Primavera e reflusso gastro-esofageo: quale legame e cosa fare?
Molti di noi probabilmente hanno sofferto o soffrono di reflusso gastro-esofageo: questi disturbi si riacutizzano ai cambi di stagione (primavera compresa) probabilmente a causa del cambiamento repentino delle temperature e la conseguente stimolazione di importanti vie nervose e ormonali.
Le cause di questo comune disturbo, che consiste in un’eccessiva risalita di contenuto acido dallo stomaco in esofago, sono molteplici, legate a fattori ambientali, costituzionali e allo stile di vita. Il reflusso si può presentare con un bruciore retrosternale, dolore al petto talvolta irradiato posteriormente, con il singhiozzo o il senso di amaro in bocca. Anche la tosse stizzosa, la sensazione di “nodo in gola” e la raucedine possono esserne delle espressioni.
Il consiglio generale è innanzitutto di non ignorare mai i sintomi del reflusso e segnalarli al proprio medico curante per eventuale terapia medica.
Reflusso gastro-esofageo: quali cibi evitare?
Alcuni cambiamenti nella dieta abituale possono essere di aiuto nella gestione dei sintomi. Ecco cosa evitare:
- cibi piccanti (evitare quindi pepe e peperoncino, curry e noce moscata);
- cibi molto grassi sia dolci (creme, cioccolati) sia salati (salame, mortadella, coppa, lardo);
- integratori a base di olio di pesce;
- tè-caffè e alcolici (sono tutte sostanze che irritano la mucosa gastroesofagea e fanno peggiorare i sintomi);
- bibite gassate e succhi di frutta;
- cibi allergizzanti (arachidi, uova, crostacei e soia);
- cibi acidi (agrumi e succo di limone);
- cibi fritti, preferire cotture semplici (cartoccio, vapore o piastra)
- pomodori (crudi), cetrioli, cipolle e aglio;
- fumo di sigaretta (studi scientifici hanno dimostrato che fumare indebolisce il cardias e ne compromette il buon funzionamento);
Alcuni consigli sulla dieta da seguire
- Frutta a basso contenuto di acido citrico (es: mele, meloni, frutti di bosco/fragole, banane, pesche ecc.);
- pane, pasta e cereali senza grassi, alternando quelli integrali a quelli non integrali;
- pesce fresco, carni bianche, legumi decorticati;
- verdure non citate sopra;
- olio extravergine di oliva per condire (no a burro e salse grasse, tipo maionese).
Attenzione anche al comportamento alimentare:
- non mangiare o bere qualcosa troppo vicino all’ora di andare a dormire;
- la posizione orizzontale dopo i pasti favorisce la risalita dei succhi gastrici in esofago, mangiare mantenendo una posizione eretta e rimanere in tale posizione per almeno 1 ora dopo aver mangiato;
- fare pasti piccoli e frazionati durante il giorno, poiché è più probabile che uno stomaco più pieno spinga l’acido verso l’alto nell’esofago peggiorando i sintomi;
- masticare bene e curare l’igiene del cavo orale dopo i pasti;
- se ci sono chili in più, guardare al reflusso come un altro importante segnale per perdere peso. Le persone con sovrappeso e obesità hanno quasi tre volte più probabilità rispetto alle persone con un peso più sano di avere bruciore di stomaco e altri tipi di reflusso.
Fonte: www.auxologico.it