Aria condizionata: come usare al meglio il condizionatore
Il caldo dei mesi estivi può rappresentare un elemento di fatica nello svolgimento delle attività quotidiane, dallo studio al lavoro, ma anche un fattore di rischio per la salute delle persone più fragili: ecco alcuni utili consigli su come utilizzare al meglio l’aria condizionata senza provocare danni al nostro organismo e senza sprecare soldi ed energia.
Anziani, bambini, ma anche pazienti con patologie cardiaco-respiratorie devono prestare particolare attenzione alle temperature esterne e a quelle degli ambienti in cui vivono.
L’aria condizionata è un valido aiuto nel migliorare le temperature di case, uffici, mezzi pubblici e altri ambienti sociali, e può essere utilizzata – con alcuni accorgimenti – in tutta sicurezza. L’uso dell’aria condizionata tuttavia comporta un dispendio energetico ed economico importante, pertanto occorre prestare attenzione ad alcuni aspetti per evitare di sprecare energia e soldi.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Michele Lagioia, Direttore Medico Sanitario di Humanitas.
La regolazione della temperatura del nostro corpo
Il benessere termico, ovvero la condizione in cui l’organismo è soddisfatto nei confronti dell’ambiente, è un elemento importante nel benessere generale della persona.
Il nostro corpo sente caldo o freddo o si sente a proprio agio per via del controllo di alcuni parametri fisici che ne condizionano la percezione. La componente più immediata legata al benessere microclimatico corporeo è senza dubbio la temperatura, ma concorrono anche la ventilazione e il tasso di umidità. Questi parametri quindi condizionano lo scambio termico tra la persona e l’ambiente in cui si trova.
Affinché l’organismo sia in salute la temperatura interna del corpo umano deve essere mantenuta tra 35,8°C e 37,2°C. Per garantire che la temperatura rimanga costante, è necessario che la quantità di calore prodotta o assunta dall’organismo corrisponda alla temperatura trasferita all’ambiente; questo scambio termico viene regolato all’interno del cervello dall’ipotalamo.
Se fa troppo caldo, il sistema di termoregolazione del nostro organismo rilascia calore all’esterno, mentre se fa troppo freddo limita la dispersione di calore, così da mantenere costante la temperatura interna del corpo.
I benefici dell’aria condizionata
Nei mesi estivi, soprattutto in città, si registra un’alterazione di temperatura, ventilazione e umidità (i parametri del microclima) all’interno degli ambienti con conseguente malessere nella popolazione generale e un maggior rischio per anziani, neonati, donne in gravidanza o persone con condizioni di fragilità.
Quando fa molto caldo l’aria condizionata contribuisce a migliorare il clima degli ambienti e a limitare i rischi per la salute. Pertanto accendere l’aria condizionata (soprattutto durante le ore centrali della giornata che sono le più calde) assicura una condizione di benessere, impegnando al minimo il sistema di termoregolazione dell’organismo.
Condizionatore: a quanti gradi tenerlo in casa?
È bene ricordare che la temperatura interna non deve essere troppo bassa rispetto a quella esterna: la temperatura ideale per il benessere fisiologico è intorno ai 25 gradi. Valori più bassi espongono al rischio di sbalzi termici e rappresentano un consumo energetico ulteriore.
Meglio il condizionatore o il deumidificatore?
Se la temperatura esterna non è troppo elevata si può utilizzare il deumidificatore, in modo che la temperatura non si abbassi troppo; il deumidificatore può essere utilizzato anche nelle notti particolarmente afose.
Il ventilatore è utile contro il caldo?
Il ventilatore non abbassa la temperatura, ma la sua azione contribuisce a velocizzare il movimento dell’aria e così si ha la percezione che la temperatura ambientale sia più bassa.
I ventilatori andrebbero posti a distanza dalla persona e non andrebbero indirizzati direttamente sul corpo, anche perché stimolano la sudorazione e aumentano così il rischio di disidratazione, soprattutto se il loro utilizzo non si accompagna a un adeguato consumo di acqua.
Condizionatore: fondamentale la corretta manutenzione
L’impianto di aria condizionata richiede una manutenzione attenta: è bene pulire periodicamente i filtri e l’unità esterna per evitare che si accumulino polveri e scorie e che l’umidità favorisca la proliferazione batterica.
Inoltre un impianto di aria condizionata ben funzionante contribuisce a ridurre la presenza di inquinanti esterni negli ambienti in cui stiamo e grazie all’azione dei filtri di purificazione dell’aria si riduce anche il livello di microbi e polveri, con particolare beneficio per coloro che soffrono di asma e di allergie.
Infine, la costante manutenzione dei condizionatori ne aumenta l’efficienza, evitando maggiori costi di funzionamento (per esempio per via di un aumento della resistenza incontrata dall’aria) e assicurandone un utilizzo in completa sicurezza.
Aria condizionata: come risparmiare evitando gli sprechi
L’aria condizionata consuma una quantità elevata di energia e aumenta le emissioni di inquinanti atmosferici che a lungo andare peggiorano la qualità dell’aria.
Per limitare gli sprechi economici e i danni ambientali è bene:
- Curare la manutenzione degli impianti, mantenendoli così efficienti e sicuri.
- Tenere chiuse le finestre quando si accende l’aria condizionata e per un po’ di tempo dopo che la si è spenta.
- Cambiare l’aria aprendo le finestre nelle ore più fresche della giornata (al mattino presto e alla sera).
- Utilizzare tende, persiane, veneziane o tapparelle alle finestre di locali in cui l’aria condizionata è accesa, così da limitarne l’esposizione diretta ai raggi del sole.
- Quando l’aria condizionata è accesa limitare l’uso di altri elettrodomestici ad alto consumo energetico.
Fonte: www.humanitas.it