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Approfondimenti Medicina

La visita geriatrica: a cosa serve e in cosa consiste

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Redazione 6 Ottobre 2022
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La geriatria è una branca della medicina che si occupa dei disturbi e delle malattie legate all’invecchiamento: insieme al Dottor Angelo Bianchetti, Medico Geriatra e Direttore di Dipartimento Funzionale Medico Riabilitativo dell’Istituto Clinico Sant’Anna, cerchiamo di capire chi è il geriatra, quando rivolgersi a lui e come si svolge la visita geriatrica.

“Si tratta di una specializzazione relativamente recente (in Italia la prima cattedra universitaria di geriatria è nata nel 1962) che ha trovato, nell’aumento della durata della vita media e nell’aumento delle persone anziane, la spinta per svilupparsi e ampliarsi”.

Chi è il geriatra

Il geriatra è il medico che valuta e imposta il trattamento e la gestione dei bisogni tipici della persona anziana. Opera: 

  • a livello ambulatoriale, in supporto al medico di famiglia o ad altri specialisti; 
  • in ospedale: nel pronto soccorso, nei reparti per acuti o in riabilitazione; 
  • nelle strutture residenziali o semiresidenziali: RSA, riabilitazioni, centri diurni. 

Inoltre, la figura del geriatra acquista importanza anche ai fini certificatori: invalidità, esenzioni, capacità di svolgere compiti o atti. 

Si tratta quindi di una funzione importante, in grande sviluppo, con una operatività in ambiti diversi del sistema socio sanitario.

Di quali problemi si occupa il geriatra

“I problemi che tipicamente affronta il geriatra – continua lo specialista – riguardano: 

  • peggioramento dell’autonomia
  • disturbi del cammino e cadute
  • deterioramento cognitivo e modificazioni comportamentali
  • perdita di forza
  • disturbi della sfera psichica, come depressione e ansia. 

Una problematica che spesso deve affrontare il geriatra è quella della multimorbidità, ovvero la presenza di molteplici patologie che si intersecano e contribuiscono al peggioramento dell’autonomia e della qualità della vita, e la politerapia, ossia l’uso di molti farmaci con possibili interferenze fra di loro ed effetti collaterali. 

Per chi è indicata la visita geriatrica 

Alla visita geriatrica ricorrono i soggetti anziani con 75 anni e più, nei quali emergono problematiche motorie, cognitive o comportamentali, o nei quali la molteplicità delle patologie rende necessaria una gestione unitaria delle stesse. Sottolinea il Dott. Angelo Bianchetti: “Spesso il geriatra è chiamato in causa per fornire ad altri specialisti un supporto nella gestione di problemi acuti in persone molto anziane e fragili, ad esempio, in ambito cardiologico e cardiochirurgico, in ambito ortopedico e oncologico”.

Il geriatra interviene anche nei soggetti adulti, quando è importante fornire indicazioni di stili di vita o controllo di condizioni di patologia per prevenire le complicanze dell’invecchiamento.

Come si svolge la visita geriatrica

La visita geriatrica è caratterizzata da un approccio multidimensionale. Si tratta di una valutazione che permette di definire quanto le condizioni fisiche, psichiche e mentali impattano sulla autonomia della persona, spaziando tra: 

  • problemi tipicamente medici (le malattie, le terapie); 
  • aspetti psicologici e cognitivi; 
  • dimensione sociale e relazionale; 
  • valutazione funzionale. 

“La visita utilizza strumenti di valutazione (scale e questionari) accanto ad approfondimenti strumentali e di laboratorio

Spesso si tratta di valutazioni multidisciplinari in cui, accanto al medico geriatra, operano: 

  • infermiere; 
  • psicologo; 
  • assistente sociale; 
  • fisioterapista. 

Tipicamente il risultato di una valutazione geriatrica porta alla revisione della terapia e alla definizione di stili di vita e interventi per ottimizzare la funzione e ridurre il rischio di disabilità”.

L’importanza della prevenzione per i soggetti fragili

“Una condizione tipica della valutazione geriatrica – conclude il Dott. Bianchetti – è quella della fragilità, una situazione che rende l’individuo anziano più suscettibile a manifestare peggioramenti dello stato di salute, in conseguenza di eventi fisici (malattie o traumi) o psichici e sociali. Il fragile è il soggetto che, pur essendo ancora autonomo, si trova a rischio di perdita dell’autonomia per eventi anche di limitata importanza. 

In questi casi, l’attuazione di misure preventive è di grande importanza”.

Fonte: www.grupposandonato.it

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