Vaccino, via libera alla quarta dose per immunodepressi
Via libera alla quarta dose di vaccino anti-covid per i fragili e gravemente immunodepressi: lo hanno annunciato CTS e AIFA. Ecco tutti i dettagli.
Quarta dose per fragili e gravemente immunodepressi
Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha firmato la circolare relativa alla somministrazione della quarta dose per gli immunodepressi: le somministrazioni a persone fragili e immunodepresse partiranno a breve.
Non si tratta di una vera e propria quarta dose, ma di una dose booster a conclusione del ciclo primario vaccinale composto da 2 dosi e 1 dose aggiuntiva. La quarta dose verrà somministrata con vaccini a mRna.
I tempi della somministrazione sono i medesimi della dose booster per la popolazione generale. L’intervallo minimo per somministrare questa dose è di almeno 120 giorni dalla dose addizionale e questi sono i dosaggi autorizzati: 30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni .
Il report dell’ISS
Il report settimanale dell’ISS ha evidenziato che l’efficacia del vaccino anti-Covid in termini di riduzione del rischio nei vaccinati sui non vaccinati è del 64% in chi ha ricevuto la dose booster nel prevenire l’infezione e del 93% sui casi di malattia severa sempre in chi ha ricevuto il booster.
Per la prevenzione del contagio l’efficacia è al 63% nei 90 giorni successivi al completamento del ciclo vaccinale, al 52% tra i 91 e 120 giorni, e 42% oltre 120 giorni; sulla malattia severa efficacia all’87% con ciclo completo da meno di 90 giorni, 89% da 91 e 120 giorni, e 83% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni.
Per quanto riguarda i ricoveri il tasso di ricovero per i non vaccinati over 12 (380 per 100.000) è di 5 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni (84 per 100.000) e di 9 volte maggiore sui vaccinati con booster (41 per 100.000).
Il tasso di mortalità registrato il mese scorso per i non vaccinati è di circa 19 volte più alto sui vaccinati con booster (6 decessi per 100.000 abitanti) mentre i ricoveri in terapie intensive nel mese di gennaio è stato di 20 volte maggiore per i non vaccinati su chi ha avuto il booster.
No quarta dose per tutti
Il virologo Fabrizio Pregliasco ha commentato così ad Adnkronos salute: “Una quarta dose per tutti in questo momento non è praticabile in termini di accettazione e di organizzazione. Una probabile periodicità della vaccinazione contro Covid-19 è un destino, almeno quando saranno disponibili nel prossimo futuro prodotti aggiornati. Lo shift – conferma Pregliasco – sarà verso un approccio vaccinale come quello che per abbiamo per l’influenza, basato sulla raccomandazione” rivolta specialmente alle categorie a maggior rischio.
Probabile quindi un richiamo per la popolazione generale dopo l’estate, come avviene per l’antinfluenzale.
La Circolare del Ministero della Salute
Fonte: www.salute.gov.it