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San Raffaele, il percorso dedicato a pazienti con infezione da HIV

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Redazione 2 Dicembre 2022
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All’IRCCS Ospedale San Raffaele è stato messo a punto un nuovo percorso dedicato ai pazienti con infezione da HIV, al fine di offrire loro un monitoraggio costante ed una valutazione complessiva del loro stato di salute.

Il dottor Nicola Gianotti, medico infettivologo dell’Unità di Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro diretta dalla professoressa Antonella Castagna, ci illustra le caratteristiche di questa novità. 

San Raffaele, perché nasce il percorso per pazienti con HIV

L’esigenza di strutturare questo percorso nasce originariamente per completare il percorso offerto dalla telemedicina ai pazienti con infezione da HIV, ma si applicherà anche a chi non utilizzerà il servizio di telemedicina per le visite. È infatti ormai chiaro che questa possibilità ha moltissimi vantaggi per i pazienti fragili, ma ha limite di non offrire al medico la possibilità di ‘misurare’ il paziente dal punto di vista dei parametri clinici di cui necessitiamo per seguire l’evoluzione della patologia.

Le possibilità di cura e la diagnosi precoce, infatti, hanno fatto in modo che oggi il paziente con infezione da HIV sia sempre più anziano. Per questo, è fondamentale valutarlo dal punto di vista di numerosi parametri, come qualità del sonno, peso corporeo, circonferenza addominale e valori pressori, che consentono al medico di inquadrare complessivamente meglio il suo stato di salute e la sua qualità di vita.

Come funziona e quali sono i vantaggi

Durante la prima visita il paziente viene preso in carico con un inquadramento clinico completo e gli viene fornita una card anonima tramite la quale avrà accesso ai servizi proposti dal percorso.

Munito della card, ogni volta che sarà chiamato ad effettuare il prelievo ematico il paziente con infezione da HIV sarà sottoposto ad una serie di altri esami che comprendono:

  • valutazione della qualità del sonno mediante questionario PSQI; 
  • misurazione di pressione arteriosa;
  • peso corporeo;
  • circonferenza addominale. 

I parametri così rilevati vengono inseriti dall’infermiera nella cartella clinica, in modo da consentire al medico la visualizzazione in tempo reale alla vista successiva.

Se necessario, il paziente sarà sottoposto ad una rivalutazione specialistica periodica con gli infettivologi di Ospedale San Raffaele, anche mediante la piattaforma Telemedicina, ed eventualmente ad ulteriori percorsi diagnostico-terapeutici.

I vantaggi del percorso sono numerosi, ma quello principale è certamente il follow-up periodico multidisciplinare, volto non solo al controllo dello stato della patologia ma anche al miglioramento della qualità della vita di tutti i pazienti con infezione da HIV.

Si tratta peraltro di un progetto pilota, che, se darà i frutti sperati, potrà essere esteso anche a pazienti con altre patologie croniche.

Come richiedere informazioni

Per maggiori informazioni inviare una e-mail all’indirizzo [email protected] 

La campagna di comunicazione realizzata con Janssen

Questo percorso si integra inoltre, con una campagna di comunicazione volta a sensibilizzare i pazienti e i caregiver sull’importanza di queste tematiche con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita e la presa in carico dei pazienti stessi. La campagna di comunicazione è realizzata con il supporto non condizionante di Janssen.

Fonte: www.hsr.it

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