Sole e tumori cutanei: prevenzione a seconda dell’età
L’esposizione al sole, e nello specifico ai raggi solari, è una delle cause principali della comparsa di tumori cutanei: la prevenzione, fin dalla più tenera età, risulta essere l’arma giusta per combattere i danni provocati dalle radiazioni.
Parliamo delle azioni preventive da adottare per salvaguardare la nostra pelle con il dottor Giovanni Paolino, dermatologo presso l’Unità di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, diretta dal professor Santo Raffaele Mercuri, e presso la Disease Unit Melanoma e Tumori Cutanei del Cancer Center.
Sole e tumori cutanei: prevenzione a seconda dell’età
L’esposizione solare è importante per il benessere psicofisico dell’uomo. Con i giusti accorgimenti e attraverso l’impiego di accessori adeguati (cappelli, visiere, occhiali da sole), l’esposizione solare può diventare sicura per la nostra pelle.
È dunque opportuno per la prevenzione ai tumori cutanei seguire poche e semplici indicazioni, anche calibrate alla fascia d’età di appartenenza e alla storia personale.
Da 0 a 18 mesi
“È importante evitare l’esposizione ai raggi solari nei primi 18 mesi di vita – spiega il dottor Paolino -. I bambini così piccoli non hanno ancora sviluppato le difese necessarie ad una corretta foto esposizione”.
I neonati, inoltre, tendono più facilmente ad un incremento della temperatura corporea e questo può causare una precoce disidratazione e danno d’organo, incluso quello a carico della cute, l’organo del corpo umano più esteso.
Dai 18 mesi all’età adulta
Nei bambini più grandi, negli adolescenti e negli adulti l’esposizione solare deve essere inizialmente graduale: “Da pochi minuti i primi giorni, aumentando di circa 7 minuti ogni giorno successivo”.
La prevenzione per chi ha familiarità
I pazienti con storia personale e familiare con melanoma (con o senza mutazioni familiari genetiche) devono prestare massima attenzione all’esposizione solare: “Per loro valgono gli stessi consigli che per la popolazione generale, con la maggiore accortezza di controlli dermatologici mirati e più ristretti nel tempo, in base alle singole anamnesi dei pazienti” specifica il medico.
Infine, i metodi di abbronzatura artificiale (lampade abbronzanti, lettini abbronzanti, docce solari) possono incrementare notevolmente il rischio di sviluppare tumori cutanei, quale melanoma e carcinoma squamocellulare, pertanto andrebbero evitati.
Le ustioni solari: creme fotoprotettive e filtri meccanici
Le ustioni solari improvvise e repentine sono fra le principali cause di danno cellulare e insorgenza nel tempo di tumori cutanei.
“Bisogna evitare l’esposizione solare nelle ore centrali, nella fascia oraria compresa dalle ore 11:30 alle 16:30 e proteggere la pelle con i giusti presidi” indica l’esperto.
La sabbia, la neve, il ghiaccio e l’acqua riflettono i raggi solari, il così detto ‘effetto specchio’, pertanto bisogna prestare sempre molto attenzione, applicando:
- creme fotoprotettive solari;
- filtri meccanici (cappello, occhiali da sole in grado di filtrare raggi UVA e UVB prestando attenzione all’etichetta CE).
Le nuvole potrebbero trarre in inganno, facendo percepire meno il calore, ma i raggi ultravioletti passano lo stesso, causando danno alla cute.
Le creme solari: come e quando applicarle
I prodotti con filtri solari (creme solari) possono essere definiti come barriere chimiche che aiutano a ridurre l’insorgenza di eritema e prevenzione di tumori cutanei melanocitari e non melanocitari.
“La crema solare crea una barriera che impedisce ai raggi UV di causare danno al DNA delle cellule cutanee – continua -.
Va applicata tutti i giorni, circa 15 minuti prima di uscire di casa, ricordando anche che il danno solare cronico avviene 12 mesi all’anno, interessando principalmente zone foto-esposte quali:
- le regioni testa/collo;
- il dorso delle mani”.
Pertanto è importante proteggersi anche nei mesi autunnali ed invernali.
Per quanto riguarda il corpo, è importante utilizzare una crema solare da applicare ogni 2 ore circa, interessando almeno 2 milligrammi di crema per centimetro quadrato di pelle.
“La crema va applicata su tutta la superficie corporea, mentre gli stick protettivi da apporre sui singoli nevi sono completamente inutili – sottolinea il medico -.
Creme solari con riportato ‘protezione totale’ sono ingannevoli e non corrispondenti alla realtà. Si deve ricordare che il ruolo protettivo della crema solare può essere ridimensionato per contatto con acqua e superfici, per questo è importante riapplicarle più volte nell’arco dell’esposizione”.
Fattori di protezione solare (SPF): i più adatti per una corretta prevenzione
Il fattore di protezione solare (SPF), di solito riportato nelle creme, dovrebbe essere compreso fra i 30 e 50, con variazioni in base al fototipo cutaneo.
“Il fototipo cutaneo è un comune metodo di classificazione dermatologico al fine di determinare il tipo di pelle di una persona, in base alla sua sensibilità all’esposizione ai raggi solari ed è determinato dalla quantità e dalla qualità della melanina presente nella pelle che le conferisce il suo caratteristico ed unico colore” ci spiega il dottor Paolino.
La crema foto-protettiva va scelta in base al fototipo cutaneo:
- SPF50+ in caso di pelli molto chiare e capelli rossi o biondi (fototipo 1);
- SPF compresa fra 50+ e 30+ per pazienti con capelli biondi/castano chiari, occhi chiari, carnagione chiara spesso con lentiggini oppure in pazienti con capelli castani, occhi marroni/chiari, carnagione moderatamente scura (rispettivamente fototipo 2 e 3);
- SPF30+ per tutti gli altri fototipi (fototipo 4 caratterizzato da capelli castano scuri o neri, occhi scuri, carnagione olivastra e fototipi 5 e 6 rispettivamente con capelli, occhi neri e cute bruno/olivastra e pazienti con cute nera, capelli neri ed occhi neri).
Fonte: www.hsr.it