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Invecchiare bene, l’importanza di un corretto stile di vita

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Redazione 31 Gennaio 2022
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Alcuni fattori che influiscono sull’invecchiamento sono genetici o legati a malattie, ma altri possono derivare dal nostro comportamento e dallo stile di vita: con l’aiuto di Auxologico scopriamo quali sono le fasi dell’invecchiamento, cosa si può fare per allontanarlo nel tempo, e più in generale, come invecchiare bene

LE ETÀ DELL’INVECCHIAMENTO

Viene considerata Terza età quella che va dai 65 ai 74 anni. Poi ci sono le persone che appartengono alla Quarta età75-84 anni e i Grandi vecchioltre gli 84 anni. Infine ci sono i Centenari.
La divisione è stata fatta nel 1989 e le altre età sono la Prima, cioè quella dell’infanzia e la Seconda età, quella del lavoro e della procreazione. In Italia si riflette sulla possibilità di spostare gli anni di riferimento della Terza età più avanti, come l’età pensionabile, perché l’uomo di 65 anni di oggi non è lo stesso di 20 anni fa. Oggi ci sono persone di 90 anni prestanti, con una capacità cognitiva perfetta. Non tutti, ma una buona percentuale vive un “invecchiamento di successo”.

QUALE DIFFERENZA TRA TERZA ETÀ E QUARTA ETÀ?

Oltre alla fascia d’età viene presa in considerazione la fragilità. Passare da una condizione dinamica a una di fragilità, magari in seguito a una caduta o un intervento, è più comune. Inoltre dopo un evento acuto è più difficile tornare allo stadio di salute di prima: durante il periodo di allettamento, cioè che si passa a letto per il recupero, gli anziani perdono massa muscolare e diventano più delicati.

Quando alla condizione di un individuo fragile si aggiunge un’ulteriore malattia come una difficile polmonite o un’infezione alle vie urinarie, si può passare dalla fragilità alla disabilità, cioè si diventa non autonomi a condurre le attività quotidiane come lavarsi, vestirsi, tagliare il cibo nel piatto, fare telefonate. La qualità della vita cambia completamente, perché si dipende dagli altri. In questo caso un ricovero in RSA, Residenza Sanitaria Assistenziale, offre numerosi tipi di supporto che difficilmente si possono offrire a casa, senza ospedalizzare un’abitazione.

QUALI FATTORI INFLUISCONO SULL’INVECCHIAMENTO?

  • La genetica influisce per circa il 25-30%, perciò avere genitori o nonni longevi è d’aiuto in questa percentuale.
  • Lo è di più l’epigenetica, cioè come trattiamo i nostri geni e come conduciamo la nostra vita. Per esempio ci viene in aiuto la dieta mediterranea, che è riconosciuta come salutare e utile a mantenerci in forma; è importante non fumare e mantenere il colesterolo controllato.
  • Le malattie: la percentuale di malati nelle persone che hanno più di 65 anni è di circa il 13%. Le persone non sono più autonome e anche questo elemento influisce sulla qualità della loro vecchiaia.
  • I fattori socio-economici. Tutti gli studi segnalano che avere un’alta scolarità aiuta a procrastinare il decadimento cognitivo: questo non vuol dire che non possa accadere anche ai professori universitari o a un virtuoso della musica classica di soffrire di demenza, ma tende a presentarsi in età più avanzata di chi ha una bassa scolarità e per tutta la vita ha svolto un lavoro ripetitivo e non creativo.

5 SUGGERIMENTI PER INVECCHIARE IN SALUTE

  1. Fare attività fisica, anche leggera: per esempio una camminata a passo regolare, tutti i giorni.
  2. Curare l’alimentazione, preferendo i cibi freschi a quelli lavorati o pronti.
  3. Coltivare amicizie, non solo con persone della propria età e mantenere rapporti sociali anche con i giovani. I nipoti, se si ha la fortuna di averli vicini, sono la vita che entra in casa con nuovi interessi e prospettive sul mondo.
  4. Idratarsi con costanza, perché con l’età si perde il senso della sete. Il rene, inoltre, è tra i primi organi che tende a deteriorarsi con il passare del tempo.
  5. Dormire, perché è importante concedere al sonno un numero di ore sufficiente. Al posto di numerosi pisolini, meglio riposare una mezz’ora a un orario fisso.

