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Tumore del colon retto metastatico: l’FDA approva la prima terapia anti HER2

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Redazione 23 Gennaio 2023
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La FDA americana (Food and Drug Administration, ente governativo statunitense per la regolamentazione dei farmaci) approva la prima terapia anti HER2 per il tumore del colon retto metastatico.

Tumore del colo retto metastatico, via libera a nuova terapia anti HER2 

La scoperta  che una frazione di tumori dell’intestino si distingue per esprimere in modo elevato la proteina HER2 dell’oncogene c-erb2 venne fatta circa 10 anni fa al Niguarda Cancer Center, insieme a ricercatori dell’Università di Torino e dell’Istituto di Candiolo. La prima terapia anti HER2 al mondo venne sperimentata all’Ospedale Niguarda con ricercatori di Università di Torino, Istituto di Candiolo, Istituto Tumori di Milano, Istituto Oncologico del Veneto e Università Vanvitelli di Napoli. 

Da allora ad oggi gli oncologi di Niguarda hanno continuato a migliorare questa terapia ampliando l’armamentario  terapeutico e oggi con i colleghi americani arriva il primo riconoscimento istituzionale da parte dell’FDA. 

Anche le società scientifiche quest’anno hanno riconosciuto la terapia anti HER2 per il carcinoma colon retto: ESMO E NCCN hanno inserito la diagnostica HER2 e la terapia nelle loro raccomandazioni di cura. 

La Food and drug amministration (Fda) ha concesso l’approvazione accelerata a tucatinib in combinazione con trastuzumab come trattamento per pazienti adulti con tumore del colon-retto non resecabile o metastatico con RAS wild-type, HER2-positivo, progredito dopo una chemioterapia a base di fluoropirimidina, oxaliplatino e irinotecan.

L’approvazione

L’approvazione accelerata concessa dall’agenzia si è basata sui tassi di risposta tumorale e sulla durata della risposta ottenuti nello studio di fase 2 MOUNTAINEER. Il mantenimento dell’approvazione per questa indicazione potrebbe essere subordinato alla verifica e alla descrizione del beneficio clinico in studi di conferma.

«Storicamente, i pazienti affetti da carcinoma colorettale HER2-positivo metastatico che sono progrediti dopo la terapia di prima linea hanno avuto esiti sfavorevoli», ha dichiarato John Strickler, professore associato di medicina presso il Duke University Medical Center di Durham (California) e autore principale dello studio MOUNTAINEER. «L’approvazione da parte dell’Fda di un regime di combinazione senza chemioterapia diretto specificamente contro HER2 è un’ottima notizia per questi pazienti».

«I test sui biomarcatori stanno dando nuove speranze alle persone affette da alcuni tipi di tumore del colon-retto, aprendo le porte a trattamenti mirati come tucatinib per coloro che hanno una malattia con RAS wild-type ed HER2-positiva», ha dichiarato Michael Sapienza, Ceo di Colorectal Cancer Alliance. «È fondamentale che i medici e i pazienti comprendano l’importanza di un’analisi completa dei biomarcatori al momento della diagnosi, perché può oreintare le decisioni terapeutiche e contribuire a migliorare gli esiti».

I risultati dello studio MOUNTAINEER hanno mostrato un tasso di risposta globale (ORR) del 38% (IC al 95% 28-49), valutato in modo centralizzato da revisori indipendenti in cieco (BICR) nei pazienti trattati con tucatinib in combinazione con trastuzumab. Sono state osservate risposte complete nel 3,6% dei pazienti e risposte parziali nel 35%. La durata mediana della risposta (DOR) è stata di 12,4 mesi (IC al 95% 8,5-20,5).

MOUNTAINEER è uno studio multicentrico di fase 2, randomizzato, in aperto, che ha valutato 84 pazienti con tumore del colon-retto con RAS wild-type ed HER2-positivo, non resecabile o metastatico, già trattati in precedenza con terapie standard, ma mai prima con una terapia anti-HER2.

I partecipanti avevano un’età mediana di 55,0 anni (range: 24-77) e all’ingresso nello studio il 64% di essi presentava metastasi epatiche e il 70% metastasi polmonari.

Il programma di approvazione accelerata dell’Fda consente di approvare un farmaco sulla base di un endpoint surrogato che abbia una ragionevole probabilità di predire un beneficio clinico se il farmaco soddisfa un’esigenza medica insoddisfatta per una grave patologia.

In ogni caso, è già partito uno studio internazionale randomizzato di fase 3 (MOUNTAINEER-03) nel quale si confronterà tucatinib in combinazione con trastuzumab e mFOLFOX6 con la terapia standard, con l’obiettivo di fungere da studio di conferma e supportare potenzialmente future richieste di autorizzazione a livello globale.

Clicca qui per leggere la news della FDA…>>>

Fonte: www.ospedaleniguarda.it e www.pharmastar.it

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