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Covid-19, la gestione del paziente con Alzheimer: consigli per familiari e caregiver

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Redazione 24 Aprile 2020
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La gestione del paziente con malattia di Alzheimer è sempre molto complessa e può diventare ancora più difficile in situazioni come l’attuale a causa del Covid-19, che ci obbligherà ancora per un tempo non definito a osservare limiti e precauzioni ben precise: la Federazione Alzheimer Italia, che è la maggiore organizzazione nazionale no-profit dedicata al supporto e al sostegno delle persone con demenza e dei loro familiari, ha stilato questo decalogo di consigli dedicati ai caregiver.

Si tratta di consigli semplici e molto pratici destinati ad aiutare nella routine quotidiana la persona che si occupa del malato con Alzheimer.

Altri utili suggerimenti
Può essere utile anche prendere in considerazione questi suggerimenti.

  1. Non sempre è possibile informare e soprattutto far comprendere al paziente nel modo corretto la situazione attuale: non si possono escludere, quindi, in alcuni pazienti, reazioni anche “catastrofiche” di angoscia, fino a spunti deliranti.
    Può essere difficile far accettare al paziente alcune disposizioni, per esempio il dover stare in casa, o convincerlo ad adottare alcuni dispositivi di sicurezza come la mascherina; questo può rendere più difficoltosa l’interazione con il paziente, o addirittura scatenare reazioni di ansia o anche claustrofobia. In questi casi, è importante non “forzare” la situazione, evitando di insistere e nei limiti del possibile distrarre il paziente su altre attività.
  2. Questi malati sono particolarmente fragili e a rischio, sia per l’età, sia per la malattia stessa e anche per eventuali altre patologie concomitanti. Per questo motivo è molto importante prestare particolare attenzione all’igiene quotidiana e soprattutto, come si ripete ormai da mesi, al lavaggio delle mani. Occorre anche prestare attenzione a determinati sintomi (tosse, raffreddore, difficoltà respiratorie, anche maggiore confusione od apatia). Si consiglia di misurare la temperatura qualora vi fosse qualche dubbio e di rivolgersi al proprio medico curante per le indicazioni del caso.
  3. Come sempre è importante assicurare la consueta routine quotidiana, cercando di scandire la giornata con attività piacevoli, sempre senza forzare la persona, ma cercando di seguire nei limiti del possibile le sue inclinazioni e soprattutto evitando di metterlo di fronte a compiti troppo complessi e quindi possibile fonte di ansia e frustrazione.

Sicuramente la vicinanza delle persone care può contribuire a rendere il malato più tranquillo e meno ansioso; anche in assenza di un contatto fisico diretto è importante fare sentire il proprio affetto e la propria presenza.

Fonte: www.mondino.it

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