50 infarti in una settimana: salvata al San Donato
Una storia di speranza riportata oggi dal sito del Corriere della Sera.
Katia, 31 anni e una figlia da crescere. Alcune cellule del suo cuore impazziscono durante la vacanza a Napoli. Ecco il ricovero, gli arresti cardiaci, un caso che sembra destinato a un triste epilogo, ma i medici provano un’ultima carta: decidono per il trasporto a Milano su un aereo militare con una squadra di rianimatori. L’arrivo, le continue scariche di defribillatore per tenerla in vita e infine una difficile operazione di ablazione (bruciare le cellule impazzite con schariche elettriche con un catetere inserito nel cuore) al San Donato. Poi l’attesa e il risveglio dal coma, senza conseguenze neurologiche!
Leggere storie di questo genere, soprattutto dopo le brutte notizie negli ultimi giorni, aiuta a ricordarci che la buona sanità esiste e non basta certo una punta di nero per sporcare quanto di buono medici e specialisti fanno per noi ogni giorno.
Trovate qui l’articolo di Simona Ravizza con le testimonianze di medici e famiglia.
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