TC e indagini radiologiche: le radiazioni sono pericolose?
Le indagini di radiologia sono indispensabili per studiare l’interno del nostro corpo, diagnosticare problematiche o patologie o pianificare interventi ma molti pazienti si chiedono se queste indagini radiologiche possano essere pericolose: per eseguirle infatti vengono emesse delle radiazioni ionizzanti, che in elevate quantità possono avere effetti negativi sulla salute.
Grazie allo sviluppo tecnologico, però, i nuovi macchinari diagnostici emettono una quantità di radiazioni decisamente inferiore, riducendo sensibilmente i rischi per la salute.
TC e indagini radiologiche: le radiazioni sono pericolose?
Oggi l’uso di tecniche di diagnostica per immagini è cresciuto. Se da un lato questo ha permesso di migliorare i programmi di screening e di arrivare a diagnosi più accurate, dall’altro lato è anche aumentata l’esposizione dei pazienti alle radiazioni.
Tuttavia, uno degli esami spesso più utilizzati è proprio la tomografia computerizzata TC, che è anche la tecnologia che ha conosciuto i progressi più importanti nello sforzo di ridurre l’emissione di radiazioni senza compromettere la qualità delle immagini diagnostiche.
L’evoluzione della TC ha portato allo sviluppo di macchinari che riescono a fotografare centinaia di immagini stratificate in tempi estremamente ridotti, e che sono anche dotate di sistemi di regolazione automatica per il dosaggio della radiazione in base al peso, all’età, e al quadro clinico del paziente.
Villa Torri Hospital: la TC Spirale 160 Slice
Un esempio di TC avanzata è proprio TC Spirale 160 Slices usata a Villa Torri Hospital. Questo dispositivo può acquisire fino 160 strati di immagini diagnostiche in una rotazione di appena 0.35 secondi e si presta in modo particolare allo studio dei vasi (inclusi quelli cardiaci e cerebrali) ma anche allo studio degli altri distretti corporei, del torace e delle ossa.
Il tempo di esposizione del paziente quindi risulta estremamente ridotto, così come la quantità di radiazione emessa è inferiore. Questo sviluppo tecnologico quindi diminuisce sensibilmente i rischi per il paziente.
L’adozione di tecnologie avanzate deve però essere sempre supportata dall’esperienza e dalla formazione del team medico. La competenza del personale infatti è indispensabile sia per ottimizzare il dosaggio di radiazioni in base alle effettive esigenze del paziente, che per ricorrere a esami che emettono raggi X solo nei casi di reale necessità.