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Coronavirus e vacanze al mare: i consigli per un’estate in spiaggia in sicurezza

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Redazione 3 Luglio 2020

Il virologo professor Pregliasco, dell’Istituto Ortopedico Galeazzi, ci spiega quali sono i comportamenti corretti per una vacanza al mare in sicurezza in questo periodo di emergenza Coronavirus: consigli per la spiaggia libera, gli stabilimenti balneari e gli sport in riva al mare.

Mare sì, mare no? Questo è il problema! Quest’estate sarà un bel dilemma decidere dove andare, quando andare, ma soprattutto sapere quali sono le regole da seguire per un’estate in spiaggia in sicurezza anche ai tempi del coronavirus.

In molti – specialmente gli amanti della sabbia, dell’acqua salata e della tintarella – si staranno chiedendo quale sarà il comportamento più corretto da mantenere, senza rinunciare al divertimento e al rituale dell’abbronzatura perfetta.

Lo abbiamo chiesto al nostro esperto, il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi.

Se avete già prenotato per le vacanze estive o se non vedete l’ora di andare nella vostra spiaggia del cuore (che sia libera o in uno stabilimento balneare), ecco cosa c’è da sapere per godersi mare, spiaggia e sole in sicurezza.

Poche regole ma efficaci, anche negli stabilimenti balneari 

“Quando si accede ai lidi, bisogna seguire attentamente le indicazioni del personale che illustrerà ai bagnanti le misure di prevenzione da rispettare – spiega il prof. Pregliasco – accompagnandoli personalmente al proprio ombrellone, previa accurata igienizzazione delle mani e predisponendo dispenser di gel alcolico in più punti dell’area

Come per l’accesso agli altri luoghi pubblici (es. piscine all’aperto), l’ideale sarebbe prenotare prima in modo da assicurarsi il proprio posto ed evitare code e assembramenti. 

Nel caso di accesso ai luoghi chiusi, come bar o ristoranti sulla spiaggia, lo staff (sempre munito di mascherina) deve sempre controllare che le persone mantengano il metro di distanza (eccetto familiari, conviventi, minori di 6 anni e disabili), organizzando in maniera ordinata i flussi, meglio se separando entrata e uscita

Sarebbe utile, inoltre, se lo stabilimento prevedesse zone di ombra più ampie per prevenire affollamenti, soprattutto nelle ore più calde”. 

Anche in questi casi, è raccomandabile misurare la temperatura ai clienti, prima di accedere alla struttura. 

Nel caso degli stabilimenti, sarà il personale ad avere cura di pulire e igienizzare a fondo i materiali dopo ciascun utilizzo (così come i servizi pubblici, le docce, le cabine e gli spogliatoi).

Raccomandazioni per le spiagge libere 

Per chi è solito attrezzarsi con mezzi propri e preferisce spazi più ampi, come le spiagge libere, le raccomandazioni sono più o meno le stesse dei lidi: auto-responsabilizzazione, rispetto per il prossimo e mantenimento del distanziamento sociale (1 metro). 

“Per quanto riguarda il posizionamento degli ombrelloni – precisa il professore – si dovrà garantire l’occupazione di 1 ombrellone ogni 10 mq.

Per le altre attrezzature da spiaggia come sdraio, lettini, teli da mare, quando non posizionate nel posto ombrellone, la disposizione dovrà essere a una distanza di almeno 1,5 metri

Nelle spiagge free dovrebbe essere garantita almeno la presenza di un addetto alla sorveglianza”. 

Le precauzioni per il personale 

Anche da lato staff, le raccomandazioni rimangono più o meno le stesse che per l’accesso ai luoghi chiusi: “Prima di cominciare il turno – spiega l’esperto – è necessario venga rilevata a ciascun membro la temperatura corporea che, se superiore ai 37,5°, non consentirà l’accesso e comporterà l’attesa in isolamento temporaneo fino all’arrivo delle autorità sanitare. 

Ciò accadrebbe anche se dovesse presentare sintomi para-influenzali come febbre, tosse, raffreddore o congiuntivite

Aree quali banconi, desk e cassa devono essere dotate di schermi (es. in plexiglass) per proteggere staff e clienti dal contagio, favorendo in questo senso il pagamento elettronico”.

Sport e attività ludiche 

Gli amanti delle attività sportive e ludiche rimarranno delusi? “Purtroppo, quest’anno – conclude Pregliasco – si dovranno evitare sport e attività di squadra, sempre in ottica di evitare assembramenti, ma saranno senz’altro possibili quelli individuali (o che prevedano al massimo 2 persone) come i racchettoni o, direttamente in acqua, come il kitesurf, il surf, il nuoto e il windsurf, ovviamente sempre nel rispetto delle norme di sicurezza del distanziamento”.

Fonte: www.grupposandonato.it

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