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Nordic walking, la camminata amica del cuore

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Redazione 5 Gennaio 2021
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La cosiddetta camminata nordica, o nordic walking, nasce in Finlandia negli anni ’60 ed è la camminata amica del cuore: il cardiologo del Centro Cardiologia e Cardiochirurgia A. De Gasperis ci parla dei suoi benefici.

Particolarmente praticata come allenamento per lo sci da fondo, con il passare del tempo questo particolare tipo di camminata diventa una disciplina autonoma che, secondo la International Nordic Walking Federation, conta più di 10 milioni di praticanti in 40 Paesi del mondo. 

Rispetto al normale atto del camminare, nel quale tendiamo a fare passi corti e rapidi che richiedono quindi un impegno muscolare piuttosto contenuto, la tecnica corretta del nordik walking è più “elastica” e prevede movimenti coordinati tra braccia e gambe, passi più lunghi, un appoggio completo del piede e l’apertura e chiusura delle mani intorno all’impugnatura dei bastoncini. Un insieme di movimenti che, armonizzati tra loro in una sequenza che si ripete a ogni passo, coinvolgono sia la parte superiore sia la parte inferiore del corpo, tonificandone i muscoli. 

Anche praticata a livello ricreativo o come fitness, e non a livello sportivo, la camminata nordica è un’attività aerobica adatta a tutte le età, che produce diversi benefici per la salute. A parità di andatura, il nordik walking produce un maggior dispendio energetico rispetto alla camminata “normale” mentre, allo stesso tempo, fa crescere la tolleranza all’esercizio fisico. Aumenta l’assorbimento di ossigeno e migliora la respirazione, anche grazie all’impiego delle racchette. Sviluppa la forza muscolare e migliora la postura e il metabolismo. Stimola la capacità delle ossa di assimilare il calcio. Favorisce il dimagrimento e il consumo dei grassi, contribuisce a contrastare il diabete e, specie nella popolazione femminile, l’obesità. Aiuta a combattere stress, ansia e depressione. Neurologi e fisiatri lo suggeriscono tra le attività da svolgere nelle fasi iniziali del Parkinson. Praticata con l’intensità più appropriata a ciascun caso, in sintesi, la camminata nordica favorisce il benessere, aiuta a rallentare l’invecchiamento e concorre a mantenere il sistema cardiovascolare in buone condizioni.  

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La camminata nordica è amica del cuore

Numerosi studi scientifici attestano l’efficacia della camminata nordica nella riabilitazione cardiaca, e i pazienti scelgono volentieri e tollerano bene questa attività. Inoltre il nordik walking può essere praticato in qualsiasi momento, ovunque e con un impegno economico ridottissimo (il solo costo dei bastoncini).

Dati questi presupposti, questo tipo di training può essere raccomandato a un ampio gruppo di pazienti, sia per la prevenzione primaria e secondaria, sia nell’ambito della riabilitazione di persone con patologie cardiache o portatrici di pacemaker.

Nordik walking, cuore e qualità della vita

Partendo dal presupposto di un approccio olistico alla salute umana, una recente ricerca internazionale evidenzia come l’allenamento nel nordik walking possa concorrere, nella prevenzione delle patologie cardiache e nella riabilitazione dei pazienti cardiologici, al perseguimento di un insieme di obiettivi che, sommati insieme, possiamo definire come “miglioramento della qualità della vita”:

  • obiettivo di guarigione, in termini di trattamento e miglioramento dell’individuo;
  • obiettivo anatomico e fisiologico, favorevole al miglioramento dell’efficienza motoria;
  • obiettivo educativo e psicologico, legato alla formazione di tratti caratteriali positivi;
  • obiettivo di piacere, associato all’ottenimento di un alto livello di soddisfazione per l’attività fisica, al superamento delle debolezze e all’apertura a nuovi compiti;
  • obiettivo sociale, che influenza l’integrazione e la cooperazione dell’individuo con l’ambiente;
  • obiettivo di utilità (pratica), in termini di mantenimento dell’efficienza e dell’indipendenza della persona.

Il parere del cardiologo

Prima di cominciare a praticare il nordik walking è importante, come sempre nelle scelte che hanno a che vedere con il cuore, confrontarsi con il proprio cardiologo o con il proprio medico di medicina generale: costui potrà infatti fare una valutazione di opportunità – in particolare per i soggetti cardiopatici – in funzione dello specifico quadro clinico individuale e di eventuali fattori “esterni” connessi alla pratica della camminata nordica e ai suoi effetti.

Inoltre, per apprendere la corretta tecnica di utilizzo e impostare adeguatamente i movimenti e il loro coordinamento, è opportuno rivolgersi a un istruttore qualificato o frequentare un breve corso che ci aiuti ad accostarci al nordik walking nel modo giusto.

Fonte: www.degasperis.it

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