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Vitamina B6: la vitamina amica della donna

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Redazione 22 Aprile 2022
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La vitamina B6, o piridossina, è una vitamina idrosolubile, si scioglie in acqua, non si accumula nell’organismo e di conseguenza deve essere introdotta quotidianamente con l’alimentazione: vediamo perchè è fondamentale per la salute della donna.

Essendo sensibile alle temperature, per evitarne la dispersione è preferibile cuocere gli alimenti al vapore o in poca acqua, e riutilizzare l’acqua di cottura per la preparazione di brodi o sughi. La sua quantità si riduce sensibilmente, anche, con il congelamento dei cibi, la conservazione in scatola e con i processi di raffinazione, per questo motivo è meglio consumare alimenti freschi, crudi e prodotti integrali.

 Il fabbisogno giornaliero si differenzia in base al sesso: per le donne è di 1,1mg al giorno, per gli uomini è di 1,5mg, secondo i dati della Società Italiana di Nutrizione.

Con la Dott.ssa Sara Piazza, Dietologa a Ravenna Medical Center abbiamo approfondito questa vitamina. 

A cosa serve 

La vitamina B6 è importante per:

  • trasformare le proteine, i grassi e i carboidrati in energia
  • il corretto funzionamento del sistema nervoso 
  • il normale sviluppo del cervello e per stimolarne le funzioni 
  • la sintesi della serotonina, che insieme ad altri neurotrasmettitori, sostanze che permettono la trasmissione degli impulsi nervosi, contribuisce a regolare appetito, umore, sonno, capacità di concentrazione e memoria
  • alleviare i disturbi associati al ciclo mestruale, alla gravidanza e menopausa contribuendo a mantenere equilibrato l’assetto ormonale, per questo motivo viene denominata “la vitamina della donna”
  • favorire il corretto funzionamento del sistema immunitario, perché interviene nella produzione di citochine, proteine che stimolano le difese per contrastare i diversi agenti patogeni (virus, batteri, ecc.)
  • ridurre il rischio di aterosclerosi, abbassando i livelli di omocisteina nel sangue. Questo amminoacido infatti, se presente ad alte concentrazioni, può favorire la formazione di placche aterosclerotiche 
  • contrastare l’anemia, perché favorisce la produzione di emoglobina, proteina che trasporta l’ossigeno nell’organismo

Dove è presente

La vitamina B6 è contenuta in molti alimenti di origine animale e vegetale, in particolare carne (manzo, pollo, maiale, fegato), pesce (salmone, crostacei, tonno), uova, patate, legumi, come ceci e lenticchie, cereali integrali, latte e formaggi, semi di soia, cavolfiori, frutta secca, e alcuni frutti tropicali come avocado e banane.

Carenza: che cosa provoca

È molto difficile riscontrare sintomi da carenza di piridossina se si segue un regime alimentare equilibrato sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo.

Un’eventuale carenza si può manifestare con i seguenti sintomi:

  • fessurazioni agli angoli della bocca 
  • dolore e arrossamento della lingua
  • dermatite
  • irritabilità, depressione e confusione
  • anemia 
  • intorpidimento e formicolio a mani e piedi 
  • convulsioni

Un deficit di questa vitamina si può verificare in presenza di patologie da malassorbimento intestinale come Morbo di Crohn, colite ulcerosa, o celiachia, abuso di alcool, anticonvulsivanti usati per il trattamento dell’epilessia, antibiotici, come l’isoniazide, farmaci per il trattamento della pressione alta e corticosteroidi.

Eccesso: che cosa provoca

L’assunzione di dosi appropriate, fino a 10mg al giorno di vitamina B6 sia attraverso il cibo, sia con gli integratori, non causa effetti tossici o la comparsa di sintomi da sovradosaggio. Non si deve però superare, con i supplementi alimentari, questa dose giornalieraa meno che non sia prescritta dal medico.

Un eventuale sovradosaggio si può riscontrare in caso di assunzione di oltre 50 mg al giorno e le possibili manifestazioni sono:

  • neuropatia sensoriale periferica con danno ai nervi, dolore e intorpidimento a gambe e piedi 
  • perdita di controllo muscolare o coordinazione dei movimenti volontari
  • fotosensibilizzazione e sensibilità alla luce solare
  • bruciore di stomaco e nausea
  • lesioni cutanee

Per la sindrome premestruale e la gravidanza 

La vitamina B6 ha un ruolo chiave nel controllo della funzionalità ormonale, per questo motivo è molto importante nella fase premestruale. In questo periodo, infatti, i livelli di piridossina, si abbassano provocando ansia, irritabilità, stanchezza, disturbi emotivi, sbalzi di umore e fame nervosa ma anche disturbi fisici come crampi addominali, cefalea, nausea, ritenzione idrica e acne. 

Assumere un integratore a base di questa vitamina associata a calcio, magnesio e vitamina E, può essere di aiuto in questi momenti perché aiuta ad attenuare i sintomi premestruali causati dagli sbalzi ormonali di estrogeni e progesterone.

La vitamina B6, inoltre, modula l’equilibrio di serotonina e noradrenalina, due neurotrasmettitori che agiscono, a livello cerebrale, sul centro di controllo del vomito e della nausea, per cui, secondo l’Agenzia italiana del farmaco, rappresenta una buona soluzione farmacologica naturale per contrastare la nausea gravidica.

Fonte: newsroom.gvmnet.it

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