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Società italiana di farmacia ospedaliera, la dottoressa Rossin coordinatore nazionale area oncologica

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Redazione 18 Agosto 2021
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La dottoressa Elisabetta Rossin, farmacista in forza all’Ospedale di Busto Arsizio, è stata scelta dalla Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera) quale coordinatore dell’Area scientifico culturale “Oncologica” per il quadriennio 2020-2024.

Promuovere la formazione e la ricerca scientifica ai più alti livelli. Ottimizzare una rete di collegamento fra i massimi specialisti in materia. Favorire la raccolta di normative, linee guida, procedure elaborate a livello internazionale e nazionale, regionale e locale. Sono questi i compiti che spetteranno alla dottoressa Elisabetta Rossin, farmacista in forza all’Ospedale di Busto Arsizio. La professionista è stata scelta dalla Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera) quale coordinatore dell’Area scientifico-culturale “Oncologica” per il quadriennio 2020-2024.

Un incarico autorevole motivato da “esperienza e professionalità”.

La dottoressa Rossin è responsabile della Struttura semplice UFA (Unità Farmaci Antiblastici), all’interno della Farmacia del Presidio di via Arnaldo da Brescia. Formata da personale altamente specializzato, la Struttura centralizza l’allestimento di terapie oncologiche per tutta l’ASST Valle Olona dal 2008.

Attualmente allestisce circa 25mila terapie all’anno. Oltre alle terapie infusionali, cura anche la dispensazione delle terapie oncologiche orali (circa 4.200 all’anno).

La nomina è così accolta dal Direttore sanitario dell’ASST Valle Olona, dottor Claudio Arici: “A nome di tutta la Direzione aziendale, i complimenti alla dottoressa Rossin. Una buona sanità è il risultato del lavoro di bravi professionisti che, mettendosi in gioco, si fanno valere e, per questo impegno, vengono riconosciuti nell’azienda e fuori dall’azienda. I meriti sono tutti loro. Chi fa un lavoro come il nostro non può che andarne fiero e orgoglioso ma, nello stesso tempo, assumersi l’impegno di valorizzare e sostenere chi vuole emergere. E’ un dovere, se si vuole che l’azienda continui a crescere”.

Fonte: www.asst-valleolona.it

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