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Cefalea, la Terapia monoclonale riduce di almeno il 50% gli attacchi

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Francesca 29 Maggio 2023
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Il mal di testa, o cefalea, è un disturbo molto diffuso e altamente invalidante in tanti casi: la ricerca ha fatto passi in avanti e, oggi, la terapia monoclonale riduce gli attacchi del 50%.

Il 27 maggio si è celebrata la Giornata nazional del mal di testa, organizzata dalla Società italiana per lo studio delle cefalee e la Società Italiana di Neurologia, ed è stata l’occasione per evidenziare i passi avanti fatti dalla ricerca dal punto di vista farmacologico e le nuove frontiere della clinica.

Ne parla la dottoressa Paola Merlo, direttrice della Neurologia di Humanitas Gavazzeni, che ha al suo interno un centro cefalee attivo da anni e che conta una media di mille consulenze l’anno per le cefalee e ha tra i 500 e 800 pazienti nel centro.

L’incidenza del mal di testa

“Si calcola che il mal di testa colpisca una persona su due; ne soffre in modo cronico almeno il 12% delle popolazione, e se si guarda solo all’universo femminile, la percentuale sale fino al 25%. Per lungo tempo questa patologia è stata relegata a una serie di sintomi passeggeri di poco rilievo, negli ultimi anni le cose sono cambiate”.

L’emicrania, una malattia sociale

“Nel 2020 l’emicrania cronica è stata riconosciuta come ‘malattia sociale’ e considerata dall’Organizzazione mondiale della Sanità al secondo posto tra le cause di alta disabilità. Nel parlare di cefalee o mal di testa occorre fare molti distinguo, ed è importantissimo nelle visite arrivare subito ad individuare la tipologia di cui soffre il singolo paziente. Ci sono le cefalee secondarie, la cui origine è dovuta ad altre patologie, dai tumori all’ictus, e quelle primarie. La cefalea primaria è una disfunzione neurologica, con implicazioni vascolari. E le donne sono più colpite degli uomini, tranne che per la cefalea a grappolo che ha una maggiore incidenza tra i maschi”.

Gli anticorpi monoclonali, la nuova terapia contro la cefalea

“Le terapie hanno fatto decisi passi avanti: abbiamo almeno tre terapie monoclonali che risultano efficaci, l’Aifa ne ha riconosciuto la rimborsabilità, e sono farmaci che vanno prescritti da appositi centri. Humanitas Gavazzeni è un centro prescrittore in Bergamasca, abbiamo verificato con questi farmaci un calo di almeno il 50% degli attacchi, già 130 pazienti sono così trattati. Nell’approccio terapeutico puntiamo a ‘spiegare’ al paziente la patologia, a insegnarli a riconoscere l’arrivo degli attacchi e anche ad assumere i farmaci. Quelli di recente utilizzo sono iniezioni sottocutanee che il paziente può somministrarsi da solo, per un periodo limitato e sempre sotto controllo medico”.

Testo tratto dall’articolo pubblicato da Eco di Bergamo il 26 maggio 2023 dal titolo” Cefalee, nuove terapie monoclonali. Tre centri prescrittori in Bergamasca”

Fonte: www.gavazzeni.it

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