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Approfondimenti Medicina

Diabete insipido: patologia dalla difficile diagnosi

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Redazione 13 Settembre 2019

Ci sono arrivate nel tempo crescenti richieste di spiegare con parole semplici cosa sia il diabete insipido. Con l’aiuto specialistico del comunicato ASST Mantova possiamo finalmente spiegarvelo.

Il diabete insipido è caratterizzato dalla comparsa di sete eccessiva che si traduce nella necessità di bere e urinare spesso, anche durante la notte. Si confonde con il più conosciuto e diffuso diabete mellito da cui si differenzia perl’assenza di aumentati livelli di zuccheri nel sangue e nelle urine. Il diabete insipido è una condizione rara, in particolare nella popolazione pediatrica. Si tratta di una patologia congenita o acquisita.

Le cause possono essere sia endocrine che renali. Fra le prime, si riscontrano malattie autoimmuni, infiltrative e tumorali. La diagnosi si rivela spesso difficile, soprattutto in ambito pediatrico, perché deve essere differenziata da una condizione più frequente: la polidipsia psicogena, cioè l’attitudine di un soggetto a bere ingenti quantità d’acqua per un disturbo comportamentale.

La diagnosi può richiedere esami stressanti per il paziente e che comportano un attento monitoraggio medico-infermieristico, perché consistono nella deprivazione dell’acqua per tempi molto lunghi. Il paziente, cioè deve astenersi per ore dall’introdurre liquidi. Lo sviluppo di esami efficaci che possano evitare esami così invasivi è da sempre fonte di ricerca.

La difficoltà di dosare negli scorsi decenni direttamente nel sangue l’ormone coinvolto nella regolazione della diuresi e della sete ha portato alla ricerca di nuove metodiche di analisi che oggi vedono lo sviluppo anche della copeptina, come marker di funzionalità ipofisaria, ma anche la possibilità di dosare l’ormone antidiuretico nelle urine, bypassando le limitazioni finora incontrate nell’analisi del sangue.

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