14 novembre, Giornata mondiale del diabete


Il 14 novembre tutto il mondo celebra la Giornata mondiale del diabete.
La Giornata mondiale del diabete è stata istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In Italia viene organizzata dal 2002.
Obiettivo della Giornata è sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete, sulla sua prevenzione e sulla sua gestione.
Il diabete nel mondo e in Italia
Secondo l’OMS, nel mondo:
- ogni anno muoiono 1 milione 500mila persone a causa del diabete;
- il 9% degli adulti è affetto da diabete;
- il 90% delle persone diabetiche è affetto da diabete di tipo 2.
Sempre a livello mondiale, inoltre:
- il numero di persone affette da diabete è passato da 108 milioni a 420 milioni negli ultimi trent’anni;
- in soli 20 anni, la mortalità per diabete è aumentata del 70%.
Nel 2022 in Italia si contavano 3,9 milioni di soggetti diabetici (pari al 6,6% della popolazione generale), con un aumento del 14% rispetto al 2019 (Fonte dei dati epidemiologici: “Il diabete in Italia e nelle regioni: dati di una pandemia in continua evoluzione”, ltalian Diabetes Barometer Report 2023, IBDO Foundation).
A questi soggetti vanno aggiunte le persone che non sanno di avere il diabete (diabete non diagnosticato), stimabili nell’ordine di circa 1 milione e mezzo.
Senza interventi significativi, questi numeri sono destinati ad aumentare, anche a causa del processo di invecchiamento demografico in atto nel nostro Paese: il rischio di avere il diabete aumenta infatti con l’età.
Perché parliamo della Giornata mondiale del diabete: diabete e il cuore
Le persone che vivono con il diabete sono a maggior rischio di malattie gravi e di morte per altre patologie.
In particolare, i pazienti diabetici – specie con diabete di tipo 2, ma anche con diabete di tipo 1 – hanno un rischio maggiore di sviluppare eventi a livello di cuore (il diabete è una delle principali cause di patologie cardiovascolari), reni e vasi sanguigni. E le persone che hanno il diabete hanno un rischio fino a tre volte più alto di morire per malattie cardiovascolari.
Il rischio di eventi cardiovascolari per i diabetici riguarda soprattutto l’infarto, lo scompenso cardiaco e le aritmie cardiache.
Prevenire il diabete si può
Il diabete di tipo 1 non è prevenibile, mentre spesso il diabete di tipo 2 (che anche in Italia rappresenta circa il 90% dei casi) può essere prevenuto o, quanto meno, si può prevenire o posticipare l’insorgenza delle sue complicanze o se ne può ridurre la gravità.
Per prevenire il diabete di tipo 2 e le sue complicanze, occorre adottare pochi, semplici comportamenti:
- seguire un’alimentazione sana per mantenere il proprio peso forma. In caso di sovrappeso, concordare con il proprio medico una dieta adeguata;
- svolgere un’attività fisica con regolarità;
- non fumare o smettere di farlo. Smettere di fumare, in particolare, riduce il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 del 30-40%;
- non eccedere nel consumo di bevande alcoliche.
Inoltre, il diabete può essere trattato e le sue complicazioni si possono evitare o ritardare con screening e trattamenti regolari. Per questo le persone affette da diabete dovrebbero:
- assumere le terapie seguendo fedelmente prescrizioni e indicazioni del medico, e concordando eventuali variazioni;
- effettuare regolarmente l’autocontrollo glicemico;
- sottoporsi a screening regolari delle complicanze per favorire la diagnosi precoce.
Fonte: www.degasperis.it