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Uomini paralizzati tornano a camminare grazie a elettrodi

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Francesca 10 Febbraio 2022
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Tre uomini paralizzati, tra i quali anche un italiano, sono tornati a camminare grazie ad impianto pionieristico che, stimolando il midollo con elettrodi, attiva i muscoli.

Il grande risultato, pubblicata sulla rivista Nature Medicine, si deve al gruppo coordinato dal Politecnico di Losanna (Epfl), al quale l’Italia partecipa con Silvestro Micera, che lavora fra Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed Epfl.

Uomini paralizzati tornano a camminare grazie agli elettrodi: come funzionano

Il nuovo sistema tecnologico viene impiantato nel midollo spinale ed è controllato da intelligenza artificiale: un elettrodo stimola con impulsi elettrici il midollo danneggiato. Il paziente controlla gli stimoli elettrici attraverso un tablet e questi a loro volta attivano la contrazione dei muscoli in forma coordinata: in solamente un giorno di addestramento i tre volontari hanno ripreso a camminare e sono ora in grado di controllare movimenti complessi, come nuotare e pedalare.

Gli impianti, realizzati al Politecnico di Losanna, sono in grado di stimolare l’area del midollo spinale che attiva i muscoli del busto e delle gambe, consentendo ai pazienti con paralisi completa di camminare.

Michel Roccati, il trentenne italiano che non poteva più camminare da 4 anni a causa di un incidente in moto, ora può camminare e pedalare: “I primi passi sono stati qualcosa di incredibile, un sogno che si avverava”, ha detto Michel. “Ora sono in grado di salire e scendere le scale e punto, entro primavera, di riuscire a camminare per un chilometro”.

Come potrebbe essere migliorata in futuro questa tecnologia?

Grazie a ulteriori ricerche questa tecnologia in futuro potrà essere utilizzata per altri tipi di malattie neurodegenerative, come ad esempio il morbo di Parkinson.  I ricercatori infatti sono convinti che, dal momento che ora hanno la conoscenza e la tecnologia per ‘parlare’ con il midollo spinale, potranno affrontare il maggior numero possibile di problematiche, inclusa la stimolazione della vescica, delle braccia e delle mani. 

Gregoire Courtine, dell’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia, che ha co-diretto lo studio afferma: “Tutti e tre i pazienti sono stati in grado di stare in piedi, camminare, pedalare, nuotare e controllare i movimenti del busto in un solo giorno, dopo l’attivazione dei loro impianti”.

Foto: ANSA/EPFL/ALAIN HERZOG

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