche per autoprescrizione; hanno infatti un’azione più blanda e tempi più lunghi per ottenere il risultato richiesto.
In dermatologia la vitamina A viene impiegata sia nelle forme di acne con componente seborroica e comedonica, sia nella fase di mantenimento post-terapia poiché ha capacità di gestire i segni post-acneici (cicatrici distrofiche e discromiche).

I retinoidi hanno infatti un’attività antinfiammatoria e normalizzano i processi di cheratinizzazione; favoriscono il turnover cellulare, stimolano la produzione di collagene, attenuano la iperpigmentazione e aumentano l’elasticità cutanea. Grazie a queste caratteristiche è possibile trattare in modo efficace molte delle principali manifestazioni acneiche:

  • la papula, cioè le lesioni rilevate e rossastre che sono indice di infiammazione;
  • il nodulo, che e’ la forma infiammatoria per eccellenza;
  • la iperproduzione di sebo (seborrea) e la conseguente comparsa di punti neri;
  • la macchia/cicatrice poiché’ normalizza lo strato cheratinizzato e depigmentato.

Quali accorgimenti sono necessari durante il trattamento?

La vitamina A è un principio attivo molto efficace ma potenzialmente irritante per la pelle: «Il paziente viene sempre informato del fatto che possono presentarsi arrossamenti, secchezza e desquamazione della pelle. Sono tutti effetti prevedibili, soprattutto se il paziente inizialmente usa troppo prodotto», spiega la Dott.ssa Fogli. 
Il retinolo va quindi usato con grande parsimonia: per il trattamento serve pochissimo prodotto. Il paziente spesso viene istruito per iniziare la terapia locale anche a sere alterne affinché la pelle si abitui. Spesso il paziente, ansioso di vedere in tempi brevi un risultato, é portato ad utilizzare grossi quantitativi di crema o gel: in questo caso è molto probabile che la pelle si secchi e si irriti, e questo può portare alla sospensione del trattamento prima di averne tratto beneficio. La terapia con retinolo richiede infatti perseveranza e ha una durata media di circa tre mesi; i primi risultati arrivano dopo almeno 3-4 settimane di utilizzo.
Per un trattamento efficace è importante informare in modo approfondito i pazienti e, soprattutto per l’acne al viso, iniziare il trattamento in modo graduale. È inoltre importante prestare particolare attenzione anche alle caratteristiche individuali: età, sesso, etnia, farmaci ed eventuali trattamenti concomitanti devono essere considerati prima di proporre la terapia.

I farmaci a base di retinolo sono inoltre da considerarsi trattamenti prettamente invernali e notturniD’estate è sconsigliato usare il retinolo perché la pelle tende ad irritarsi, a seccarsi, e di conseguenza a macchiarsi quando viene esposta al sole. «La molecola di retinolo di per sé non è fotoattivante, ma è fortemente irritante per esposizione solare: per questo è preferibile sospenderla nel periodo estivo o assicurarsi che la persona prenda tutti gli accorgimenti necessari, come non esporsi al sole e usare di giorno una protezione solare SF30, così come è importante mantenere una buona idratazione e usare un emolliente durante il trattamento», sottolinea la Dott.ssa Fogli.
Per lo stesso motivo, anche quando vengono impiegati per uso cosmetico come anti-rughe, i prodotti a base di retinolo dovrebbero essere applicati di sera, evitando le zone più delicate del viso, come il contorno occhi.
Nel caso della cosmetica legata all’uso dei retinoidi, ricordiamo che il rischio di fare danni è limitato dalla potenza del prodotto stesso e dalla sua miscela con altri componenti emollienti e rigeneranti. I tempi per ottenere il risultato richiesto pertanto sono mediamente più’ lunghi (almeno 6 mesi).

Infine, è importante ricordare che, ad alte dosi, la vitamina A e i suoi derivati sono potenzialmente teratogeni, cioè possono causare malformazioni al feto. Per questo, i trattamenti a base di retinolo sono sconsigliati in gravidanza«L’uso del retinolo è controindicato in gravidanza sia nei trattamenti per via orale sia in quelli per uso topico», precisa la Dott.ssa Fogli «In caso di terapia orale con retinolo, è obbligatorio sia nell’uomo sia nella donna l’uso di un metodo anticoncezionale fino a un mese dopo la sospensione della terapia e l’interruzione delle donazioni di sangue».

Fonte: www.gvmnet.it

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