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Ospedali al fianco delle donne: 3 Bollini Rosa al Besta

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Redazione 9 Dicembre 2021
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L’Istituto Besta è tra i 354 ospedali italiani premiati dalla Fondazione Onda per il suo costante impegno nella promozione della salute delle donne e della medicina di genere: 3 bollini rosa per la struttura. 

Fondazione Onda: 3 bollini rosa per il Besta

Anche quest’anno la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta ha ottenuto tre bollini rosa da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, che ha assegnato i Bollini Rosa (https://www.bollinirosa.it/) per il biennio 2022-2023 agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. 

Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 335 a 354. Oltre a una crescita numerica, si è assistito nel tempo a un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 96 dello scorso Bando a 107 di questa edizione. 172 strutture hanno conseguito due bollini e 75 un bollino. 

L’Istituto Besta, grazie alle numerose attività promosse dal Comitato Unico di Garanzia (C.U.G), ha sempre dato una particolare attenzione alla medicina di genere per garantire a donne e uomini la terapia più adeguata per dare concretezza al concetto di centralità del paziente nella ricerca e messa a punto di trattamenti efficaci ed innovativi per la tutela della salute. 

Bollini Rosa

La 10a edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 363 ospedali italiani e il patrocinio di 27 enti e società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda – rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 354 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.

La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. 
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, cioè la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.

Fonte: www.istituto-besta.it

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