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Bronchiolite sinciziale bambini : cos’è e come si cura

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Redazione 26 Novembre 2021
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La bronchiolite sinciziale è una patologia che colpisce bambini sotto i due anni di età che, se non trattata, può portare al ricovero in ospedale: all’Ospedale Del ponte di Varese si è registrato un picco di ricoveri nell’ultimo mese, ben 76.

Vediamo di cosa si tratta e come prevenirla.

Cos’è la Bronchiolite e come si manifesta

La bronchiolite è infezione virale acuta del sistema respiratorio che si verifica generalmente nei bambini di età inferiore ad un anno di vita, con una maggiore incidenza stagionale nel periodo invernale, causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS) nel 75% dei casi. L’infezione si diffonde facilmente da persona e persona e viene trasmessa tramite il contatto con secrezioni infette. Il virus può sopravvivere anche per molte ore sulle superfici dure come tavoli, maniglie delle porte, giocattoli e culle.

I sintomi sono simili a quelli delle altre infezioni respiratorie: rinite con secrezione nasale (raffreddore), tosse, starnutazioni, febbre (soprattutto > 38° C in lattanti di < 3 mesi). Spesso i lattanti presentano anche difficoltà ad alimentarsi, che è direttamente legata all’entità dell’impegno respiratorio. Generalmente la malattia si risolve spontaneamente in circa 12 giorni.

Nei casi più gravi, alcuni segni e sintomi sono: difficoltà respiratoria, fischi e sibili durante l’espirazione, respiro accelerato, colorazione bluastra intorno alla bocca e a livello delle unghie (cianosi), movimento di allargamento delle narici (alitamento delle pinne nasali) e/o rientramenti a livello del torace durante gli atti respiratori. Inoltre, nei pazienti nati prematuri o di età inferiore alle 6 settimane di vita, è aumentato il rischio di apnea (episodio di pausa respiratoria prolungata).

Vi è, seppure rara, la possibilità di complicanze, che sono rappresentate da polmonite e/o atelettasie (assenza di aria in più zone dei polmoni dovute alla alterata ventilazione) che possono portare ad una progressiva insufficienza respiratoria, e dalla disidratazione legata all’insufficiente alimentazione.

Per ridurre il rischio di contrarre l’infezione virale e per evitarne la diffusione, sono necessari alcuni semplici accorgimenti che già conosciamo, come l’accurato lavaggio delle mani, la pulizia delle superfici che potrebbero essere contaminate con i virus, ed evitare il contatto con persone infette e l’esposizione al fumo passivo. c212 necessario eseguire frequenti lavaggi nasali con soluzione fisiologica o ipertonica per mantenere puliti il naso e le prime vie aeree.

La situazione a Varese

I reparti pediatrici dell’Ospedale Del Ponte di Varese sono impegnati in prima linea per garantire le cure necessarie ai numerosi casi di bronchiolite sinciziale diffusa tra i bambini. 

Da alcune settimane assistiamo ad un crescente accesso di bambini piccoli e piccolissimi al nostro Pronto Soccorso Pediatrico con sintomi riconducibili ad un particolare tipo di pneumovirus che può scatenare una forma severa di infezione dei bronchioli – spiega il Prof. Massimo Agosti, Direttore del Dipartimento Donna e Bambino, oltre che della Pediatria e della Neonatologia e TIN – Alcuni di loro necessitano di ricovero in Pediatria o addirittura in Terapia Intensiva. Oggi i piccoli pazienti ospitati al Del Ponte per questa patologia sono 15 di cui un terzo in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e in Terapia Intensiva Pediatrica (TIP). Dalla metà di ottobre, sono 134 i bambini affetti da questa malattia transitati per il Pronto Soccorso Pediatrico, 76 dei quali sono stati ricoverati. In particolare, 16 i pazienti ricoverati in TIP nello stesso periodo, di cui 5 provenienti da aree esterne al territorio della nostra ASST. E’ evidente che si tratta di uno sforzo organizzativo, e non solo clinico, molto importante, a partire da Pronto Soccorso Pediatrico“.

Questo tipo di bronchiolite non è una nuova malattia – precisa Agosti – ma quest’anno è arrivata prima del solito e si sta manifestando con maggior forza. Nei bambini sotto l’anno e mezzo di età può richiedere il ricovero. E’ importante quindi che i genitori prestino molta attenzione a ridurre il rischio di contagio, evitando di frequentare ambienti chiusi e affollati, come del resto necessario anche per evitare il contagio da covid“. 

L’Ospedale Del Ponte di Varese, da Polo Pediatrico qual è,  sta svolgendo un ruolo fondamentale non solo per il nostro territorio, ma per tutta la rete pediatrica regionale – sottolinea Lorenzo Maffioli, Direttore Sanitario dell’ASST Sette Laghi – Il personale dei reparti di Pronto Soccorso Pediatrico, Pediatria, Terapia Intensiva Pediatrica e Terapia Intensiva Neonatale ha dimostrato e sta dimostrando di essere davvero un’eccellenza!“.

Particolarmente preziosa si sta rivelando in questo contesto la Terapia Intensiva Pediatrica, inaugurata lo scorso 3 luglio.”
Da metà ottobre la TIP lavora con un tasso di occupazione dei letti pari al 100% – conferma il Dott. Andrea Luigi Ambrosoli, Direttore della Terapia Intensiva Pediatrica – Accanto ai piccoli pazienti con bronchiolite sinciziale, provenienti dal nostro territorio ma anche da Lodi, Pavia, Milano e Rho, abbiamo accolto e curato un caso di malaria, uno di tetano, diversi bambini con forme epilettiche e molti postchirurgici. Lo sforzo è notevole, ma possiamo dire che la TIP varesina è pienamente operativa e ben collaudata“.

Per potenziare la capacità ricettiva dei reparti pediatrici varesini, sono in corso i colloqui per assumere nuovi infermieri con un contratto a tempo determinato.  

Fonte: www.asst-settelaghi.it

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