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Medicina

Camminare per la prima volta a 11 anni grazie a chirurgia e riabilitazione

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Francesca 11 Dicembre 2023
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A 11 anni, per la prima volta, ha provato la gioia di camminare: protagonista un piccolo paziente affetto da osteogenesi imperfetta, che ha finalmente potuto muovere i primi passi, seppure, almeno per ora, con l’aiuto delle stampelle, grazie al lavoro di squadra dei medici dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e degli operatori dell’Unità di Riabilitazione pediatrica ad alta specializzazione del Centro IRCCS “Don Gnocchi” di Firenze.

Camminare per la prima volta a 11 anni grazie a chirurgia e riabilitazione

Il bambino è affetto da una forma molto severa di osteogenesi imperfetta, una patologia genetica che nei casi più gravi, provoca un’importante fragilità ossea e per questo è anche chiamata “la malattia delle ossa di vetro”. Le gambe del piccolo si fratturavano di continuo in modo patologico e le molteplici fratture, nel tempo, gli avevano provocato una grave deformità con una curvatura a “forma di sciabola” delle cosce e delle gambe: di qui l’impossibilità di muoversi in posizione eretta.
Dopo l’ennesima frattura al femore, i genitori del bambino, che fino ad a quel momento riusciva a muoversi solo gattonando, si sono rivolti all’Ortopedia Pediatrica dell’AOU Meyer IRCCS, dove il piccolo è stato sottoposto ad una serie di approfondimenti diagnostici, tra cui un angiotac agli arti inferiori. In seguito, è stato sottoposto a più interventi chirurgici con l’utilizzo di chiodi telescopici in grado di adattarsi alla crescita fisiologica del piccolo paziente, garantendo nel contempo una protezione interna all’osso stesso.

Il percorso riabilitativo

Fondamentale, dopo gli interventi, il percorso riabilitativo presso il reparto di riabilitazione pediatrica Centro IRCCS “Don Gnocchi” di Firenze, dove è stata studiata la strategia più efficace per educare il piccolo paziente a spostarsi sulle proprie gambe.
«Il bambino non aveva mai camminato – spiega la dottoressa Giovanna Cristella, fisiatra dell’età evolutiva del reparto – e nelle sue condizioni gli sarebbe stato impossibile farlo. Una volta trasferito da noi, dopo gli interventi chirurgici, abbiamo individuato l’approccio migliore perché un bambino come lui, intelligente e desideroso di spostarsi sulle proprie gambe, potesse riuscirci a farlo. Non si era mai appoggiato sulle sue gambe e non sapeva come fare. Abbiamo pensato a dei tutori e ausili e, grazie al lavoro dei fisioterapisti, è riuscito a spostarsi per piccoli percorsi sulle proprie gambe».

L’efficace collaborazione tra Meyer e “Don Gnocchi”

Punto di forza del buon esito di questo caso, la stretta collaborazione tra la Fondazione Don Gnocchi e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer che aveva portato, nel 2017, insieme alla Fondazione Tommasino Bacciotti, alla nascita del reparto di riabilitazione pediatrica. Una collaborazione consolidata in questi anni ed esplicitata in consulenze e prestazioni da parte del Meyer e in un dialogo costante tra l’équipe medica dell’ospedale pediatrico fiorentino, che ha in carico i piccoli pazienti nella fase acuta della patologia, e l’équipe riabilitativa “Don Gnocchi” per garantire una coerente continuità delle cure e ottimizzare il recupero.

Il reparto di riabilitazione pediatrica

Il reparto, dotato di 15 posti letto, eroga servizi riabilitativi ad alta specialità destinati a problematiche congenite o acquisite e si rivolge principalmente a bambini con paralisi cerebrale infantile, malattie neuromuscolari, cerebrolesioni acquisite (da tumore cerebrale, trauma cranico, ictus, ecc.), patologie sindromiche complesse, disturbi di coscienza, lesioni midollari, insufficienza respiratoria, grave disfagia e gravi disabilità da altre cause. Inoltre, a integrazione dell’offerta dei servizi riabilitativi del reparto, nel giugno 2022 è stata inaugurata la nuova stanza multisensoriale, realizzata dalla Fondazione Tommasino Bacciotti con il contributo di Fondazione CR Firenze, un ambiente dedicato a pazienti in età evolutiva con disturbi di coscienza e disordini della relazione e del comportamento.

Fonte: www.dongnocchi.it

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