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Leggi antifumo: l’evoluzione della normativa

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Redazione 6 Gennaio 2019
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In principio fu nientemeno che il Terzo Reich. A quanto pare, Adolf Hitler odiava il fumo e promosse una delle prime campagne anti-tabacco della storia. Il Fuhrer si alterava quando i gerarchi e persino la compagna Eva Braun fumavano e fece della Germania nazista il primo centro al mondo per gli studi in materia. Furono i tedeschi, e non – come spesso si crede – gli Americani negli anni ’50 a scoprire per primi il nesso tra il fumo e il tumore al polmone.

Da allora, la lotta contro il tabacco è progredita ovunque nel mondo. Anche in Italia. E’ del 1972 il divieto di pubblicità, mentre dal 1975 è proibito fumare sui mezzi di trasporto ad eccezione delle carrozze fumatori e in alcuni luoghi pubblici, tra cui cinema, teatri e ospedali. Nel 1991 cominciarono a comparire le scritte sui pacchetti, mentre è solo nel 2005 che, con l’entrata in vigore della legge Sirchia, il tabacco fu proibito in tutti in locali aperti al pubblico. La prima multa scattò poco dopo la mezzanotte di Capodanno.

Undici anni dopo, il Governo ha aggiunto un altro tassello, recependo la direttiva europea per armonizzare le disposizioni negli Stati membri. Dal 2 febbraio 2016 è scattata una lunga serie di divieti: è proibito fumare in auto in presenza di minori e donne incinte, ma anche all’esterno di ospedali, istituti di ricerca, reparti di ginecologia, ostetricia, neonatologia, e pediatria. Non solo. Le misure introdotte hanno imposto uno stop alla vendita di prodotti aromatizzati (vaniglia, menta) e a quella di pacchetti da dieci sigarette, i più diffusi tra i giovanissimi e tra chi (come chi scrive) ha più volte cercato di smettere con scarso successo prima di prendere una decisione definitiva; il tabacco sfuso è invece venduto in confezioni dal peso minimo di 30 grammi.

Anche le sigarette elettroniche sono finite nel mirino del legislatore: nessuna pubblicità nella fascia 16-19 e nei programmi per bambini. Sui pacchetti siamo ormai abituati a immagini scioccanti e scritte per una superficie del 65%, con l’indicazione del numero verde dedicato a chi vuole smettere 800.554.088. Tra le nuove misure, sanzioni inasprite per chi vende tabacco ai minori e divieto di compravendita transfrontaliera online. Dulcis in fundo, sono in arrivo multe per chi getta i mozziconi sul suolo, nelle acque e negli scarichi.

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