Cos’è la rinorrea e come curarla


La rinorrea, comunemente conosciuta come ‘naso che cola’, è un disturbo molto frequente caratterizzato da una secrezione di muco dalle narici.
Può essere causata da numerosi fattori, tra cui infezioni, allergie, irritazioni. Individuarne la causa è fondamentale per poter mettere in atto la strategia terapeutica più indicata.
Conosciamola meglio con l’aiuto del dottor Mario Papalia, responsabile dell’Unità di Otorinolaringoiatria del Policlinico San Pietro.
Cos’è la rinorrea e come curarla
Con rinorrea (dal greco: ‘rinos’ naso e ‘reo’ scorro) si intende un flusso o una perdita eccessiva di muco dal naso.
“Il muco prodotto dal naso ha una funzione protettiva: aiuta a ‘intrappolare’ polvere, agenti inquinanti e microorganismi, impedendo loro di raggiungere le vie respiratorie inferiori. Normalmente il trasporto muco cigliare (a carico delle cellule nasali cigliate) conduce il muco fino alle vie digestive dove viene digerito. Tuttavia, in determinate situazioni, il corpo può produrre una quantità eccessiva di muco, causando la rinorrea” osserva il dottor Papalia.
La rinorrea è una condizione molto comune che può manifestarsi in diversi periodi dell’anno e con intensità e durata diverse, dal semplice raffreddore a forme croniche, a seconda delle cause.
Le cause della rinorrea
Le cause della rinorrea possono essere molteplici e comprendono:
- infezioni virali: il raffreddore comune, causato principalmente da Rhinovirus, è la causa più frequente di rinorrea. Il corpo reagisce all’infezione virale aumentando la produzione di muco per eliminare il virus con le cellule specializzate della risposta immunitaria;
- allergie: le allergie stagionali o perenni sono una causa comune di rinorrea. Polline, peli di animali, polvere e muffe possono scatenare mediante la produzione di istamina una risposta immunitaria che provoca infiammazione e produzione di muco;
- irritanti ambientali: fumo, sostanze chimiche, smog e profumi possono irritare la mucosa nasale in modo diretto, causando una risposta infiammatoria e aumentando la produzione di muco;
- condizioni anatomiche: le malformazioni delle cavità nasali, come deviazioni del setto nasale o la presenza di polipi nasali, si possono accompagnare a una secrezione cronica di muco;
- sinusite: questa patologia, caratterizzata dall’infiammazione e infezione dei seni paranasali, può provocare una rinorrea inizialmente limpida, poi densa e giallastra, spesso accompagnata da dolore al volto e congestione nasale.
Come riconoscerla: i sintomi
Oltre al ‘naso che cola’, la rinorrea può essere accompagnata anche da altri sintomi, tra cui:
- congestione nasale, ovvero sensazione di naso chiuso o ostruito;
- starnuti frequenti e intensi, specialmente in caso di rinite allergica;
- prurito nasale, in particolare quando si tratta di rinorrea causata da allergia;
- cefalea, causata dalla pressione accumulata nei seni paranasali.
Differenza tra rinorrea anteriore e posteriore
La rinorrea si può distinguere in 2 tipi:
- rinorrea anteriore;
- rinorrea posteriore.
“La rinorrea anteriore è caratterizzata da un’ipersecrezione che cola dalle narici, mentre quella posteriore consiste nel passaggio delle secrezioni dietro le fosse nasali. In questo caso il liquido viene deglutito e se in eccesso espulso per bocca” spiega lo specialista.
La diagnosi delle cause di rinorrea
La diagnosi delle cause della rinorrea si basa principalmente sull’anamnesi e sull’esame clinico. Il medico può chiedere informazioni sulla durata e sull’intensità dei sintomi, oltre che sulla presenza di possibili fattori scatenanti (ad esempio, esposizione a particolari ambienti pollini o altri allergeni).
In alcuni casi, potrebbero essere necessari ulteriori test diagnostici, come:
- test allergologici, per identificare eventuali allergie specifiche;
- rinoendoscopia, esame che permette di visualizzare l’interno del naso e dei seni paranasali e documentarne iconograficamente (cioè con immagini) lo stato;
- TAC o RMN, in casi di sinusite cronica o per identificare eventuali anomalie strutturali che potrebbero essere alla base del problema.
Quando preoccuparsi
“La rinorrea è un sintomo comune e, nella maggior parte dei casi, è transitorio e di lieve entità. Tuttavia, quando diventa persistente o accompagnata da altri sintomi significativi, potrebbe indicare una condizione sottostante che necessita di valutazione medica” osserva il dottor Papalia.
Le cure per la rinorrea
“Il trattamento della rinorrea dipende dalla patologia sottostante. Se la causa è un’infezione virale, si può agire sui sintomi con decongestionanti che alleviano temporaneamente la congestione nasale, ma non dovrebbero essere usati per più di pochi giorni consecutivi.
Se, invece, alla base c’è una reazione allergica, sono utili gli antistaminici, che bloccano l’azione dell’istamina, riducendo così i sintomi. Sempre per la rinite allergica, ma anche per la sinusite cronica, sono efficaci spray nasali a base di corticosteroidi che agiscono riducendo l’infiammazione.
Sempre per la sinusite, possono essere prescritti anche antibiotici, qualora si sia instaurata una sovrainfezione batterica.
Infine, se la rinorrea è legata a malformazioni del naso come deviazioni del setto o polipi nasali potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per correggere il problema – continua il dottor Papalia -.
In tutti i casi, accanto alla terapia farmacologica, possono essere utili prudentemente e senza eccessi, i lavaggi nasali con soluzioni saline che possono aiutare a eliminare il muco in eccesso e a pulire le cavità nasali.
Non mancano nemmeno rimedi naturali, i cosiddetti rimedi della nonna, come le inalazioni di vapore sotto forma di suffumigi che oggi, però, sono banditi poiché in realtà aumentano la rinorrea e promuovono lo stato infiammatorio. Anche le cure termali vanno prescritte in modo selettivo con grande attenzione”.
Quando la terapia medica non riesce a raggiungere lo scopo prefisso, il trattamento può sfociare, in casi selezionati, nella chirurgia nasale mininvasiva, ormai in uso in Italia da molti anni grazie allo sviluppo di scuole specialistiche rinomate e riconosciute ormai nel mondo.
Come prevenire la rinorrea
Prevenire la rinorrea non è sempre possibile, ma alcune precauzioni possono ridurne la frequenza e l’intensità. Tra queste:
- evitare gli allergeni: identificare e ridurre l’esposizione agli allergeni noti può aiutare a prevenire la rinite allergica;
- lavaggi nasali regolari: usare soluzioni saline, senza eccedere e solo su prescrizione specialistica, per mantenere pulite le vie nasali può aiutare a prevenire l’accumulo di muco;
- rinforzare il sistema immunitario: mantenere uno stile di vita sano, con un’alimentazione ricca di frutta e verdura, esercizio fisico regolare e sonno adeguato può aiutare a rafforzare il sistema immunitario e ridurre il rischio di infezioni virali.
Fonte: www.grupposandonato.it