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Virus, vaccino e allergie: ne parliamo con l’Allergologa

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Redazione 19 Gennaio 2021

Vaccino contro il Virus SARS-CoV-2 e allergie, ne parliamo con la dottoressa Marina Mauro, responsabile dell’Allergologia di ASST Lariana.

In Italia, attualmente, abbiamo a disposizione per la prevenzione della malattia da Coronavirus 2019 (Covid 19) il vaccino della ditta Pfizer-BioNtech denominato Comirnaty e il vaccino della ditta Moderna. Entrambi si basano su una molecola di “Rna messaggero” che induce la produzione di  proteine che a loro volta  stimolano il sistema immunitario a  produrre anticorpi specifici atti ad impedire l’ingresso nelle cellule del virus, permettendo così di non contrarre la malattia.  Entrambi prevedono la somministrazione di due dosi a distanza.

Chi non deve vaccinarsi?

In assenza di studi disponibili le donne in gravidanza e i soggetti di età inferiore a 16 anni. Soggetti che sanno di essere allergici al Polietilenglicole (PEG), quest’ultimo polimero largamente utilizzato in vaccini, cosmetici, farmaci, alcuni lassativi e preparazioni alimentari quali edulcoranti  e integratori. Il PEG è presente anche nel vaccino Moderna e Comirnaty ed è una probabile causa delle reazioni gravi registrate. Per questo tale sostanza viene attentamente considerata dagli Enti regolatori internazionali. Quindi gli individui che sanno di aver avuto precedenti reazioni gravi a farmaci o cosmetici o preparazioni alimentari contenenti PEG, non devono essere vaccinati.

Chi deve essere vaccinato in ambiente protetto (ospedaliero)?

Pazienti con precedenti reazioni anafilattiche severe (quindi reazioni molto gravi, con pericolo di vita, quali shock anafilattico o edema della glottide) a altri vaccini, ma anche a farmaci, alimenti o a veleno di api, vespe o calabroni dovrebbero eseguire la vaccinazione in ambiente protetto, con osservazione prolungata. Pazienti affetti da mastocitosi dovranno anche eseguire una premedicazione con farmaci antiallergici, ed i pazienti con asma grave non controllata dovrebbero prima stabilizzare l’asma con i farmaci specifici e solo dopo eseguire la vaccinazione.

Coloro che hanno allergie non così gravi come quelle appena descritte  hanno un rischio di sviluppare reazioni allergiche al vaccino anti Covid paragonabile a quello della popolazione generale e quindi devono eseguire la vaccinazione con protocollo standard e 15-20 minuti di osservazione

Il vaccino può trasmettere la malattia? No perché non introduce nelle cellule il virus vero e proprio.

Posso fare il vaccino se ho eseguito precedentemente altre vaccinazioni (es. anti-influenzale…)? Sì ma devono essere trascorsi almeno 15 giorni.

Posso fare il vaccino se ho contratto la malattia? Sì ma devono trascorrere almeno tre settimane tra la guarigione della malattia o dalla negativizzazione del tampone e la vaccinazione.

Posso fare il vaccino se sono allergico a pollini, acari, peli di animali, muffe? Sì, gli allergici con rinite e/o asma non hanno un rischio aumentato di  reazioni.

Posso fare il vaccino se ho avuto una pregressa reazione molto grave a puntura di ape, vespa o calabrone? Sì ma dovrebbe essere eseguito in ambiente ospedaliero. 

Possibili reazioni al vaccino

Come riportato nel recente documento Aifa, le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) negli studi sul vaccino Covid-19 sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Le reazioni più comuni comprendono dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, brividi e febbre, dolore ai muscoli e alle articolazioni.

In meno di 1 persona su 10 si sono rilevati  arrossamento nel sito di iniezione e nausea.

Meno di 1 persona su 100 ha lamentato prurito nella sede di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere.

Meno di 1 persona su 1000 ha presentato debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta).

Negli studi controllati sul vaccino, l’unica reazione avversa severa più frequente nei vaccinati rispetto al gruppo di pazienti che hanno ricevuto placebo è stato l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche, patologia benigna che guarisce da sola.
Nei paesi dove è già stata avviata la somministrazione di massa del vaccino sono state segnalate alcune reazioni allergiche non gravi  quali orticaria, gonfiore del volto, della lingua o gola e respirazione difficoltosa, comunemente osservate anche con altre vaccinazioni, inclusa quella anti-influenzale. Le reazioni gravi sono state molto rare.  E’ degno di nota che le reazioni sistemiche sono state più frequenti e pronunciate dopo la seconda dose.

Il mio consiglio è di sottoporsi con serenità alla vaccinazione. Solamente chi ha avuto pregresse reazioni allergiche molto gravi dovrà eseguire la vaccinazione in ambiente protetto e restare in osservazione prolungata.

Fonte: www.asst-lariana.it

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