Vitamina B6: la vitamina amica della donna
La vitamina B6, o piridossina, è una vitamina idrosolubile, si scioglie in acqua, non si accumula nell’organismo e di conseguenza deve essere introdotta quotidianamente con l’alimentazione: vediamo perchè è fondamentale per la salute della donna.
Essendo sensibile alle temperature, per evitarne la dispersione è preferibile cuocere gli alimenti al vapore o in poca acqua, e riutilizzare l’acqua di cottura per la preparazione di brodi o sughi. La sua quantità si riduce sensibilmente, anche, con il congelamento dei cibi, la conservazione in scatola e con i processi di raffinazione, per questo motivo è meglio consumare alimenti freschi, crudi e prodotti integrali.
Il fabbisogno giornaliero si differenzia in base al sesso: per le donne è di 1,1mg al giorno, per gli uomini è di 1,5mg, secondo i dati della Società Italiana di Nutrizione.
Con la Dott.ssa Sara Piazza, Dietologa a Ravenna Medical Center abbiamo approfondito questa vitamina.
A cosa serve
La vitamina B6 è importante per:
- trasformare le proteine, i grassi e i carboidrati in energia
- il corretto funzionamento del sistema nervoso
- il normale sviluppo del cervello e per stimolarne le funzioni
- la sintesi della serotonina, che insieme ad altri neurotrasmettitori, sostanze che permettono la trasmissione degli impulsi nervosi, contribuisce a regolare appetito, umore, sonno, capacità di concentrazione e memoria
- alleviare i disturbi associati al ciclo mestruale, alla gravidanza e menopausa contribuendo a mantenere equilibrato l’assetto ormonale, per questo motivo viene denominata “la vitamina della donna”
- favorire il corretto funzionamento del sistema immunitario, perché interviene nella produzione di citochine, proteine che stimolano le difese per contrastare i diversi agenti patogeni (virus, batteri, ecc.)
- ridurre il rischio di aterosclerosi, abbassando i livelli di omocisteina nel sangue. Questo amminoacido infatti, se presente ad alte concentrazioni, può favorire la formazione di placche aterosclerotiche
- contrastare l’anemia, perché favorisce la produzione di emoglobina, proteina che trasporta l’ossigeno nell’organismo
Dove è presente
La vitamina B6 è contenuta in molti alimenti di origine animale e vegetale, in particolare carne (manzo, pollo, maiale, fegato), pesce (salmone, crostacei, tonno), uova, patate, legumi, come ceci e lenticchie, cereali integrali, latte e formaggi, semi di soia, cavolfiori, frutta secca, e alcuni frutti tropicali come avocado e banane.
Carenza: che cosa provoca
È molto difficile riscontrare sintomi da carenza di piridossina se si segue un regime alimentare equilibrato sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo.
Un’eventuale carenza si può manifestare con i seguenti sintomi:
- fessurazioni agli angoli della bocca
- dolore e arrossamento della lingua
- dermatite
- irritabilità, depressione e confusione
- anemia
- intorpidimento e formicolio a mani e piedi
- convulsioni
Un deficit di questa vitamina si può verificare in presenza di patologie da malassorbimento intestinale come Morbo di Crohn, colite ulcerosa, o celiachia, abuso di alcool, anticonvulsivanti usati per il trattamento dell’epilessia, antibiotici, come l’isoniazide, farmaci per il trattamento della pressione alta e corticosteroidi.
Eccesso: che cosa provoca
L’assunzione di dosi appropriate, fino a 10mg al giorno di vitamina B6 sia attraverso il cibo, sia con gli integratori, non causa effetti tossici o la comparsa di sintomi da sovradosaggio. Non si deve però superare, con i supplementi alimentari, questa dose giornalieraa meno che non sia prescritta dal medico.
Un eventuale sovradosaggio si può riscontrare in caso di assunzione di oltre 50 mg al giorno e le possibili manifestazioni sono:
- neuropatia sensoriale periferica con danno ai nervi, dolore e intorpidimento a gambe e piedi
- perdita di controllo muscolare o coordinazione dei movimenti volontari
- fotosensibilizzazione e sensibilità alla luce solare
- bruciore di stomaco e nausea
- lesioni cutanee
Per la sindrome premestruale e la gravidanza
La vitamina B6 ha un ruolo chiave nel controllo della funzionalità ormonale, per questo motivo è molto importante nella fase premestruale. In questo periodo, infatti, i livelli di piridossina, si abbassano provocando ansia, irritabilità, stanchezza, disturbi emotivi, sbalzi di umore e fame nervosa ma anche disturbi fisici come crampi addominali, cefalea, nausea, ritenzione idrica e acne.
Assumere un integratore a base di questa vitamina associata a calcio, magnesio e vitamina E, può essere di aiuto in questi momenti perché aiuta ad attenuare i sintomi premestruali causati dagli sbalzi ormonali di estrogeni e progesterone.
La vitamina B6, inoltre, modula l’equilibrio di serotonina e noradrenalina, due neurotrasmettitori che agiscono, a livello cerebrale, sul centro di controllo del vomito e della nausea, per cui, secondo l’Agenzia italiana del farmaco, rappresenta una buona soluzione farmacologica naturale per contrastare la nausea gravidica.
Fonte: newsroom.gvmnet.it