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Approfondimenti Medicina

Probiotici e occhi: il microbiota intestinale può influenzare la salute degli occhi?

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Francesca 27 Marzo 2024
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Negli ultimi anni, numerosi studi scientifici hanno evidenziato un collegamento tra il microbiota intestinale e il corretto funzionamento degli organi del nostro organismo, tra cui anche gli occhi
In che modo i probiotici, cioè batteri dell’intestino che formano il microbiota, possono avere un effetto sulla salute dei nostri occhi? Per quali patologie oculari è stato accertato questo effetto?

Ne abbiamo parlato con il Dott. Alberto Lanfernini, oculista di San Pier Damiano Hospital di Faenza (RA) e con il Dott. Nicola Castaldini, medico internista esperto di alimentazione e microbiota presso Primus Forlì Medical Center e San Pier Damiano Hospital di Faenza (RA).

Quali sono le funzioni del microbiota intestinale?

Nel nostro intestino sono presenti circa 1,5 kg di microrganismi: soprattutto batteri, ma anche virus e funghi. Tutti questi microrganismi costituiscono il microbiota (un tempo chiamata “flora batterica intestinale”) che modula non solo la funzione dell’intestino ma anche di tutto l’organismo, inclusi gli occhi.  

Il microbiota intestinale è infatti il principale modulatore del sistema immunitario sia nell’infanzia sia nell’adulto, e avere un microbiota sano significa avere difese immunitarie efficaci che sono in grado di attivarsi verso un agente infettivo patogeno e che si spengono quando la minaccia è passata. Quando le difese immunitarie non funzionano in modo adeguato, possiamo essere più soggetti a malattie infettive oppure possono innescarsi meccanismi infiammatori cronici che hanno conseguenze su tutto l’organismo. 
«Un microbiota intestinale alterato si trasforma un enorme tessuto infiammatorio che sostiene un processo infiammatorio a basso grado: questo non solo provoca sintomi a livello intestinale ed extraintestinale, ma favorisce l’insorgenza di malattie reumatiche o ne peggiora i sintomi» spiega il Dott. Castaldini. «Oggi è ormai assodata la correlazione tra disbiosi intestinali e un aumento di prevalenza di allergie, malattie autoimmuni e suscettibilità a infezioni». 

In che modo il microbiota intestinale può influenzare la salute degli occhi?

Il metabolismo dei batteri presenti nell’intestino genera prodotti che agiscono sugli occhi in due modi:

  • meccanismo diretto: alcune sostanze ostacolano il metabolismo oculare, favorendo la comparsa di quadri patologici;
  • meccanismo indiretto: un microbiota anomalo altera le funzioni del sistema immunitario, favorendo fenomeni infiammatori, oppure può interferire con l’apparato cardiocircolatorio, favorendo fenomeni ischemici che, con un meccanismo a cascata, compromettono le funzioni oculari e la vista.

Quali patologie oculari sono state associate a un’alterazione del microbiota?

La correlazione tra patologie oculari e disbiosi intestinale è stata studiata soprattutto nell’ambito di patologie infiammatorie croniche o nel caso di manifestazioni oculari di patologie reumatiche, in particolare:

  • occhio secco
  • blefariti
  • maculopatia (degenerazione maculare)
  • glaucoma

In particolare, è stato osservato che le disbiosi intestinali comportano un aumento o l’innesco di sintomi oculari dovuti a malattie infiammatorie. Al contrario, ripristinare il normale microbiota intestinale può aiutare a risolvere le problematiche oculari croniche.

«Oltre al ruolo del microbiota intestinale, alcuni studi stanno cercando di evidenziare se alcune patologie oculari possono dipendere da un’alterazione del microbiota locale, cioè dalle popolazioni di microrganismi residenti negli occhi. Un’osservazione particolarmente interessante riguarda il cheratocono», spiega il Dott. Lanfernini. Un recente studio ha evidenziato che nei soggetti affetti da cheratocono, una patologia degenerativa che altera la struttura della cornea, sono presenti due tipi particolari di batteri – del genere Pelomonas e Ralstonia – che potrebbero quindi essere coinvolti nell’insorgenza della patologia. 

Cosa si può fare per mantenere in buona salute il microbiota e quindi gli occhi?

La complessità del microbiota rende al momento ancora molto difficile trovare una connessione diretta e lineare che permetta interventi mirati (per esempio, curare una specifica patologia oculare con uno specifico probiotico). 
La modulazione del microbiota dovrebbe quindi avere un approccio più trasversale, che riflette la varietà di azioni svolte dal microbiota nel nostro organismo: regolare la disbiosi intestinale può infatti essere vista come un approccio generale per migliorare nel complesso l’organismo.
La prima azione che possiamo mettere in campo per mantenere in buona salute il microbiota è quindi curare l’alimentazione. Solo in caso di accertate carenze nutrizionali, si può poi ricorrere (generalmente per periodi limitati) a integratori a base di probiotici – cioè con batteri vivi che raggiungono e ripopolano il microbiota dell’intestino – e integratori a base di prebiotici, cioè contenenti sostanze che stimolano la proliferazione dei batteri già presenti nell’intestino. 

Fonte: www.gvmnet.it

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