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Mesoterapia: di cosa si tratta e come si svolge?

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Redazione 2 Aprile 2021
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Contratture muscolari, lombalgie, cefalee muscolo-tensive, tendinopatie, dolori post traumatici sono tutte patologie che possono influenzare negativamente la quotidianità di chi ne è interessato: una soluzione può essere rappresentata dalla mesoterapia antalgica, che prevede l’efficace somministrazione dei farmaci necessari a lenire il dolore per via intradermica.

Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Viviana Colantonio, Fisiatra del Dipartimento di Riabilitazione di Humanitas.

Cos’è la mesoterapia e per chi è indicata?

“La mesoterapia antalgica è un trattamento ambulatoriale che consiste in iniezioni sottocutanee multiple di farmaci, somministrati attraverso aghi sottili e molto corti in corrispondenza delle zone del corpo affette da dolore e limitazione di movimento.

La mesoterapia è indicata per il trattamento di contratture muscolari dolorose di origine infiammatoria o artrosico-degenerativa come cervicalgia, lombalgia, o cefalea muscolo-tensiva. Ma si utilizza anche nel trattamento di tendinopatie, come epicondilite e tendinite rotulea e achillea, o di traumi contusivi-distorsivi, dal colpo di frusta alla distorsione della caviglia”, spiega la dottoressa Colantonio.

Mesoterapia: quali sono i benefici?

“La mesoterapia consente di utilizzare una piccola quantità di farmaco direttamente sulla parte del corpo dolente, riducendo e anche evitando l’assunzione di farmaci per via sistemica (dunque per bocca o per via intramuscolare).

Inoltre la mesoterapia si può associare anche a terapie antalgiche strumentali, come laser-terapia o ipertermia, o a trattamenti di fisioterapia, con l’obiettivo di ridurre il dolore e accelerare il recupero funzionale”, approfondisce la specialista.

Come si svolge la mesoterapia?

“Il trattamento mesoterapico viene effettuato dal medico in ambulatorio, dura circa 10 minuti e consiste in iniezioni multiple con un ago corto e sottile (4-6 mm) nello strato superficiale della cute di piccole quantità di farmaci antidolorifici e antinfiammatori. 

Il trattamento in genere ha cadenza settimanale, con un numero di sedute variabile da 4 a 6 per ciclo. Frequenza e durata del trattamento, in ogni caso, possono variare in base alla patologia, alla risposta clinica del paziente e alla fase della patologia stessa, che può essere acuta o cronica. 

Il paziente, in ogni caso, potrà effettuare le normali attività quotidiane sia prima sia dopo il trattamento.

Bisogna tenere a mente che il trattamento non si può effettuare se le aree cutanee interessate non sono integre (per esempio in presenza di ferite) e che, in generale, è controindicato in casi di allergia ai farmaci utilizzati, in gravidanza e durante l’allattamento”, conclude la dottoressa Colantonio.

Fonte: www.humanitas.it

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