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Coronavirus e diabete: cosa c’è da sapere

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Redazione 9 Marzo 2020
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Secondo la definizione dell’OMS, i pazienti affetti da diabete corrono un rischio maggiore di complicazioni da Coronavirus: ne parliamo con gli specialisti del San Raffaele di Milano.

Sono le persone anziane e quelle con patologie pregresse – quali malattie cardiache, diabete, malattie respiratorie croniche e ipertensione – che sembrano essere più soggette alle complicanze cliniche più gravi rispetto all’infezione da nuovo coronavirus SARS-Cov-2, che causa la COVID-19.

Ciò significa che, in questi pazienti la possibilità di manifestare polmoniti e insufficienze respiratorie è maggiore rispetto ai soggetti sani.

Il San Raffaele ha chiesto ai suoi esperti di fare il punto su quanto si può suggerire a chi soffre di diabete, una malattia che colpisce ogni anno oltre 3 milioni di persone in Italia.

Pazienti diabetici e rischio di contagio COVID-19

Per i pazienti diabetici il rischio di contrarre la malattia COVID-19 è lo stesso rispetto alla popolazione generale.

Anche se c’è qualche evidenza minore che un quadro di scompenso glicemico marcato possa predisporre ad un maggior rischio, al momento si può affermare che i soggetti con diabete non hanno maggior rischio di infezione. Questo vale sia per il paziente con diabete di tipo 2 che con diabete di tipo 1.

“Le conoscenze che abbiamo sulla nuova infezione sono ancora relativamente poche e possono cambiare anche nel prossimo futuro, perciò occorre in ogni caso molta cautela” spiega Lorenzo Piemonti, direttore del Diabete Research Institute dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

Le complicanze per i diabetici in caso di COVID-19

Basandosi sulle informazioni derivate dall’esperienza cinese, sui primi dati del contesto italiano e su precedenti situazioni epidemiche (come la SARS o H1N1) si ha l’evidenza che è più probabile che nei pazienti affetti da diabete la malattia abbia un decorso più grave (polmoniti o insufficienze respiratorie).

“Al momento i dati disponibili non permettono di stratificare all’interno dei soggetti con diabete le categorie più a rischio.

È più che plausibile che il rischio maggiore sia per i pazienti sopra i 65 anni con presenza di comorbidità quali ipertensione, obesità malattia cardiovascolare, mentre è altrettanto plausibile che le forme severe di COVID-19 siano estremamente rare nei pazienti giovani e pediatrici.

Questo, però, non autorizza i soggetti più giovani a non rispettare tutte le indicazioni per la prevenzione dell’infezione” – afferma Piemonti.

Raccomandazioni e accorgimenti per i pazienti diabetici

I principi di base per ridurre il rischio di contagio del nuovo coronavirus per i pazienti diabetici sono gli stessi impartiti dal Ministero della Salute per la restante parte della popolazione.

Ovviamente, essendo soggetti particolarmente suscettibili a sviluppare conseguenze gravi, queste regole vanno seguite con la massima attenzione.

Oltre alle canoniche 10 regole del Ministero, sono tuttavia da considerare seriamente alcune raccomandazioni aggiuntive come:

  • non recarsi in luoghi affollati e a più alto rischio di contagio se non strettamente indispensabile
  • privilegiare il lavoro da casa riducendo così spostamenti e contatti
  • per i soggetti sopra i 65 anni evitare, nel limite del possibile, di uscire di casa

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In caso di sospetto Coronavirus: cosa fare?

I pazienti diabetici, se sospettano un’infezione da nuovo coronavirus, devono seguire le indicazioni della Regione Lombardia:

  • I cittadini che hanno sospetto di infezione non devono recarsi in pronto soccorso, ma chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45
  • Oppure chiamare per informazioni generali il numero 1500.

“In ogni caso, i pazienti con diabete di tipo 1 e di tipo 2 che sospettano un’infezione da coronavirus è bene che contattino il proprio diabetologo curante per eventuali modifiche della terapia” conclude Piemonti.

Fonte: www.hsr.it

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