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In vacanza con una cardiopatia: le “cose da fare” prima di mettersi in viaggio

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Redazione 1 Agosto 2022
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In linea di massima, anche chi convive con una patologia cardiovascolare può andare in vacanza o affrontare un viaggio, e anche il fatto soffrire di cardiopatia coronarica o di insufficienza cardiaca stabile, aver affrontato e superato un ictus cerebrale o essere portatori di valvole cardiache artificiali, pacemaker o defibrillatori non costituisce in termini assoluti un impedimento al viaggio: ecco cosa fare prima di partire.

Va però premesso, in linea generale, che è opportuno confrontarsi con il proprio medico di base o con il proprio cardiologo per una valutazione e un confronto sulla propria situazione, sull’opportunità della destinazione di interesse e delle modalità di spostamento previste per raggiungerla, e sullo stile di vita che si intende adottare in vacanza.

Sarà il medico, in particolare, a dirci se la situazione della nostra patologia è abbastanza stabile per affrontare un viaggio e se, a dispetto della malattia, la nostra resistenza fisica è adeguata. Sarà il medico a verificare che non vi siano stati peggioramenti di alcuni sintomi prima della partenza. E sarà ancora il medico a dirci se è passato abbastanza tempo dopo un determinato evento cardiaco, un intervento o un trattamento, per poter partire con tranquillità.

Cardiopatia in vacanza: alcuni consigli relativi alle “cose da fare” prima di mettersi in viaggio

La meta del viaggio

Scegliamo preferibilmente una destinazione che soddisfi due caratteristiche:

  • un clima temperato. In particolare, evitiamo le temperature molto calde o molto fredde;
  • un’altitudine non troppo elevata. In particolare, evitiamo di restare a lungo ad altitudini superiori a 2500 metri.

L’assistenza medica sul posto

Prima di partire, informiamoci sull’assistenza medica (presenza/vicinanza, qualità, modalità di accesso) nella nostra destinazione, e cerchiamo di procurarci numeri telefonici e altre informazioni utili (ad esempio, come identificare le farmacie di turno) ed eventuali recapiti di medici e indirizzi di strutture ospedaliere.

Cardiopatia in vacanza: programmazione del viaggio e “filosofia”

Programmiamo bene il nostro viaggio, in modo da evitare il più possibile contrattempi spiacevoli e possibili intoppi che potrebbero generare stress o costringerci a un affaticamento superiore alle nostre forze. E, siccome un imprevisto può sempre capitare, partiamo con il piede giusto e prendiamola con filosofia. In altre parole:

  • da un lato, premuniamoci di un “piano B” e viaggiamo con lo stato d’animo adatto: anche un imprevisto può trasformarsi in un’opportunità (ad esempio, di fermarci in un posto interessante che altrimenti non avremmo pensato di visitare). L’importante è che non ci lasciamo contrariare, in modo da non caricare il nostro sistema cardiocircolatorio di stress non necessari;
  • dall’altro lato, facciamo in modo che la nostra programmazione non preveda ritmi frenetici o sforzi eccessivi: non pensiamo di dover recuperare durante la vacanza “tutto quello che non siamo riusciti a fare a casa” in termini di attività e impegni. Prevediamo invece spazi e tempi per il riposo, o per attività che non ci impegnino fisicamente ma siano ugualmente gratificanti: lasciamo al panorama il tempo di lasciarsi guardare, dedichiamo un po’ di tempo a una lettura piacevole e a coltivare vecchie – se siamo partiti in compagnia – e nuove amicizie. Al bando, quindi, frenesia e concitazione, nemiche del cuore.

Documenti e documentazione

Al di là dei documenti standard – tessera sanitaria inclusa –, chiediamo al medico quale documentazione connessa alla nostra malattia è opportuno che portiamo con noi. Con ogni probabilità, vi rientreranno:

  • i risultati delle visite e degli esami più recenti;
  • la documentazione relativa agli eventuali device che utilizziamo;
  • l’elenco delle medicine che assumiamo normalmente o occasionalmente (vedi sotto).

Medicine: cosa mettere nell’health-case

Prepariamo da portare con noi una provvista sufficiente delle medicine che prendiamo abitualmente o occasionalmente e chiediamo al nostro farmacista di fiducia di suggerirci una piccola “farmacia da viaggio” con farmaci che non presentino controindicazioni rispetto alle nostre patologie e che siano pienamente compatibili con i nostri farmaci abituali.

Insieme ai farmaci, portiamo con noi i relativi bugiardini presenti nelle confezioni e, qualora non ne fossimo in possesso, ricordiamoci che anche su Internet sono presenti e facilmente rintracciabili i foglietti illustrativi, con le stesse indicazioni che si trovano nei loro corrispettivi cartacei.

Naturalmente, del nostro bagaglio per la salute faranno parte anche gli strumenti che utilizziamo abitualmente, come ad esempio il misuratore della pressione.

Infine, se andiamo all’estero, chiediamo al nostro medico di aiutarci a identificare le denominazioni in inglese dei farmaci che abbiamo inserito nella nostra lista.

N.B. Al momento di “fare i bagagli”, ricordiamo di non mettere il nostro health-case in valigia, ma infiliamolo nel bagaglio a mano!

Assicurazioni di viaggio

Prima di partire, stipuliamo un’assicurazione di viaggio, verificando prestazioni, condizioni e coperture previste, con un’attenzione particolare ai servizi relativi alla cura e all’assistenza per le nostre patologie, ma anche al trasporto e al rimpatrio.

Teniamo in considerazione anche l’opportunità di stipulare un’assicurazione per l’annullamento della vacanza (analogamente potrebbe avere senso, se ci organizziamo da soli, acquistare biglietti di trasporto rimborsabili o che ammettono un cambio di data, anche se hanno un prezzo un po’ più alto di quelli che non lo sono).

Entrambe le tipologie di assicurazione potrebbero rientrare tra i servizi proposti dal tour operator o dall’agenzia di viaggio: verifichiamolo prima di acquistare la nostra vacanza.

Capitolo vaccinazioni

Se pensiamo di recarci all’estero, informiamoci con largo anticipo su:

  • eventuali misure anti-covid in vigore nel Paese di destinazione per i cittadini stranieri. Verifichiamo queste informazioni anche mana mano che si avvicina il momento della partenza, perché si tratta di indicazioni in divenire;
  • eventuali vaccinazioni e profilassi, obbligatorie e consigliate, previste prima dell’ingresso nel Paese in cui pensiamo di recarci.

In entrambi i casi, regoliamoci di conseguenza e confrontiamoci con il nostro medico di medicina generale sull’eventuale programma di vaccinazione.

Una valigia a misura di cuore

Cerchiamo di preparare un bagaglio leggero e comodo da portare (le valigie a rotelle, ad esempio, sono praticissime; quelle che ne hanno quattro, in particolare, richiedono pochissimo sforzo). Nei momenti di transizione (in stazione, in aeroporto, all’arrivo o alla partenza dall’hotel ecc.) chiediamo a qualcuno di darci una mano a spostare il bagaglio.

Se partiamo per una vacanza lunga e pensiamo che ci occorra un bagaglio più consistente, consideriamo l’opportunità di spedire parte del carico a destinazione (e poi a casa, sulla via del ritorno) ricorrendo sia al servizio postale, sia ai servizi offerti da alcuni vettori ferroviari e aerei, sia ai servizi proposti da molti tour operator.

Fonte: www.degasperis.it

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