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Fecondazione eterologa: da gennaio nel SSN lombardo

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Carola Rugani 10 Maggio 2018

Il SSN lombardo garantisce dal primo gennaio 2018 le prestazioni di “procreazione medicalmente assistita” (PMA) eterologa. Il totale da pagare sarà pari a 66 euro (36 di ticket più 30 di ticket aggiuntivo regionale). La fecondazione eterologa potrà essere di tre tipi: con seme da donatore con inseminazione intrauterina, con seme da donatore in vitro e con ovociti da donatrice.

Si potranno eseguire fino a tre cicli, in regime ambulatoriale, con limite anagrafico il compimento del 43° anno.

Alla ASST Niguarda è stato affidato lo studio di fattibilità per la creazione di una banca di crioconservazione gameti, di vitale importanza per il funzionamento dell’intero progetto, dato che gli altri centri italiani hanno scarsa disponibilità di donatori. La scadenza è stata fissata per fine aprile.

Altro punto importante è l’archivio informatico, attivo presso la Fondazione Irccs Cà Granda Policlinico di Milano, a cui devono accedere tutti i centri per PMA del territorio per garantire la tracciabilità e la sicurezza delle cellule riproduttive dal momento della donazione a quello della nascita.

La legge sulla procreazione assistita del 2004 limitò di fatto l’utilizzo dell’eterologa in Italia a pochissime situazioni, causando un fenomeno chiamato “Turismo procreativo”: molte coppie italiane che per legge venivano tagliate fuori da qualsiasi trattamento si spostavano all’estero. Si stima che dopo l’approvazione della legge, il Canton Ticino avesse visto triplicare il numero di coppie italiane in cura. Il divieto alla fecondazione eterologa è stato dichiarato incostituzionale nel 2014.

Fonte: Lnews,  endometriosi.it

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