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Casa o struttura? Quale tipo di assistenza scegliere per i propri cari?

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Silvia Farina 14 Novembre 2021
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Il grande quesito: casa o struttura? Il problema è poi dato dal fatto che sul processo decisionale gravano uno stuolo di emozioni contrastanti, prima fra tutte il senso di colpa che la scelta della struttura si porta dietro.

Il principio è che – potendo scegliere – ognuno di noi vorrebbe restare a casa propria fino alla fine e quindi, certamente, è anche ciò che desidera la persona anziana. E’ evidente che anche una struttura adeguata, non potrà mai garantire l’assistenza 1-a-1 che una persona dedicata potrà offrire a casa, con tutti i vantaggi che questo comporta in termini di qualità della vita.

Se escludiamo l’aspetto economico, quali sono le altre variabili razionali da considerare nel processo decisionale? Quando interpellata tendo a suggerire la permanenza a casa, ma anche io resto aperta alla struttura quando:

  •  L’assistito/a non dorme la notte: un’assistenza di personale attivo 24h/24h, ha costi esorbitanti e induce problematiche complesse;
  • Necessità di cure sanitarie continue: i costi di assistenza inquadrati legalmente sono da sommare alle utenze e alla nutrizione, ma uniti a continue uscite di infermieri o medici diventano insostenibili ai più;
  • L’assistito non ha coscienza di sé, del suo ambiente e non riconosce i famigliari:trasferirlo avrebbe un impatto negativo, ma personalmente ritengo che nell’equazione è importante considerare anche i famigliari che – a questo punto – hanno già alle spalle il peso di anni di assistenza domiciliare;
  • L’assistito è pericoloso per sé e per gli altri: non tutti hanno la forza per reggere e gestire una tale trasformazione e ritengo sbagliato avere pretese ideologiche che non considerino le situazioni personali di ognuno.

Per amare e aver cura di una persona fragile, è necessario avere l’onestà intellettuale di riconoscere i propri limiti, accettarli e comportarsi di conseguenza, senza sensi di colpa. Solo se amiamo e rispettiamo noi stessi, possiamo essere in grado di amare e avere rispetto di una persona fragile.

Silvia Farina
PROCURATORE D’AIUTO – Costruisco l’assistenza per le persone anziane

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