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Medicina Ricerca

Studio rivela legame tra stress materno e inquinamento in gravidanza

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Francesca 25 Settembre 2023
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I Ricercatori del Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento dell’Università di Pavia e del Developmental Psychobiology Lab della Fondazione Mondino hanno condotto un importante studio che getta luce sugli effetti combinati dello stress materno e dell’esposizione all’inquinamento atmosferico in gravidanza, con relativo impatto sui neonati e sul loro sviluppo.

Legame tra stress materno e inquinamento: ecco lo studio

Lo studio, dal titolo “Prenatal exposure to environmental air pollution and psychosocial stress jointly contribute to the epigenetic regulation of the serotonin transporter gene in newborns” e pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry (link: https://www.nature.com/articles/s41380-023-02206-9), approfondisce la complessa relazione tra lo stress materno prenatale durante la pandemia COVID-19 e l’esposizione alle polveri sottili (particelle fini con un diametro aerodinamico inferiore a 2,5 micrometri – PM2.5).

La ricerca si concentra sull’influenza interattiva di questi fattori sulla regolazione del gene trasportatore della serotonina (SLC6A4), importante per la regolazione dell’umore, e sulle conseguenti implicazioni per il benessere infantile. In particolare, lo studio ha indagato come questi fattori possano contribuire a modifiche della funzionalità del gene SLC6A4, tramite un processo di regolazione epigenetica noto come metilazione.

Lo studio condotto ha riscontrato livelli più elevati di metilazione del DNA nei neonati nati da madri che hanno segnalato una condizione di stress legata alla pandemia prenatale e maggiore esposizione a PM2.5 durante la gestazione.  Gli effetti sono stati particolarmente evidenti soprattutto durante il secondo trimestre di gravidanza. Questo suggerisce una possibile finestra temporale per monitorare gli impatti da stress ed esposizioni ambientali sullo sviluppo neonatale.

I risultati

Il Dott. Livio Provenzi, coordinatore del Developmental Psychobiology Lab e autore principale dello studio, spiega: “I nostri risultati sottolineano l’importanza di comprendere come i fattori ambientali, tra cui l’inquinamento atmosferico, interagiscano con fattori di natura psicologica, come lo stress materno, e quali implicazioni abbiano per lo sviluppo dei neonati. Integrare aspetti fisico-chimici e psico-sociali in un unico concetto di “ambiente di vita” sarà sempre più importante per proteggere lo sviluppo e il benessere delle future generazioni.” La dott.ssa Sarah Nazzari, collaboratrice principale dello studio, spiega: ” La scoperta che il secondo trimestre di gravidanza possa essere un momento sensibile per questi effetti ci offre un’importante prospettiva per interventi futuri.”

Fonte: www.mondino.it

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