QUAL È IL SEGRETO DEI CENTENARI?

La centenaria più vecchia in Italia e in Europa è stata per diverso tempo una signora di Verbania arrivata a compiere 117 anni. Viveva da sola, con il bagno sul pianerottolo fuori di casa, e affrontava ogni inverno in autonomia. Quello che ho raccontato nel mio libro, A spasso con i centenari, dopo averne incontrati molti è che a fare la differenza è l’animo con cui vivono la vita: sono resilienti, hanno una forte capacità di adattamento, una grande volontà davanti alle difficoltà della vita. Difficilmente soffrono di depressione e sono aperti.

QUALI ESERCIZI AIUTANO A CONSERVARE LA DINAMICITÀ?

Il primo, alzarsi dalla sedia con le braccia incrociate davanti al petto, senza aiutarsi con le mani appoggiate ai braccioli, per rinforzare i muscoli delle gambe a sostenere il corpo e l’equilibrio.
Il secondo, con un nastro adesivo di circa tre metri dritto sul pavimento: percorrere il nastro e calcolare il tempo (nella norma non più di 11-20 secondi tra andata e ritorno), facendo attenzione a muovere le braccia avanti e indietro. Spesso gli anziani camminano senza muoverle e così facendo è più facile cadere, perché l’equilibrio è più instabile.
Il terzo, con lo stesso nastro: camminare senza trascinare i piedi ma alzando le gambe e le ginocchia più che si può, come in una piccola marcia

Due consigli per la vita di tutti i giorni: usare sempre scarpe adatte, fare una visita di controllo dal podologo e fare attenzione agli elementi che in casa possono contribuire a una caduta, come per esempio i bordi dei tappeti. Inoltre la notte può essere d’appoggio tenere una piccola luce sempre accesa, come si fa con i bambini: in caso di risvegli notturni, anche se si conosce molto bene la propria casa, può capitare di inciampare e farsi male cadendo.


LE PRINCIPALI PATOLOGIE DELL’ETÀ ANZIANA

MALATTIE CARDIOVASCOLARI

●    ischemia cardiaca;
●    l’infarto; 
●    l’angina;
●    l’ipertensione.

Le polmoniti: in questo caso le vaccinazioni sono importanti, come quella antipneumococcica. L’Herpes zoster, il cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio, è una malattia non mortale ma estremamente invalidante. Quando termina il rage cutaneo, il virus rimane nel plesso nervoso e lascia un grande dolore nella zona interessata e in quelle limitrofe. La vaccinazione è consigliata, anche per le persone che lo hanno già avuto perché può ripresentarsi. 

TUMORI

Lo screening per la diagnosi del tumore alla mammella viene fatto in età giovane, però per esempio a Milano è stato prolungato oltre i 70 anni. Purtroppo l’incidenza è molto alta anche in donne di età avanzata.  Per gli uomini vi è il rischio di tumore alla prostata: il dosaggio del PSA a volte può dare falsi negativi, quindi è importante fare l’ecografia prostatica e confrontarsi con il medico di riferimento. Il tumore al polmone è un rischio reale per i fumatori.

DEMENZE

Non ci sono armi, ma si è visto che la prevenzione e un corretto stile di vita possono incidere positivamente. A proposito di demenza vascolare, se la pressione e il colesterolo vengono monitorati costantemente è più difficile andare incontro a un decadimento di tipo vascolare. Studi molto lunghi, durati anni, indicano che la prevenzione può avere un ruolo anche con l’Alzheimer. Fare attività fisica, anche leggera, e mantenere il cervello allenato con attività ricreative come le parole crociate e le carte da tavolo possono essere d’aiuto.

Fonte: www.auxologico.it

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