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Il San Raffaele è Ospedale Amico del bambino

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Francesca 11 Dicembre 2023
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L’IRCCS Ospedale San Raffaele è tra i 30 Ospedali Amici del Bambino, in Italia: “Ospedale Amico del bambino” è un’iniziativa lanciata nel 1991 da UNICEF e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con gli obiettivi di: 

  • proteggere il neonato nel primo periodo di vita tramite la promozione del legame tra genitori e bambino;  
  • sostenere l’avvio dell’allattamento e il suo proseguimento, almeno fino al primo anno di vita.

Il riconoscimento di “Ospedale Amico del Bambino” è stato conferito da parte di Unicef dopo una attenta e rigorosa valutazione dell’assistenza data dal personale sanitario, adeguatamente formato, a tutto il percorso nascita.

Quando un ospedale è “Amico del Bambino”

Viene definita Ospedale Amico del Bambino, la struttura che:

  • promuove l’allattamento al seno implementando i “10 passi OMS-UNICEF”;
  • protegge l’allattamento al seno rispettando il “Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei sostituti del latte materno”, che promuove e protegge l’allattamento, assicurando nello stesso tempo l’uso appropriato del latte di formula se necessario;
  • consente un’adeguata cura e alimentazione dei neonati e delle neonate che non sono (ancora o completamente) allattati/e, o non (ancora) in grado di farlo;
  • rispetta le preferenze della madre e dei genitori e fornisce loro le informazioni necessarie per prendere una decisione consapevole sulla migliore opzione di alimentazione per loro e per il/la bambino/a.

I 10 passi OMS-UNICEF per l’allattamento al seno

Sviluppati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization – WHO) e UNICEF, e poi aggiornati e riorganizzati, riassumono indicazioni e procedure che i servizi sanitari che forniscono assistenza alla maternità dovrebbero implementare per sostenere l’allattamento

  1. definire un protocollo scritto per l’allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario. Aderire pienamente al “Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno”; 
  2. garantire che tutto il personale sanitario abbia adeguate competenze per proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento e l’alimentazione infantile; 
  3. informare tutte le donne in gravidanza e le loro famiglie sui vantaggi dell’allattamento al seno e sulla gestione dell’alimentazione infantile;
  4. favorire il contatto pelle a pelle immediatamente dopo la nascita, durante la degenza e a casa e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato sarà pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario;
  5. sostenere le madri ad avviare e mantenere l’allattamento e a gestire le più comuni difficoltà;
  6. sostenere le madri ad allattare in maniera esclusiva per i primi sei mesi e fornire informazioni adeguate alla gestione delle situazioni in cui sia necessario l’uso dei sostituti del latte materno; 
  7. sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme 24 ore su 24 durante la permanenza in ospedale e a casa per facilitare e proteggere la relazione madre/genitori-bambino/a;
  8. sostenere le madri nel riconoscere e rispondere ai segnali del/della bambino/a (Alimentazione responsiva);
  9. sostenere le madri ad alimentare e accudire i loro bambini/e senza uso di tettarelle, biberon, ciucci e paracapezzoli e fornire informazioni adeguate alla gestione delle situazioni in cui sia necessario il loro uso; 
  10. promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale.

Il Passo CAM: le cure amiche della madre 

La versione aggiornata dei dieci passi OMS-UNICEF introduce il “Passo CAM” (Cure Amiche della Madre) che consiste nell’offrire assistenza alle donne, nel travaglio e durante il parto, con una modalità rispettosa della fisiologia e mirata ad un’esperienza positiva della nascita.

In questo senso, nel 2010, in Ospedale San Raffaele, si è costituito un Gruppo Multidisciplinare che, in modo sinergico: 

  • raccoglie i tassi di allattamento secondo le indicazioni regionali; 
  • promuove buone pratiche assistenziali volte alla promozione e al sostegno dell’allattamento.  

Il gruppo è composto da ostetriche, infermiere, 1 puericultrice, neonatologhe, ginecologhe, psicologhe, 1 mamma, 1 ingegnere gestionale.

Al San Raffaele Baby Pit Stop per promuovere l’allattamento

I Baby Pit Stop sono ambienti protetti, creati ad hoc in appositi spazi dell’Ospedale, in cui le mamme che si recano in ospedale, con neonati: 

  • possono allattare il loro bambino, in tranquillità e senza sentirsi a disagio; 
  • possono provvedere al cambio del pannolino. 

Al San Raffaele sono situati presso:

  • Accettazione settore B piano -1;
  • Settore G, zona Poliambulatori Pediatria;
  • Settore D Piano 0.

Per approfondire

Fonte: www.grupposandonato.it

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