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Farmaci immunoterapici di nuova generazione: prime risposte su tumori a colon, mesotelioma e pancreas

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Redazione 20 Aprile 2019
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Al congresso annuale dell’American Association For Cancer Research (AACR), che si è tenuto all’inizio di aprile ad Atlanta (USA) sono stati presentati i dati sul primo farmaco immunoterapico di nuova generazione, emersi da uno studio clinico internazionale guidato da IEO. La molecola oggetto dello studio non ha ancora un nome ma una sigla, MBG453, ed è l’inibitore di un checkpoint immunitario diverso da quelli utilizzati fino ad oggi per “sbloccare” il sistema immunitario.

L’immunoterapia sta cambiando la storia di alcuni tumori, come il melanoma, il carcinoma polmonare e alcuni tumori della testa e del collo. Ma la rivoluzione, al momento, non è estesa ancora a tutti i pazienti, né a tutti i tumori. Per questo, dopo la prima generazione di farmaci immunoterapici è allo studio la seconda generazione. Sono molecole che agiscono su altri “freni” del sistema immunitario, attualmente se ne stanno testando tre e MBG453 è una di queste.

Lo studio, che ha verificato la sicurezza e la farmaco-cinetica di MBG453, ha arruolato 128 pazienti con tumori solidi, di cui 40 presso lo IEO. “Circa la metà dei partecipanti – spiega il professor Giuseppe Curigliano, Direttore Sviluppo nuovi farmaci per terapie innovative IEO– sono stati trattati con la nuova molecola in monoterapia e l’altra metà in combinazione con un altro immunoterapico di prima generazione. Lo studio non era disegnato per valutare l’efficacia, ma abbiamo osservato delle risposte, in particolare nei tumori del colon, nel mesotelioma e nel tumore del pancreas. Soprattutto, non abbiamo riscontrato quasi nessun effetto collaterale importante. Si tratta quindi di farmaci con minima tossicità”. Dopo questi primi dati incoraggianti lo studio procede, l’arruolamento dei primi pazienti per la prossima fase dello studio è già iniziato.

Fonte: comunicato IEO

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