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Primavera e reflusso gastro-esofageo: quale legame e cosa fare?

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Redazione 15 Aprile 2022
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Molti di noi probabilmente hanno sofferto o soffrono di reflusso gastro-esofageo: questi disturbi si riacutizzano ai cambi di stagione (primavera compresa) probabilmente a causa del cambiamento repentino delle temperature e la conseguente stimolazione di importanti vie nervose e ormonali.  
Le cause di questo comune disturbo, che consiste in un’eccessiva risalita di contenuto acido dallo stomaco in esofago, sono molteplici, legate a fattori ambientalicostituzionali e allo stile di vita. Il reflusso si può presentare con un bruciore retrosternale, dolore al petto talvolta irradiato posteriormente, con il singhiozzo o il senso di amaro in bocca. Anche la tosse stizzosa, la sensazione di “nodo in gola” e la raucedine possono esserne delle espressioni.  

Il consiglio generale è innanzitutto di non ignorare mai i sintomi del reflusso e segnalarli al proprio medico curante per eventuale terapia medica.

Reflusso gastro-esofageo: quali cibi evitare?

Alcuni cambiamenti nella dieta abituale possono essere di aiuto nella gestione dei sintomi. Ecco cosa evitare:

  • cibi piccanti (evitare quindi pepe e peperoncino, curry e noce moscata);
  • cibi molto grassi sia dolci (creme, cioccolati) sia salati (salame, mortadella, coppa, lardo);
  • integratori a base di olio di pesce;
  • tè-caffè e alcolici (sono tutte sostanze che irritano la mucosa gastroesofagea e fanno peggiorare i sintomi);
  • bibite gassate e succhi di frutta;
  • cibi allergizzanti (arachidi, uova, crostacei e soia);
  • cibi acidi (agrumi e succo di limone);
  • cibi fritti, preferire cotture semplici (cartoccio, vapore o piastra)
  • pomodori (crudi), cetrioli, cipolle e aglio;
  • fumo di sigaretta (studi scientifici hanno dimostrato che fumare indebolisce il cardias e ne compromette il buon funzionamento);

Alcuni consigli sulla dieta da seguire

  • Frutta a basso contenuto di acido citrico (es: mele, meloni, frutti di bosco/fragole, banane, pesche ecc.);
  • pane, pasta e cereali senza grassi, alternando quelli integrali a quelli non integrali;
  • pesce fresco, carni bianche, legumi decorticati;
  • verdure non citate sopra;
  • olio extravergine di oliva per condire (no a burro e salse grasse, tipo maionese).

Attenzione anche al comportamento alimentare:

  1. non mangiare o bere qualcosa troppo vicino all’ora di andare a dormire;
  2. la posizione orizzontale dopo i pasti favorisce la risalita dei succhi gastrici in esofago, mangiare mantenendo una posizione eretta e rimanere in tale posizione per almeno 1 ora dopo aver mangiato;
  3. fare pasti piccoli e frazionati durante il giorno, poiché è più probabile che uno stomaco più pieno spinga l’acido verso l’alto nell’esofago peggiorando i sintomi;
  4. masticare bene e curare l’igiene del cavo orale dopo i pasti;
  5. se ci sono chili in più, guardare al reflusso come un altro importante segnale per perdere peso. Le persone con sovrappeso e obesità  hanno quasi tre volte più probabilità rispetto alle persone con un peso più sano di avere bruciore di stomaco e altri tipi di reflusso.

Fonte: www.auxologico.it

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