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Approfondimenti Medicina

Freddo e inverno: attenzione alla salute del cuore

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Francesca 29 Novembre 2022
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È arrivato l’inverno e il nostro corpo deve adeguarsi all’abbassamento delle temperature e a tutto ciò che ne consegue: anche il nostro cuore viene coinvolto in questo cambiamento e reagisce al freddo? Ne parliamo con il dottor Franco Santoro, cardiologo di Humanitas Gavazzeni.

Dottor Santoro, l’inverno e il freddo sono un problema per il cuore?

“Sì, il freddo non è un grande amico del nostro cuore. Infatti, causa la restrizione delle dimensioni delle arterie, soprattutto periferiche, e questo obbliga il cuore a un doppio lavoro: per cercare di irrorare nel modo migliore tutti i nostri organi, il cuore è costretto ad aumentare sia la pressione sia e la frequenza cardiacaIn sintesi: c’è un aumentato dispendio energetico del cuore che può affaticarlo”.

Noi ci accorgiamo di questa “fatica” a livello cardiaco?

“In realtà poco, perché molto spesso sono sintomi che passano inosservati. Possiamo sentirci stanchi e sentire un battito più accelerato, ma spesso sono sintomi che passano sotto traccia. Ma purtroppo qualcosa sta avvenendo e quindi fare attenzione con controlli più frequenti, specie per la pressione”.

“Ciò che viene più intaccato dal freddo è la pressione. Per questo molto spesso, nelle stagioni fredde dell’anno, modifichiamo la terapia per il trattamento della pressione, con una diminuzione e o aumento del dosaggio a livello farmaceutico”.

Chi soffre di ipertensione deve prestare ancora più attenzione?

“Sì, deve stare molto attento. Perché l’ipertensione è un killer invisibile. Alcune persone presentano sintomi come mal di testa costante, altre volte invece non sono percepiti nonostante la pressione molto alta”.

Possono esserci altri rischi per il cuore in inverno?

“Sì, l’altro grosso rischio cardiaco è la cardiopatia ischemica. Con il freddo aumenta la costrizione delle arterie che crea un ridotto apporto di sangue, il nutrimento essenziale per il cuore, specialmente in inverno”.

“È importante controllare i fattori di rischio della cardiopatia ischemica, come l’ipertensione. Poi il consiglio è ridurre al massimo l’esposizione al freddo, coprendosi in modo opportuno con cappello, guanti e sciarpa. Perché anche il freddo provato dalla pelle esposta ha un impatto sulla fatica che deve fare il cuore. Specialmente con le temperature rigide, è bene coprirsi anche il naso con la sciarpa: perché non dimentichiamoci che l’aria che respiriamo è fredda e ha un impatto notevole sul cuore”.  

Quali sono i campanelli di allarme a cui prestare attenzione?

“Dipende dalla patologia, ma nella cardiopatia ischemica, il sintomo principale è la sensazione di avere un macigno sul petto e costrizione del torace, anche da fermi. Così come la mancanza di fiato al minimo sforzo e mal di testa. Sono tutti sintomi di un cuore che sta chiedendo aiuto perché non sta ricevendo l’apporto di sangue necessario”.

Cosa fare?

“Prendere appuntamento con un cardiologo per verificare la salute del cuore e verificare  se questi sintomi sono segnali di una patologia nascosta. Nel corso della visita verrà eseguito un elettrocardiogramma, fondamentale per analizzare più a fondo lo stato di salute del cuore, alla ricerca di eventuali segnali altrimenti difficilmente da rilevare”.

Fonte: www.gavazzeni.it

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