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Poma, nuovo strumento all’avanguardia per lo studio delle patologie dell’occhio

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Redazione 26 Marzo 2021
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Un’apparecchiatura all’avanguardia per lo studio avanzato delle patologie dell’occhio al Carlo Poma di Mantova. La nuova suite composta dal biometro ottico e dalla tomografia ottica computerizzata del segmento anteriore permette, in maniera non-contact, una valutazione completa delle strutture oculari coinvolte in patologie come il cheratocono, le distrofie corneali, la cataratta e il glaucoma. Lo strumento, acquisito dalla struttura di Oculistica del Poma, rende la valutazione clinica e pre-operatoria dei pazienti più veloce e permette di ottenere immagini ad alta risoluzione. 

Il suo utilizzo – spiega il direttore dell’Oculistica Giuseppe Sciuto – ci offre l’opportunità di effettuare diversi esami strumentali come la topografia corneale, che fornisce informazioni sulla cornea utili per la diagnosi di patologie quali il cheratocono o le distrofie corneali, ma anche una tomografia della cornea utile nei casi di trapianto. Per quanto riguarda il glaucoma, l’apparecchiatura permette una valutazione dell’angolo irido-corneale e il monitoraggio della fase post-operatoria nei pazienti trattati chirurgicamente”. 

Inoltre, è possibile effettuare un calcolo preciso delle lenti intraoculari utilizzate nella chirurgia della cataratta anche in casi particolari come la cataratta avanzata, la post-chirurgia refrattiva e le lenti multifocali. Infatti, i dati ottenuti mediante il biometro vengono integrati con quelli ottenuti con tomografia ottica computerizzata del segmento anteriore per ottenere il calcolo più preciso possibile. 

Proprio per l’impianto di lenti multifocali l’utilizzo di questo presidio è indispensabile per ottenere il miglior risultato. Queste lenti di ultima generazione sono disponibili anche all’Oculistica dell’ospedale di Mantova e permettono di ottenere una buona acuità visiva sia per lontano che per la distanza ravvicinata. Trattandosi di lenti particolari la selezione del paziente è importantissima e l’utilizzo della suite aiuta l’oculista a effettuare questo tipo di valutazione. 

Lo strumento verrà inoltre connesso in rete con la tomografia per il segmento posteriore dell’occhio in modo da ottenere un imaging completo dalla cornea alla retina. Le immagini saranno consultabili dagli specialisti dell’azienda sanitaria mediante un software dedicato, così come avviene per le immagini radiologiche. In tal modo, l’utilizzo della tecnologia consentirà di creare una rete tra i vari specialisti per il monitoraggio nel tempo dei pazienti affetti da patologie croniche dell’occhio.

Fonte: www.asst-mantova.it

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